MUGELLO – “Bahia chiuso per 15 giorni”, decreto della Questura notificato dai carabinieri di Borgo San Lorenzo per “condizioni – si legge nell’atto ufficiale – di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini” in quanto “luogo di ritrovo e di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti”. Una notizia di quelle da doccia ghiacciata, improvvisa, che lascia attoniti, disorientati. E sicuramente lo sono stati nell’ultimo fine settimana i migliaia di giovani che avevano quel locale come risposta per una serata tra amici, per conoscerne di nuovi, per creare legami, per fare festa, senza dover andare in città o in qualche luogo a centinaia di chilometri di strada. Quella piccola baia nel mugellano Bilancino è il riferimento per la notte, avendo portato negli anni grandi artisti, organizzando eventi di spessore nazionale e internazionale
“Sono 16 anni anni – dice amareggiato Fabrizio Bogani – che mi occupo con i miei soci del mondo della notte. Da 14 anni del Bahia. Presumo che se avessimo avuto legami con spacciatori o con trafficanti di droga qualcuno forse se ne sarebbe accorto anche prima. Sì, prima. Prima perlomeno che noi soci avessimo folte famiglie con figli anche di 18 anni che cerchiamo a spada tratta di tenere lontano dal mondo della droga”, che purtroppo, e dobbiamo ammetterlo, si allarga sempre di più, diventando un fatto sociale così veloce da essere presente nelle scuole, negli stadi, nelle piazze, nei giardini e nella maggior parte di feste e locali. “Un fenomeno – continua Bogani – che noi con il massimo impegno cerchiamo di circoscrivere e di mandare altrove”.
E il gestore del Bahia punta il dito su certa stampa che si sarebbe fatta “prendere la mano a scopiazzare la notizia qua e là e appesantirla e incattivirla a tal punto da non essere più vera”. Infatti commenta Bogani: “Il Questore nella sua sospensione recita di un dipendente che aveva legami con noi, ma non di spaccio, legami proprio come ‘dipendente’, come gli altri 44 che avevamo nel 2013. Nessuna prova di spaccio risulta a carico di alcun socio, né legami di droga con spacciatori. Nessun socio è mai stato processato o citato o ha mai testimoniato in alcun processo legato a droga, neppure quello del dipendente. Siamo persone per bene – sottolinea Bogani – 5 soci con in totale 11 figli da preservare dalle ricamate maldicenze anche tra i banchi di scuola e che, a parte aver provato a fare gli imprenditori, non hanno mai fatto o voluto far male a nessuno. Noi pensavamo di trovarci dalla sponda di quelli che in questi anni avevano fatto un ottimo lavoro dando occupazione, curando e perfezionando la sicurezza nei nostri locali. Sono 14 anni che esiste il Bahia e, nonostante si registrino 15000 presenze settimanali, non era mai successo niente di eccessivamente rilevante, se non l’incidente in acqua di anno scorso. A seguito di quanto successo, per questo anno manterremo gli impegni presi con staff e artisti, rinforzando i controlli e cercando di essere più collaborativi con le forze dell’ordine, poi cederemo il passo, niente più Ikebana (nota discoteca in zona Pianvallico, fra Scarperia e San Piero, n.d.r.), niente più serate”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 giugno 2016