La Cooperativa Agricola di Firenzuola ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni
MUGELLO – Quest’anno l’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio della Cooperativa Agricola di Firenzuola è stata speciale. La Caf ha infatti festeggiato i cinquanta anni di attività. Fu fondata da un gruppo di allevatori firenzuolini, che non ne potevano più dei prezzi troppo bassi pagati loro dai commercianti e si misero in proprio per vendere la propria carne
Poi la cooperativa è cresciuta, non senza difficoltà. Per anni l’ha guidata Piero Galeotti, poi è stata la volta di Roberto Nocentini. Sono stati gli anni del Centro Carni, dell’apertura di nuovi punti vendita, di una crescente presenza nella grande distribuzione e nelle mense scolastiche (oggi la Caf fornisce mense per 9000 pasti al giorno. Ed oggi Nocentini ha potuto tenere l’assemblea del cinquantesimo, al Golf Club Poggio dei Medici di Scarperia. Sul tavolo prima un bilancio ancora in positivo, nonostante le difficoltà, e poi una grande torta di compleanno.
A festeggiare con gli allevatori soci – che sono in tutto un centinaio – c’erano numerosi sindaci – Federico Ignesti di Scarperia e San Piero, Filippo Carlà Campa di Vicchio, Giampaolo Buti di Firenzuola, Phil Moschetti di Palazzuolo sul Senio, l’assessore all’agricoltura Fabio Billi di Marradi e la consigliere comunale Stefania Ciardi per Borgo San Lorenzo. Insieme ai rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura c’erano anche il direttore dello Zooprofilattico Giovanni Brajon, il docente universitario del Dagri, Riccardo Bozzi e il direttore del dipartimento prevenzione veterinaria dell’USL Luca Cianti. E non è voluto mancare neppure l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi.
Com’era prevedibile, l’approvazione del bilancio preventivo è filata liscia, e così anche quella del nuovo disciplinare di produzione, voluto per caratterizzare ancora di più l’offerta delle carni della Caf. E gli interventi si sono concentrati sul traguardo raggiunto dalla cooperativa mugellana, sulle difficoltà del presente e sulle opportunità del futuro. Per il quale non sono mancate indicazioni. Ignesti ad esempio, nella suq qualità di assessore all’agricoltura dell’Unione dei Comuni ha ricordato come l’attività della zootecnia mugellana sia considerata un fiore all’occhiello, una punta di diamante delle attività del nostro territorio. Ma non dobbiamo vivere sugli allori – ha ammonito-. Occorre riorganizzarsi per affrontare le sfidel del futuro”. Poi ha lanciato una proposta: “Non si tratta di depauperare le fiere agricole esistenti. Ma si deve fare un salto di qualità come zona, e trovare un luogo che possa ospitare una mostra zootecnica di livello nazionale e internazionale”. Ha dato anche un’indicazione, le sponde del lago di Bilancino, “ ma ci possono essere anche altri luoghi”. E il suggerimento di Ignesti è stato rilanciato anche da Moschetti e dal presidente Nocentini: “Bisogna farlo, e non soltanto dirlo”.
Il sindaco di Firenzuola Buti ha sottolineato il ruolo importantissimo della cooperativa, ricordando come nel suo comune grazie ad essa siano ancora numerosi gli allevamenti, con riflessi sulla tutela ambientale e sull’economia. Ed anche sul turismo: “i nostri ristoranti – ha ricordato- lavorano avendo a disposizione un prodotto di prima categoria”.
A chiudere la serie degli interventi – ha preso la parola anche il decano degli allevatori mugellani, Mario Chiari, che ha invitato i colleghi ad essere sempre di più anche imprenditori – è stata l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi. Che, al solito, è stata molto schietta e diretta. Prima ha avuto parole di elogio per la Caf: “Ha 50 anni e non li dimostra: nei vostri interventi ho ascoltato una voglia di cambiamento e di crescita che lascia ben sperare per il futuro. Perché o si ha la capacità di innovare oppure si rischia di vivere una fase di grande difficoltà”.
Poi ha toccato un tasto delicato: “Il tema dell’impatto di una certa zootecnia sull’ambiente e sui cambiamenti climatici è ormai un refrain che purtroppo si sente costantemente: e va combattuto perché la conseguenza è la ricerca di surrogati sintetici. E invece sappiamo che la carne è alimento fondamentale per la crescita e per la salute di ognuno di noi”. Tanto da confidare di comprare carne della Caf, a Sesto Fiorentino, e aggiungendo – per scherzo ma non troppo- di “aver avuto l’ambizione di fare della Toscana il primo territorio ‘vegan-free”.
Per questo, ha aggiunto, “è importante che vi sia un proposito di cambiamento da parte degli allevatori, anche sul fronte dell’utilizzo degli antibiotici, visto che sta ponendosi sempre più, a livello sanitario, il problema della resistenza agli antibiotici”.
Ancora, l’assessore regionale ha sottolineato il ruolo fondamentale della zootecnica nella manutenzione del territorio: “se vogliamo che il territorio toscano continui ad essere così bello, la zootecnia è importantissima”.
Ma il settore vive oggi un momento di grande difficoltà. Già negli interventi precedenti era stato sottolineato il peso divenuto insopportabile dei costi per l’energia e i mangimi. Così Saccardi afferma una cosa importante per gli allevatori: “Abbiamo il dovere di dare una mano, perché al di là del valore economico e occupazionale c’è un valore rilevante di conservazione del paesaggio, che non si conserva perché c’è una Sovrintendenza che blocca le cose, ma è il mondo agricolo che ha reso così il nostro paesaggio e ne è custode.”
Tanto da parlare di un necessario “assistenzialismo”. “Io sono fermamente contraria all’assistenzialismo non piace -dice-, e ritengo che il reddito di cittadinanza sia una misura idiota che non aiuta realmente le persone. Ma oggi, per la zootecnia, c’è bisogno di dare una mano per superare un momento così difficile – così come è stato fatto per tante categorie durante la pandemia- e stiamo lavorando a predisporre una riserva di risorse, per le quali abbiamo chiesto autorizzazione all’Unione Europea.”
Saccardi ha parlato anche di benessere animale – annunciando il varo di una misura specifica per finanziare gli interventi-, ha toccato il tema dei predatori – “perché se vogliamo gli animali al pascolo dobbiamo porci il problema degli animali predatori”, e quello dei cinghiali annunciano una bozza di decreto legge governativo “che porta elementi importantissimi di novità, allargando il periodo di caccia al cinghiale da tre a cinque mesi, e non solo per i proprietari dei fondi, ma anche per conduttori, collaboratori, dipendenti e cooperative esterne: è un intervento straordinario per una situazione straordinaria”.
Infine ha lodato ancora la Caf: “Avete imboccato la strada del cambiamento, e andate nella giusta direzione per tenere il passo rispetto a ciò che le politiche europee da una parte i cittadini dall’altra oggi richiedono. Perché oggi “piccolo è bello” sta diventando sempre più difficile: e una cooperativa come la vostra è stata una bella intuizione”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 maggio 2022
Tante chiacchiere, ma è la stessa Firenzuola dove vengono conferiti i rifiuti di tutta la Toscana grazie alla regione e qualche amministratore … Basta discarica!