MUGELLO – Undici mesi. Sono undici mesi che il mondo della cultura è spento, accantonato, messo da parte. Troppo pericoloso riaprire teatri e cinema, troppo difficile mantenere le distanze interpersonali in un locale con musica dal vivo, figuriamoci in una discoteca. Una situazione drammatica, che vede una vera e propria comunità fatta di lavoratori del mondo dello spettacolo fermi, in una stasi generalizzata. E mentre chi lavora dietro le quinte di un teatro, chi fa il barman in un discoteca o chi faceva la maschera in un teatro, i così detti “artisti” si sono visti persi, privati del palco da sotto i piedi.
Una palco che però, seppur non con poche difficoltà, molti artisti hanno ritrovato su internet. YouTube, Facebook, Instagram, Twitch: sono solo alcune delle piattaforme che in questi mesi hanno ospitato tantissimi artisti che sono tornati così ad esibirsi. Chi dal salotto di casa propria, chi nel locale di un amico, chi in un teatro chiuso: la cultura di fatto si è spostata online, con il pubblico che apprezza ed interagisce con commenti e like.
Un esempio di questa nuova “normalità” ce lo consegna il cantautore mugellano Goffredo Rontini: “Con la crisi per la musica dal vivo, alcuni studi di sono attrezzati per dei live in streaming che ti fanno interagire con chi partecipa. Io sono stato scelto dal Koan Studio Firenze (live qui) per un mio intero tributo a Ligabue, allestendo l’ambiente con alcuni miei dipinti”.
Un modo per ritornare, seppur con grossi limitazioni, a fare quello che fino a febbraio 2020 era la quotidianità: esibirsi di fronte ad un pubblico.
Andrea Pelosi
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 febbraio 2021




