Inaugurati i nuovi spazi esterni dell’Oratorio a San Piero
SCARPERIA E SAN PIERO – Nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, si è tenuta la preannunciata cerimonia per l’inaugurazione dei nuovi spazi dell’oratorio della Pieve di San Piero a Sieve. Chiamarla semplicemente ‘cerimonia’ appare un tantino riduttivo, se soltanto si pensa alle circa cinquecento persone che – chi prima e chi dopo – viene stimato vi abbiano partecipato. L’evento è stato organizzato dalla Parrocchia e dal Circolo Insieme con il suo neonato TC (Tennis Club), con il patrocinio del Comune di Scarperia e San Piero, a compimento di importanti lavori realizzati all’Oratorio.
Già l’anno scorso, anche per reagire alle conseguenze sociali della pandemia, fu data nuova sistemazione ad una parte dell’area esterna che, da allora, ha svolto la funzione di ‘Circolo estivo’. Così, nella bella stagione, il barrettino – con chioschetto, sedie e tavolini – si è trasferito all’aperto, dove in questa torrida estate molte famiglie hanno trascorso più di una serata.
In un susseguirsi di idee, che il giovane pievano Don Daniele Centorbi è sempre pronto ad accogliere in piena sintonia col Circolino, è emersa anche la convinzione di coronare quello che per molti era un sogno nel cassetto: ripristinare il campo da tennis ormai dismesso, che per tanti anni è stato punto di incontro e di formazione – non soltanto sportiva – per bambini e ragazzi. Senza raffreddare gli animi, dal febbraio scorso un nutrito gruppo di volontari, dotati di competenze e di tempo libero (non a caso lo zoccolo duro del nucleo viene simpaticamente appellato ‘gruppo Inps’), si è letteralmente rimboccato le maniche per raggiungere questo obiettivo, che qualche volta sembrava impossibile. Loro, però, dubbi non ne hanno mai avuti al riguardo e, lavorando instancabilmente giorno dopo giorno insieme al loro coordinatore, e con l’immancabile sostegno di più di un ‘umarél’, sono giunti a concludere l’opera.
Non deve essere stato semplice liberare lo spazio, ormai in completo abbandono da oltre vent’anni, dai rovi e dagli arbusti che lo avevano inevitabilmente invaso. Ma possiamo immaginare l’emozione quando, ripulito il superfluo, sono affiorate da terra le tracce della superficie del tennis e dell’attiguo bocciodromo. Da allora tutto è proceduto con maggiore lena, fino ad arrivare a domenica, quando i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte hanno tirato le somme di un’operazione che ha riconsegnato spazi importanti alla comunità.
Il parroco, il sindaco, la presidente del Circolo e gli altri relatori, si sono uniti in un coro di ringraziamenti, diretti soprattutto ai volontari. Grande soddisfazione quindi per questa azione collettiva che qualcuno ha definito, con una chiara espressione metaforica, ‘dare gambe e braccia a un sogno’. L’intento, man mano che l’area si arricchisce di servizi ricreativi e sportivi, è proprio quello – per dirla con le parole di Don Daniele – di avere a disposizione un luogo polivalente, che sia fruibile da tutti e dove vi si possa fare comunione, nel senso appunto di ‘unione’, ‘appartenenza’. Ed è sempre lui, che conosce bene chi vi gravita, a constatare come in questo percorso siamo già sulla buona strada. Anche solo per il fatto che, mentre fino a ieri quel posto veniva chiamato ‘Grest’ (Mamma, vado al Grest!), adesso viene invece chiamato ‘Oratorio’. E la differenza non è da poco, perché se con il primo termine si definisce un’esperienza circoscritta (quello dei gruppi di bambini che si tengono in estate per due settimane), con il secondo si intende un luogo permanente, uno spazio educativo, che offra accoglienza, e un contesto protetto e sano per lo sviluppo dei giovani.
Motivi più che validi per giustificare una festa dove non è mancato nulla: il taglio del nastro con applausi scroscianti, un brindisi conviviale, il piacevole intrattenimento musicale del ‘Trio dell’Appennino’ ma, soprattutto, la presenza della gente, di tanta gente. Poi, intorno alle 20.00, altro momento clou con l’accensione delle luci, e con il Don – ovviamente con il suo poco ginnico abito talare – a battezzare il campo con i primi palleggi, insieme a uno dei giovani presenti.
E il martedì successivo all’inaugurazione, attenzione alle stelle nel seguire la prima vera partita. Ed a scambiarsi i palleggi erano proprio due ‘ex ragazzi’ che, come tanti, proprio lì hanno appreso qualche annetto fa a tirare di racchetta.
Per gli interessati al funzionamento del campo da tennis, il TC del Circolo Insieme organizza, sabato 24 e domenica 25 settembre, a partire dalle 9.30, un apposito ‘Open day’ sul posto.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 settembre 2022