La firenzuolina Suor Diomira dichiarata Venerabile da Papa Francesco
FIRENZUOLA – Suor Diomira Allegri è stata dichiarata Venerabile da papa Francesco, che ha approvato nella giornata di giovedì 19 gennaio il Decreto sulle virtù eroiche, presentato dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle cause dei Santi. “La spiritualità di suor Diomira Allegri, nata a Firenzuola il 26 aprile 1651 e morta a Firenze, il 17 dicembre 1677, a soli 26 anni, è stata custodita dalle sue consorelle, le Suore Stabilite nella Carità, che operano nella Diocesi di Firenze e in quella di Pistoia, ma anche nelle favelas del Brasile, e sono presenti a Firenzuola, dove Suor Diomira è invocata come protettrice contro i terremoti”.
La venerabile suor Diomira Allegri nacque a Firenzuola il 26 aprile 1651; i genitori erano Benedetto Allegri, che svolgeva l’attività di mercante, e Maria Nencetti, il cui padre Pietro, era agente alla fattoria Dini alle Cascine di Erbaia, nei pressi di Montecarelli. Fu battezzata il solito giorno della nascita col nome di Margherita, ebbe come madrina Francesca Giovacchini, che poi le insegnò a leggere e anche a suonare il violino. Nel 1658 un forte terremoto si abbatté nella zona di Firenzuola; la madre, vedendo tremare i muri e crollare alcuni edifici, prese i figli e uscì precipitosamente dalla sua casa, rifugiandosi, con altri firenzuolini, fuori dalla porta Fiorentina, davanti ad un’immagine della Madonna che lì si trovava. Quando vi giunse si accorse che mancava la piccola Margherita, che era rimasta, come suo solito, a pregare in una piccola stanza ai piani alti della casa. Tornò indietro e vide che la stanza della figlia era rimasta isolata, in seguito al crollo delle murature contigue. In questa occasione che pronunciò la sua profezia: “Firenzuola sarà scossa ma non percossa”, intendendo che in caso di terremoto il paese non avrebbe subito grossi danni (articolo qui, di Sergio Moncelli).
Suor Diomira morì, in odore di santità, il 17 dicembre 1677 a Firenze nel convento delle suore Stabilite nella Carità, che allora si trovava in via della Scala.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 gennaio 2023