I commenti di alcuni sindaci mugellani, dopo il loro incontro con il premier Draghi a Firenze
MUGELLO – Mercoledì pomeriggio anche i sindaci mugellani hanno partecipato a Firenze all’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Abbiamo chiesto loro un’impressione a caldo. Ecco le risposte che ci sono pervenute.
STEFANO PASSIATORE, sindaco di Dicomano
È stato momento particolare e significativo con Draghi accolto con molto calore. Faccio mio l’appello che Nardella ha rivolto al presidente del Consiglio, di andare avanti senza esitazioni. Bel segnale di Draghi quando ha ricordato storia, grandezza e bellezza di Firenze e della Città metropolitana. Penso ci siano le condizioni, con l’intervento del governo, per creare occasioni vere ed importanti per lo sviluppo del territorio.
PAOLO OMOBONI, sindaco di Borgo San Lorenzo
Anzitutto un senso di sollievo, per l’annuncio che dopo due anni finirà lo stato di emergenza che ci ha visti coinvolti sia per la gestione dell’emergenza sanitaria che per quella economica, che ha lasciato e lascerà strascichi importanti. Bene il punto sul PNRR, per il quale come sindaci chiediamo una semplificazione delle procedure per riuscire a realizzare i progetti con i fondi che in Mugello sono arrivati e auspicabilmente arriveranno, e saranno importanti per la riqualificazione del territorio. C’è stato poi un altro tema importante, quello del caro bollette, che rischia di mettere in ginocchio le amministrazioni comunali: su questo abbiamo chiesto un impegno maggiore al Governo, rispetto ai 200 milioni previsti nelle ultime misure per tutti i comuni. È una goccia nel mare rispetto agli aumenti esorbitanti dei costi energetici che stiamo registrando, e che riguardano gli enti locali ma anche le famiglie e le imprese che stanno soffocando e sono a rischio chiusura. Per questo ci vuole un’iniezione di risorse aggiuntive, perché dopo due anni di pandemia rischiamo di collassare sotto l’aumento dei costi energetici.
FEDERICO IGNESTI, sindaco di Scarperia e San Piero
Ieri è stato molto significativo essere presenti con la fascia tricolore all’interno del teatro del Maggio. È stato interessante l’intervento di Giani che ha fatto un quadro storico e poi abbiamo parlato dei progetti del PNRR in Toscana e di quelli enunciati dal sindaco Nardella per il Comune di Firenze e per qualche intervento sulla Città Metropolitana. Draghi nel suo intervento ha parlato del PNRR come opportunità, e ha detto che non ci saranno decisioni calate dall’alto ma progetti che verranno dal basso, quindi dal territorio, portati all’attenzione dei finanziamenti del Pnrr. Questo è corretto, ma occorrerebbe che questi progetti fossero più democratici, permettendo cioè a tutti i territori di accedervi e non lasciare esclusi, in base a parametri prefissati come gli indici di vulnerabilità sociale. In base a questi indici, il Mugello è quasi tutto escluso: sono disparità che speriamo il governo possa emendare, in modo da poter consentire la realizzazione di progetti che diano un rilancio dei servizi per quei territori che in questo momento hanno più bisogno.
FILIPPO CARLA’ CAMPA, sindaco di Vicchio
Un discorso chiaro da un punto di vista istituzionale, con una visione convincente sul prossimo futuro legato alle riaperture e alla fine della pandemia. Ho percepito dal discorso del presidente Draghi determinazione e concretezza, un forte richiamo al dovere e all’unità per far ripartire l’Italia.
GIAMPAOLO BUTI, sindaco di Firenzuola
Sicuramente tra tutte le cose annunciate dal presidente Draghi, reputo che l’elemento più importante sia stato la fine dell’emergenza al 31 marzo e il progressivo ritorno alla normalità.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 febbraio 2022