La ripresa del turismo in Mugello, i dati e le tendenze
MUGELLO – Quale tendenza per le presenze turistiche in Mugello? Con quali differenze tra i vari Comuni? Secondo l’analisi della Nota statistica curata dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello, tutti comuni dell’Ambito Mugello (che comprende quelli dell’Unione più San Godenzo), presentano una crescita sia degli arrivi che delle presenze, anche se con cospicua variabilità. E Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Piero hanno accolto oltre l’81% dei turisti arrivati in Mugello ed hanno registrato oltre il 67% delle presenze dell’intero Ambito Turistico Mugello, il Comune di Palazzuolo sul Senio resta tuttavia di gran lunga quello a maggior tasso di turisticità (presenze per abitante).
Esaminando i dati nel dettaglio, il comune che nel 2021 ha registrato il maggiore incremento sia dal punto di vista degli arrivi (+142%) che delle presenze (+144%) è risultato San Godenzo, che tuttavia è quello con la minore offerta e anche quello che aveva perduto maggiormente nel 2020. Oltre a questo comune, per quanto riguarda gli arrivi i maggiori incrementi si sono avuti a Borgo San Lorenzo, Dicomano e Vicchio, con crescite superiori al 70%.
Per quanto riguarda le presenze, invece le migliori performance nel confronto col 2020 sono state quelle di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Marradi, tutti con crescite superiori al 60%. Firenzuola è il comune che ha fatto registrare invece la crescita più modesta, +29% sugli arrivi e +10% sulle presenze. Nel 2021 i tre comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Piero hanno accolto, come detto, oltre l’81% dei turisti arrivati in Mugello ed hanno registrato oltre il 67% delle presenze dell’intero Ambito Turistico Mugello.
Nonostante l’aumento generalizzato, però, alcuni comuni risultano non aver ancora raggiunto nel 2021 nemmeno la metà delle presenze turistiche del 2019. In particolare questa situazione riguarda tre dei quattro Comuni più montani: Palazzuolo sul Senio (-54%), San Godenzo (-57%) e Firenzuola (-60%). Anche Marradi risulta tuttavia non molto distante da tale valore (-47%). Si tratta di valori quasi sempre peggiori di quelli dei comuni di fondovalle, a dimostrazione che, come anche verificatosi a livello regionale, le destinazioni montane che nel 2020 avevano resistito meglio di altre, nel 2021 hanno avuto maggiore difficoltà ad avvicinare i livelli pre-pandemia.
Secondo l’ufficio statistica dell’Unione, sono sempre stati i comuni più montani ad avere una maggiore vocazione turistica grazie alla maggiore presenza di strutture extra-alberghiere e ad un tipo di turismo più residenziale volto alla fruizione territoriale. E a conferma di ciò, il tasso di turisticità, che misura tale vocazione rapportando le presenze alla popolazione residente nel comune, vede il comune di Palazzuolo sul Senio ancora come quello col valore di gran lunga più alto, con oltre 10 presenze per abitante.
Dall’analisi emerge, più in generale, che le strutture turistiche dell’ambito Mugello hanno retto meglio all’impatto con la pandemia rispetto al resto del territorio della Città Metropolitana di Firenze. Confrontando infatti il dato 2021 con quello del 2019, si evidenzia che il crollo del turismo subito dal Mugello a seguito della pandemia, è risultato meno severo rispetto a quello della Città Metropolitana di Firenze sia sugli arrivi che sulle presenze. Rispetto ai livelli pre-covid del 2019 il Mugello ha perso infatti il 24% degli arrivi ed il 39% sulle presenze mentre la Città Metropolitana fiorentina, a causa soprattutto del tracollo di Firenze, il -60% sugli arrivi ed il -66% sulle presenze. Il Mugello ha mostrato anche un risultato lievemente migliore delle altre aree della città metropolitana.
Significativo è anche il confronto con gli altri ambiti turistici della Città metropolitana, il Chianti e l’Empolese-valdelsa. Questi nel 2021 presentano un aumento delle presenze rispettivamente del 72% e 69% rispetto al 2020, valore superiore a quello del Mugello (+55%) che tuttavia nel 2020 era stata la zona che aveva registrato la diminuzione più contenuta..
Tra i turisti arrivati in Mugello, la componente italiana è stata quella che ha permesso di contenere, almeno in parte, il crollo turistico dell’ultimo biennio. Il Mugello rimane l’unica area dove questa componente supera il 50% sempre storicamente caratterizzato per un turismo prevalentemente italiano: ancora nel 2021 gli italiani hanno rappresentato il 52% degli arrivi totali ed ben il 67% delle presenze. E in termini assoluti l’aumento dei turisti italiani nel Mugello è stato maggiore di quelli stranieri.
Infine uno sguardo al 2022: Analizzando i primi dati disponibili, da gennaio ad ottobre, il 2022, in ambito Covid un anno quasi “normale”, si viene caratterizzando come un anno di ulteriore ripresa, con un aumento delle presenze nell’ambito Mugello rispetto all’analogo periodo del 2021 del 30,6% e degli arrivi del +15,5%. Tuttavia, non si sono ancora recuperati pienamente i livelli pre-covid (-24% rispetto al 2019 le presenze e -13% gli arrivi).
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Febbraio 2023