La sinistra litiga, la destra è immobile e assente
MUGELLO – Ormai le elezioni sono in vista, ma lo scenario è ancora molto in movimento. Ad agitarlo ci pensa la sinistra capace di accapigliarsi oltre ogni limite in alcuni comuni. I casi di Borgo San Lorenzo, e ancor più di Vicchio, sono eclatanti. E anche a Palazzuolo non mancano fratture e fibrillazioni forti.
Ma sull’altro fronte, tutto tace. E non è affatto un bene. Perché vien da chiedersi se c’è vita sul pianeta del centrodestra mugellano.
In politica raramente il silenzio è d’oro. E non lo è neppure nella politica locale. Perché la gente ha bisogno di conoscere chi guiderà il proprio comune, che esperienza ha, che competenza possiede, che proposte porta in dote.
Qui fino ad adesso nessuno si è affacciato a proporre alcunché. Anche Bedeschi, candidato da Fratelli d’Italia a Borgo San Lorenzo, dopo l’annuncio, non si è più sentito. E il suo partito – così come la Lega e Forza Italia – finora non hanno promosso iniziative, né espresso un’opinione su un qualsiasi tema politico-amministrativo. E’ corretto e rispettoso dei cittadini aspettare l’ultimo mese, quello della campagna elettorale, per farsi vivi?
E non è soltanto una questione di programmi, di idee per il futuro, di proposte per il paese. Anche politicamente di occasioni per intervenire ce ne sarebbero state parecchie. A Vicchio la destra avrebbe potuto infierire sulle diatribe e i travagli del Pd, ma non è pervenuta. A Borgo pure, ma è silenzio totale.
In molti comuni mugellani non è solo un problema di silenzio della destra o del centrodestra. Manca totalmente una classe politica locale. E’ significativo che in questi cinque anni il Consiglio comunale di Scarperia e San Piero non abbia avuto al proprio interno un gruppo di centrodestra. Non presentarono neppure la lista, cinque anni fa. E, accennando a Scarperia e San Piero, stendiamo un velo pietoso sui Cinque Stelle che alle elezioni si presentarono, elessero due consiglieri, ma che sono anch’essi scomparsi dal consiglio perché una raffica di dimissioni e di rinunce al subentro hanno esaurito l’intera lista. Anche a Barberino la scelta di Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia di presentare, la volta scorsa un candidato sindaco venuto da un altro comune, neppur mugellano è esemplificativa della crisi del centrodestra. Non ci si può certo sorprendere se son stati cinque anni di assenza politica in consiglio comunale e nel paese.
E’ un bel problema, per tutti. Perché la crescente difficoltà a creare ambiti di dibattito, di confronto di idee e di proposte, la mancanza di luoghi dove si faccia politica, con metodo democratico, ovvero cercando il coinvolgimento delle persone, rende sempre più difficile la formazione di una classe dirigente in grado di amministrare un Comune in modo adeguato, compito senz’altro complesso e delicato.
Perché amministratori e politici non ci si improvvisa, e oggi non c’è più nessuna scuola o ambito che insegnino quest’arte. Sì, è proprio un gran problema, e occorrerà cominciare non solo ad esserne consapevoli, ma a tentare di affrontarlo.
P.G.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Febbraio 2024
E’ ciò che si meritano i Mugellani , come si fa a far politica se per i Mugellani esiste solo una parte politica e che vota solo senza ragionare ,
per il solito partito di sinistra la storia è lunga e le semi sono state a suo tempo seminate , questo è il risultato per gente che vota solo per partito preso . chiunque si provasse a ostacolare tale decorso , viene combattuto anche con mezzi antidemocratici .
nessun problema …
farò come l’ultima volta ! la scheda per le comunali NON la ritiro
Probabilmente i nostrani vassalli del potere centrale contavano proprio su una situazione di questo genere, cioè la totale assenza di personaggi credibili, ma che dico credibili, proprio di nominativi un tantino spendibili dall’opposizione o presunta tale.
E il fatto che il sottoscritto abbia usato un termine come “vassalli”, più inerente al Medioevo, è puramente voluto. Infatti certe “designazioni” pre-elezioni dei Sindaci a fine mandato a beneficio dei loro “delfini” (o delfine), somigliano molto da vicino alle “investiture” che i signori di allora elargivano a coloro che li avevano serviti con devozione.
In tutto questo i servi della gleba stavano a guardare senza poter metter lingua, invece adesso i cittadini……..