Il sindaco di Vicchio rilancia la prospettiva del Comune Unico del Mugello
VICCHIO – Mancano 15 mesi alle elezioni amministrative che rinnoveranno consigli, giunte e sindaci del territorio. Nessuno per adesso azzarda pronostici, è ancora presto per sondare gli umori e le aspettative delle persone. Se non è calma piatta, poco ci manca. Una stilettata alla politica, però in questi giorni c’è stata. Fine, raffinata. Quasi sussurrata. Una sorta di richiamo ai valori nobili della politica che devono ispirare i cittadini a “sortirne insieme’, e a “non far da soli”, come ricordava in Lettera a una Professoressa Don Milani.
Il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa nell’annunciare l’organizzazione e l’evento nazionale del 100° anniversario della nascita del priore di Barbiana del prossimo 27 maggio ha detto senza mezzi termini che l’agire amministrativo sarà particolarmente ispirato ai principi di Don Lorenzo.
Calato sull’aspetto quotidiano delle cose concrete da fare, sindaco, a cosa si riferiva? Nessuna pretesa di interpretare o distorcere frasi e pensieri ancora attuali nella società, ma uno sforzo di coerenza va fatto.
Cioé? Bisogna non solo pensare come sindaci dei singoli comuni ma “pensare” come Mugello, e pensarlo e basta non è sufficiente. Dobbiamo uscire, tutti insieme, da questo stato di endemica debolezza per darci un traguardo più ambizioso, quello di crescere e efficientare le istituzioni del nostro territorio. Il PNRR ci serva da lezione.
Rileva una debolezza dell’Unione Montana dei Comuni? L’ente va ripensato. Perseguendo regole nuove. Che siano scritte e attuate però nell’interesse dell’ente come fosse un Comune unico. Superiamo le logiche da “assemblea condominiale”. Però noi sindaci e amministratori tutti dobbiamo fare mea culpa: l’ente ha una sua dignità. Anche sul personale dell’Unione, sia dall’interno che dall’esterno, occorre più attenzione e rispetto.
Non crede che un rafforzamento dell’Unione dei Comuni del Mugello sia in contrasto con la prospettiva del Comune Unico? Cioè rafforzare un ente di secondo livello non allontana tale prospettiva? Il Comune Unico del Mugello lo vedo come un obiettivo da raggiungere. Complicato, ma non impossibile. La direzione, un passo dopo l’altro. L’Unione è esperienza condivisa, con i limiti politici e strutturali che conosciamo bene.
Gli altri suoi colleghi concordano il percorso? Nell’unire le forze vedo molta condivisione. Ma la base e la bussola di tutto sono i cittadini, è indispensabile il loro coinvolgimento, consapevolezza e sostegno. In estate ho rilanciato il tema e ho notato che in recenti interviste dei miei colleghi si è tornati a discuterne. I primi cittadini danno la spinta iniziale ma serve un percorso partecipativo, una mobilitazione dal basso.
Pensa che il percorso verso questo Comune unico passi, per quanto la riguarda, per una candidatura al secondo mandato a sindaco di Vicchio? Conta di agire in questa direzione in un eventuale suo secondo mandato? Vicchio è nel mio cuore. Mi affascina al contempo l’idea di essere protagonista insieme ai mugellani di un percorso condiviso verso il comune unico del Mugello con oltre 50.000 abitanti. Coinvolgendo le popolazioni interessate, in almeno 2-3 tappe. Rendiamolo possibile nel nuovo mandato 2024-2029. “Una cosa accade se ci credi davvero, ed è crederci che la fa accadere” (Frank Lloyd Wright). Nei programmi elettorali del Centrosinistra del 2014 e del 2019 il Comune Unico del Mugello, è previsto. Siamo in ritardo, recuperiamo. Irrobustiamo il territorio.
Quali territori o amministratori sente più in sintonia con lei in questo percorso ideale? La sintonia va ricercata e creata innanzitutto con i cittadini. E’ essenziale… Io mi sento già cittadino del Mugello. La mia storia personale mi ha portato a conoscere molte persone in tutti i comuni del territorio, quindi per me è facile “pensare” come Mugello.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 Febbraio 2023