Il mondo della cultura abbandonato, Cristina Becchi: “C’è bisogno di investimenti importanti”
BORGO SAN LORENZO – Che la situazione sia grave è sotto gli occhi di tutti. Al di là dell’emergenza sanitaria con la quale da mesi abbiamo a che fare, si è palesata anche a seguito dell’ultimo DPCM una crisi ancora più profonda e che rischia di avere strascichi anche più lunghi rispetto alla pandemia in corso. Si tratta dell’emergenza legata al mondo della cultura, un mondo abbandonato a sé stesso e fortemente penalizzato.
Ne abbiamo parlato con Cristina Becchi, vicesindaco di Borgo San Lorenzo ed assessore alla Cultura.
Com’è la situazione generale? “È una situazione difficile, il mondo della cultura ha pagato e paga un prezzo altissimo. Ora c’è bisogno di investimenti importanti, non ci si può nascondere. In questo momento la situazione è difficile e complicata, ma c’è bisogno di dare ossigeno e sostegno a questo mondo, perché c’è il rischio che una volta finito tutto questi luoghi non possano ripartire, o se anche ci riescono non avranno associazioni o realtà realtà con cui interfacciarsi”.
Ingorgo Letterario non sarà più in presenza ma si trasferisce on line. Per quanto riguarda la stagione teatrale cosa succederà? “La stagione teatrale era già slittata a fine dicembre, con un programma ridotto di soli 4 spettacoli. Adesso dovremmo confrontarci la Fondazione Toscana Spettacolo per capire se e come ripartire, in una situazione che vede continue rivoluzioni”.
Qual è la soluzione per uscire da questo momento di forte difficoltà? “I settori più colpiti e penalizzati devono avere delle risorse, ci devono essere investimenti e devono essere fatti subito. Non tra un po’ ma immediatamente. Ci sono persone che rischiano di non arrivare a fine mese, e questo non è accettabile. E vale sia per chi vive delle attività culturali come per le attività commerciali. C’è bisogno di dare ossigeno e sostegno a questi luoghi che ora come ora non possono ripartire. Perché abbiamo bisogno della cultura, ci rende migliori ampliando le nostre prospettive. Sulla cultura si basa la storia ed è necessario che si basi anche il futuro dell’Italia. E sarà possibile solo se siamo vicini concretamente a queste realtà”.
Andrea Pelosi
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 ottobre 2020