La ProLoco Firenzuola presenta “Il cammino ripensato”: dal Passo della Futa all’Osteria Bruciata, lungo la Via degli Dei
FIRENZUOLA – Dalla Futa all’Osteria Bruciata, passando per il monte Gazzarro.
Da Passo a Passo, un cammino da ripensare e ripercorrere sulle antiche vie appenniniche, insieme ad una guida ambientale, accompagnati dalle suggestioni sui luoghi di Laura Villoresi e dal racconto che Paolo Ciampi ha fatto (e farà) di questo tratto della Via degli Dei nel suo libro, “Tre Uomini a piedi”, edito da Ediciclo.
L’evento di valorizzazione territoriale, si presenta a conclusione di un ciclo di a cui hanno partecipato tutte le ProLoco dei comuni attraversati dalla Via degli Dei, dell’Area Mugello. Il cammino da Bologna a Firenze riscoperto alla fine del secolo scorso da alcuni escursionisti bolognesi, su tracciati che si ritiene percorsi dagli etruschi come via collegamento tra Fiesole e Felsina e dai romani verso Arezzo e Roma che nel 187 a.c costruirono la Flaminia Militare, che si ritiene avesse proprio il valico appenninico nel passo dell’Osteria Bruciata (oggi ricoperta grazie agli studi di due ricercatori in alcuni tratti di Basolato, per esempio fra Monte Bastione e Monte di Fo).
L’iniziativa a cura della ProLoco di Firenzuola nasce da un’idea dalla giornalista e consigliere della ProLoco stessa, Laura Villoresi, che da diversi anni si occupa della valorizzazione delle aree interne e di montagna appenninica come luogo montano da rivalutare. Il compito inoltre, sempre più importante, di salvaguardia e promozione territoriale a cui sono oggi tenute le nostre ProLoco, non può prescindere da incontri di comunità e riflessione sullo stato e il mantenimento dei nostri luoghi. L’iniziativa nasce dall’avvicinarsi del racconto e delle parole con il gesto irrinunciabile del cammino, che diventa infatti, ripensato. I luoghi, i valichi di crinale strategici della Futa e quello dell’Osteria Bruciata. Il passo della Futa, che durante il Granducato fu sede di un picchetto di Polizia, poi della Linea Gotica e in seguito, dopo la guerra e prima dell’autostrada, riscoprì la vocazione di luogo di sosta e di ristoro, essendo l’unica strada rotabile per attraversare il valico fra Bologna e Firenze. Il muraglione costruito a protezione delle nevi e dei venti; la grande spirale del cimitero germanico della Futa inaugurato nel 1969, a ricordare fra i terrazzamenti a gradini dei sepolcri, i tanti caduti in queste zone e il crinale appenninico, sempre. L’Osteria Bruciata (che la leggenda annovera come gestita da gente di malaffare ma senza mai indicare i motivi certi per cui fu bruciata) che le note indicano come l’antico valico fra Bologna e Firenze fino al tredicesimo secolo, fino a quando non fu abbandonato a favore del Giogo di Scarperia. E Il cammino che ci accompagna e ci da il ritmo di ciò che siamo. Che ci estende verso un “altrove” e fa provvista di emozioni. Il cammino come mezzo per la riscoperta, anche del ritorno, della sua importanza e che quindi va capito. Non ultimo, il libro del giornalista e scrittore paolo Ciampi, “Tre uomini a piedi”, dove il tempo del viaggio è anche quello delle esperienza di una vita, condiviso con gli amici di sempre. Un libro sulla Via degli Dei che ha percorso in occasione del suo cinquantesimo compleanno che è narrativa e passi, sul sentiero del presente e orizzonti incontrati nel paesaggio toscano del Mugello “risultato millenario con il lavoro dell’uomo”. “Il cammino che non punta dritto a giungere, che si lascia tentare dalla divagazione, che annusa la sorpresa.”Qui forse, c’è davvero tutta l’Italia che cambia, che prova a farlo. Quella delle fontanelle e delle cabine telefoniche da cercare, delle ferrovie con un unico binario e una sola panchina in cui sedersi e aspettare. Ripercorrere queste antiche vie insieme, è anche un andare incontro a questo cambiamento.
Laura Villoresi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 maggio 2017