Il Politecnico di Torino entra in Re-Cord, il consorzio che a Pianvallico studia e sperimenta i biocombustibili
SCARPERIA E SAN PIERO – Il Consorio Re-Cord, che ha sede nell’area produttiva di Pianvallico a Scarperia e San Piero, acquisisce una partnership di grande rilievo, quella del Politecnico di Torino.
La bioeconomia, l’Economia Circolare, l’uso efficiente dell’energia – temi fondamentali per gli Obbiettivi per lo Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite – sono temi di ricerca multidisciplinari che proprio per la loro complessità richiedono per dare maggiore impulso alle attività di ricerca la creazione di reti tra più attori qualificati e capaci di condividere conoscenze e sviluppo tecnologico.
La partnership nata tra il Consorzio Re-Cord – che da dieci anni nella sede di Scarperia studia e sperimenta concretamente nuove tecnologie nel settore dei biocarburanti e delle energie rinnovabili – e il Politecnico di Torino, entrato formalmente a far parte dei soci del consorzio, mira proprio alla condivisione delle migliori conoscenze e competenze nel campo della bioeconomia e dell’economia circolare.
In particolare, la collaborazione sarà incentrata sulla ricerca, la sperimentazione e lo sviluppo dei processi termochimici, chimici, biochimici e biologici destinati alla conversione di biomasse e rifiuti in prodotti sostenibili di alto valore, in linea con gli obbiettivi del Green Deal e del nuovo piano Next Generation EU: verranno sviluppati processi innovativi e realizzati impianti dimostrativi per moltiplicare le occasioni di trasferimento al mondo industriale su larga scala delle conoscenze e delle innovazioni acquisite.
Il Politecnico di Torino potrà contribuire a mettere a sistema le tecnologie e le esperienze in un settore sempre più cruciale per le sfide legate alla sostenibilità e al rilancio economico e industriale dell’Italia e della Comunità Europea: questa collaborazione si propone infatti di identificare nuove opportunità di investimento e di sostenere i policy maker e le imprese nella ripartenza del sistema-Paese secondo un paradigma di sviluppo moderno, socialmente equo e fondato su un uso sostenibile ed efficiente delle risorse.
Il Consorzio Re-Cord è un Ente di Ricerca non profit costituito 10 anni fa, su iniziativa del prof. David Chiaramonti, per essere un punto di eccellenza e di riferimento proprio nei temi della Bioeconomia, Economia Circolare e Biofuel. In questi anni ha sviluppato competenze ed esperienze nella ricerca, nel trasferimento tecnologico e nella costruzione di impianti pilota (www.re-cord.org) . Soci del Consorzio, oltre al Politecnico di Torino, sono l’Università di Firenze, Consiag SpA (multiutility: www.consiag.it ) , il Gruppo di Azione Locale Start srl, ETA Florence srl, Spike srl. Il Consorzio ha visto crescere i propri soci e le attività anno dopo anno, sostentando se stesso per tramite sia di commesse private che di fondi dei bandi competitivi per la Ricerca a livello europeo (attualmente principalmente Horizon 2020). Nella struttura a Pianvallico ci lavorano ingegneri di varie discipline -sono venticinque, italiani ma anche provenienti da varie parti del mondo-, e in un anno si investono 3 milioni di euro per la ricerca.
Il Politecnico di Torino (www.polito.it) è stato fondato nel 1906 e trae origine dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri sorta nel 1859. È accreditata dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, con circa 37.500 studenti, il 16% dei quali sono stranieri, provenienti da oltre 100 paesi. Il Politecnico si propone come un centro di eccellenza per la formazione e ricerca in Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione con strette relazioni e collaborazioni con il sistema socioeconomico. È infatti una Research University a tutto tondo, dove formazione e ricerca si integrano e fanno sistema per fornire una risposta concreta alle esigenze dell’economia, del territorio e soprattutto degli studenti in un’ottica di forte internazionalizzazione delle attività didattiche, di ricerca e di trasferimento tecnologico, con collaborazioni con le migliori università e centri di ricerca nel mondo e accordi e contratti con i grandi gruppi industriali internazionali, ma anche con le aziende del territorio, dove si propone come punto di riferimento per l’innovazione.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 Febbraio 2021