“Il mio impegno per Marradi”, intervista a Stefano Benedettini, candidato del centrodestra
MARRADI – Tre candidati sindaci, tre interviste. Cominciamo da Stefano Benedettini che il centrodestra unito ha proposto come nuovo sindaco di Marradi. E che racconta com’è nata la sua candidatura, dice quali sono le priorità per Marradi, ragiona della sua “inesperienza amministrativa”, e dà un giudizio sulla ricandidatura di Triberti e su quella di Frassineti.
Benedettini, può raccontare com’è nata la sua candidatura? A Marradi si era formato il circolo di Fratelli d’Italia, le elezioni si avvicinavano, e tra gli iscritti è stata sparsa la voce per trovare una candidatura.Per quanto mi riguarda ho trovato tanti amici, tante persone, che mi sollecitavano a candidarmi, e alla fine mi hanno convinto. Davvero non mi aspettavo tutta questa gente che mi chiedeva di candidarmi, mi incitava, ricordava mio padre vigile del fuoco, e conosceva il mio lavoro e la mia attività nel volontariato, e come capo distaccamento dei vigili del fuoco. Questi riconoscimenti mi hanno fatto piacere, e moralmente ho già vinto. Poi ne ho parlato in casa, ho avuto la “benedizione” dalla famiglia e allora ho definitivamente accettato. Così eccomi qui, con questa nuova avventura che mi riempie d’orgoglio.
Quali saranno per lei le priorità, le prime cose a cui metter mano, se sarà eletto sindaco? Intanto la tutela degli abitanti del territorio, nella sanità, trasporti e commercio. Noi Marradesi abbiamo la fortuna di abitare in un posto di confine, dove puoi prendere il meglio di Firenze e di Ravenna. Ma per questo occorre lavorare su quei tre punti, sanità, trasporti e commercio.
Le priorità per il paese? Intanto occorre ridare vita al centro del paese, tenendo piazza Scalelle aperta tutto l’anno, mentre ora viene chiusa al traffico creando ulteriori disagi ai commercianti. La seconda cosa è rimettere in funzione l’orologio della torre di piazza, uno dei simboli riconosciuti di Marradi, è la cupola rossa che ride di Dino Campana, e tanta gente sollecita la riparazione. So bene che questi non sono i problemi veri di Marradi, son piccole cose , ma sono sentite, sono simboliche. Per me la politica deve essere a disposizione dei cittadini, e io voglio dare voce a quello che i cittadini chiedono. E bisogna partire dalle piccole cose.
Lei non è mai stato eletto in consiglio comunale, non ha esperienze amministrative. E’ preoccupato per questo aspetto? Se non fossi preoccupato sarei un incosciente. Ma sono pronto ad affrontare senza paura questa avventura. Il sindaco fa parte di una squadra, è il capitano di una squadra e posso contare su persone molto capaci. Inoltre ho fatto per 18 anni del volontariato specifico, e sono stato presidente della Pubblica Assistenza: in questa veste tante volte ho salito le scale del Comune, magari molto di più di tanti assessori, e molto spesso mi sono confrontato con sindaci e amministratori. Sono stato anche più di una volta al Viminale. Per l’istituzione del Distretto interregionale dei Vigili del Fuoco. No, non mi sento uno sprovveduto.
Parliamo dei rapporti con l’area mugellana. Tutto bene o c’è qualcosa da cambiare? Che pensa dell’Unione dei Comuni? L’Unione montana dei Comuni del Mugello va rafforzata. E’ un pilastro dell’area fiorentina. Nello specifico non conosco bene le situazioni, ma penso, come esempio, all’ufficio intercomunale di Protezione civile, che non va chiuso, ma potenziato.
Sarebbe favorevole alla fusione con qualcuno dei comuni confinanti? Probabilmente sì, ma è una cosa che andrà valutata al momento. Tra Comuni bisogna darsi una mano, i servizi e le risorse sono pochi, e una fusione con un altro ente può essere una soluzione. Non voglio chiudermi nell’ottusità di chi dice “Si è fatto sempre così”.
Con chi? Palazzuolo dista 11 km, sicuramente sarebbe il più vicino. Altrimenti anche Borgo San Lorenzo potrebbe essere una soluzione.Si dovrà valutare con attenzione, ma dico che le novità non devono spaventare, e le situazioni che possono creare vantaggi devono essere accolte.
E sul rapporto con l’Emilia Romagna, quali sono il suo pensiero e le sue proposte? Con l’Emilia Romagna, e lo dico con cognizione visto che ci lavoro, occorre ampliare i servizi. In particolare rafforzerei i servizi sanitari e quelli di protezione civile, Perché il famoso passo della Colla talvolta è un freno. Non nascondiamolo: la maggior parte dei nostri figli nasce a Faenza. Marradi deve essere una corda che unisce le due regioni, non deve esserci un confine ma un‘unione interregionale. Del resto, come ho detto, siamo fortunati perché possiamo avere i servizi delle due regioni, e la cosa funziona. Io gestisco l’elisuperficie e lo vedo: tante volte l’elisoccorso viene da Bologna, ed è giusto che sia così.
Dopo dieci anni di amministrazione Triberti, a suo giudizio Marradi è cambiato in meglio o in peggio? Quali le cose che ha condiviso, e le scelte invece che non l’hanno convinta? Di Tommaso non posso dire male e nemmeno di Rudi, sono miei amici. Triberti ha fatto tanto, ha avuto la fortuna di essere le persona giusta al momento giusto con le persone giuste che gli hanno permesso di fare tante cose. Non puoi dire altrimenti, tante cose sono state fatte. Anch’io mi sono confrontato con lui tante volte nell’ambito della protezione civile. E dico che quando una persona si dedica e fa, fa sempre bene, anche se non è possibile accontentare sempre tutti. Chi sta a sedere al bar e giudica soltanto, non fa mai bene.
Della candidatura Frassineti, che pensa? In passato nella precedente amministrazione Tommaso e Rudi hanno lavorato insieme, hanno fatto cose giuste mentre su altre avrei dato priorità diverse.
Dico anche che siamo tre persone, più o meno coetanee, e abbiamo tutti un obiettivo comune, quello di dare una spinta al nostro paese. Abbiamo modi e pensieri diversi su come farlo. Ma non voglio usare la parola guerra. Né guerra né battaglia. Le elezioni comunali sono come una gara sportiva, vinca il migliore.
E se dovessi essere io a vincere chiederò aiuto a Tommaso, che ne sa più di meno, e farei lo stesso con Rudi, che anche lui è da tempo fra le mura comunali.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Aprile 2023