I volontari della Misericordia di Marradi rientrano dall’Ucraina
MARRADI – Il lungo e faticoso viaggio dei volontari della Misericordia di Marradi ai confini fra la Polonia e l’Ucraina, si è concluso. Sono rientrati ieri dopo aver portato le donne ed i bambini in fuga dalla guerra, alla loro destinazione.
Partiti da Marradi venerdì mattina all’alba per congiungersi alla colonna organizzata a Firenze, dal Coordinamento Fiorentino, sono arrivati sabato pomeriggio alla periferia di Lublino, in Polonia, dove hanno scaricato il materiale raccolto, in un grande magazzino, aiutati da ragazzi ucraini, volontari dell’associazione Help Ukraine.
Una breve sosta per poi ripartire per Chelm e più precisamente Dorohusk, località sul confine. Le donne in fuga dall’invasione li aspettavano dalla mattina in una canonica in un piccolo villaggio lì vicino.
Sono sole, Helena ha lasciato il figlio diciottene e il marito, Vera il padre a combattere per il loro paese. Fino a pochi giorni prima conducevano una vita simile alla nostra: scuola, lavoro, casa, affetti, amicizie e svago.
Sono provate, stanche ma non possono lasciarsi andare; neppure negare un sorriso ai loro figli, Stepan 13 anni, Semion 11 e Lida 4 che, costi quel che costi, devono portare al sicuro.
E’ così che grazie ai nostri volontari che sono andati, stiamo cercando di fare la nostra parte in questa immensa tragedia.
“I complimenti – racconta Agostino – i grazie ma soprattutto i sorrisi mi hanno fatto superare facilmente i disagi e la fatica del viaggio, se necessario sono pronto a ripartire. Una volta tanto sono stati fatti degli apprezzamenti per la disponibilità e la generosità del popolo italiano”.
“È stata un’esperienza dura e toccante – ha continuato Fabio – mai mi sarei immaginato di poter arrivare così vicino ad una guerra e toccare con mano le conseguenze che ha sulla popolazione civile. Non dimenticherò mai la loro sofferenza”
“Un viaggio carico di forti emozioni – ha concluso Francesco – dagli austriaci che ci facevano i complimenti perché vedono da giorni colonne di mezzi italiani che si recano in Ucraina, agli occhi degli sfollati ucraini sbalorditi dai colori delle nostre divise uguali a quelli della loro bandiera nazionale, e dalla consapevolezza di star facendo qualcosa di veramente importante e concreto ,non in seconda persona. La gioia di aver aiutato due mamme con i loro figli ripaga di tutto l’impegno profuso”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Marzo 2022