Incontro con Teresa Paci, nuovo sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi di Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – Una delle più interessanti iniziative, nel campo dell’educazione civica, promossa, ormai già da diversi anni, dall’Istituto comprensivo di Borgo San Lorenzo insieme all’amministrazione comunale, è il Consiglio comunale dei Bambini e dei Ragazzi: un modo efficace per dare ai ragazzi un primo approccio all’azione politica e al rapporto con le istituzioni.
Di recente è stato eletto il nuovo consiglio e il nuovo sindaco. E i ragazzi hanno scelto Teresa Paci. L’abbiamo intervistata, e ha già mostrato di avere le idee chiare.
Intanto, raccontaci come siete organizzati: le elezioni, il consiglio, la giunta, il sindaco….Il nuovo Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi è stato eletto il 21 novembre, giornata della dichiarazione dei diritti dei bambini. Abbiamo deciso di far rivestire ai rappresentanti di classe della scuola primaria il ruolo di consiglieri e di assegnare a noi, ragazzi della scuola secondaria, i ruoli di sindaco, vicesindaco ed i vari assessorati: alla scuola, alla salute e sport, all’ambiente, alla mensa ed alla solidarietà. Non soddisfatti però ne abbiamo creati di nuovi,come quello alle pari opportunità e quello alla cultura che precedentemente avevamo chiamato “alla fantasia”: abbiamo infatti riflettuto sul fatto che noi ragazzi in un certo senso siamo più fantasiosi e creativi degli adulti ed avere un assessore che facesse da portavoce di questo nostro aspetto ci era piaciuto.A completare il gruppo sono stati individuati un addetto al WEB ed un UFFICIO STAMPA per fare in modo che le nostre proposte potessero essere pubblicizzate e comunicate utilizzando il canale digitale che raggiunge sicuramente più velocemente la nostra generazione. Purtroppo per ora non abbiamo la possibilità di vederci di persona, ecco perché abbiamodeciso di istituire delle commissioni che lavoreranno “a distanza”sui vari ambiti degli assessorati ed a cui parteciperanno alcuni consiglieri, il sindaco, il vicesindaco e l’assessore competente. Speriamo che in questo modo si riesca a lavorare al meglio e si possa così elaborare proposte concrete da presentare alla scuola ed al comune.
Perché hai deciso di candidarti? Hai chiesto consiglio a qualcuno? Mi sono candidata due anni fa, volevo uscire dalla veste di “insignificante primina” e far valere le mie idee. Ero convinta che nel mio piccolo sarei riuscita a migliorare la mia scuola e rivestire la carica di assessore alla mensa e allo sport è stata la prima di tante piccole vittorie che sono riuscita a conquistare.
Soddisfatta del risultato? Sono soddisfatta di essere diventata sindaco e del percorso che ho fatto: due anni fa, quello che sono riuscita ad ottenere oggi,era solo una flebile speranza e vedere che ora è realtà mi rende orgogliosa e mi sprona a puntare sempre più in alto, anche nel futuro.
Cosa ti hanno detto in casa alla notizia dell’elezione? O ne avevi parlato prima? Quando sono diventata sindaco i miei genitori quasi non credevano alle mie parole. Non sono mancati i festeggiamenti e le congratulazioni che secondo loro erano “doverosi”. La notizia si è sparsa in fretta e tutti mi hanno riempito di complimenti, persino i miei professori non si sono risparmiati! Io non mi sono ancora abituata all’ idea di essere sindaco ma confido che presto ci riuscirò.
Parliamo un po’ dei vostri programmi. Quali sono le proposte che avete avanzato al tuo collega “grande”, il sindaco Paolo Omoboni, o quelle che avete intenzione di fare in futuro? Innanzitutto crediamo che come consiglio dobbiamo essere in ascolto dei nostri compagni per cui riteniamo fondamentale coinvolgere i rappresentanti di classe che nella scuola sono i portavoce. Noi rappresentiamo la scuola e per farlo al meglio dobbiamo interagire con gli alunni che la compongono. Il consiglio, si è insediato da poche settimane ed il lavoro delle commissioni è ancora acerbo, alcune piccole iniziative però sono già state presentate al sindaco Omoboni, come ad esempio la riqualificazione del cortile e dell’orto della scuola secondaria anche per poter svolgere lezioni all’aperto, il prolungamento della pista ciclabile fino alla scuola con il posizionamento di rastrelliere e molto altro. Altre ne avanzeremo ma niente anticipazioni…chissà, potremo, casomai, fare una nuova intervista.
Cosa vi sembra che manchi, cosa c’è da migliorare nella vostra scuola? E nel paese? Abbiamo ragionato molto su questo argomento e siamo arrivati alla conclusione che una scuola per essere una “buona scuola” deve essere accogliente, un posto dove gli alunni stanno con piacere. Quindisicuramente un ambiente a misura di ragazzo, pulito, “colorato”, con un bel giardino, con stanze laboratoriali, con armadietti dove riporre i libri, aperto ad attività extrascolastiche come lo sport, il teatro, con una bella biblioteca, un auditorium. Lo stesso discorso credo valga per il nostro paese, dove purtroppo mancano luoghi accoglienti per ritrovarci a parlare e giocare, strade sicure dove muoverci a piedi o in bici. Per fare in modo che questo accada è necessaria tanta volontà, spirito di iniziativa e motivazione da parte dei ragazzi, dei prof, della dirigente e di tutte le istituzioni.
Quali sono, secondo te, gli aspetti più positivi, per i giovani, a Borgo San Lorenzo? Il nostro paese è piccolo e questo fa si che i ragazzi si conoscano tutti e che si possano muovere facilmente ovunque; ci sono anche tante occasioni per condividere le problematiche o semplicemente fare proposte concrete. Anche il Consiglio Comunale dei bambini e dei Ragazzi è una bella occasione per prendersi cura della scuola e del paese e la nostra speranza ed il nostro augurio come CCBR è proprio quello di riuscire a collaborare uniti per uno scopo comune.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Dicembre 2020