Lavori nelle scuole di Borgo San Lorenzo, il punto in terza Commissione consiliare
BORGO SAN LORENZO – Si è riunita nel pomeriggio di ieri, martedì 11 marzo, la terza Commissione Consiliare permanente “Cultura e attività sociali” del comune di Borgo San Lorenzo. All’ordine del giorno un tema molto sentito, specie dopo le polemiche ancora non sopite sui lavori al Centro Piscine ed al Foro Boario: i lavori nei plessi scolastici del comune mugellano. Sono infatti molti gli interventi previsti. Per questo si è reso necessario convocare i membri della commissione per fare il punto della situazione.
Per la nuova scuola elementare di Ronta il cantiere non è gravato da particolari ritardi. Si prevede la fine dei lavori per il 30 giugno 2026, con la certificazione di collaudo. Il costo è di 2 milioni e 185 mila euro. Mancano però le risorse per la sistemazione dell’ esterno, che spiegano dalla maggioranza, andranno reperite.
Più complessa la situazione legata all’asilo nido Curiel, che da poco ha visto concludersi la demolizione. “La ditta ha firmato la consegna dei lavori – è stato spiegato durante la seduta della Commissione – sottolineando che non era certa di poter assolvere l’incarico nei tempi previsti dalla tempistica ministeriale (31 dicembre 2025). In data 9 settembre 2024 la ditta comunica la presenza di amianto nella colla della pavimentazione. I lavori vengono sospesi e si procede a quanto necessario per effettuare la bonifica che termina alla fine di gennaio. A febbraio iniziano i lavori di demolizione che sono stati terminati alla fine di febbraio. Anche per questo cantiere i rapporti con la ditta esecutrice sono difficili e problematici sia sotto il profilo dell’organizzazione che delle rivendicazioni economiche. Per poter affrontare eventuali criticità – è stato detto infine in Commissione – e possibili contenziosi si è attivato un incarico di supporto ai Rup da parte di un avvocato esperto sui temi legati ai lavori pubblici”. I lavori attualemente sono in corso, per una spesa complessiva stimata sui 2 milioni e 238.600 euro.
Per quanto riguarda la scuola elementare di Luco, oltre ad un quadro economico non dei più rosei, in Commissione è stato spiegato come nonostante la consegna dei lavori sia avvenuta il primo agosto del 2024, lo scavo sia stato fatto solo di recente. Sono stati inoltre tolti tutti gli alberi presenti nel giardino intorno alla struttura. Per tutelarsi da una ditta definita “lenta”, in Commissione è stato spiegato come si sia deciso di prendere un avvocato per cercare di portare a termine i lavori, visto che nonostante siano stati fatti ben cinque ordini di servizio, la ditta non sembra lavorare sul progetto. Per quanto riguarda il quadro economico, è stato spiegato che “le somme a disposizione dell’amministrazione sono al netto del ribasso d’asta del 18,5%, circa 200mila euro, quindi al finanziamento di 1 milione e 320mila euro vanno sottratte le somme del ribasso, economie del Ministero. Mancano le somme per il completmento del lotto 2. Si aggiungono le somme resesi necessarie per lo spostamento della tubazione che ttraversa il lotto, lavoro effettuato a settembre 2023, propedeutico all’inizio dei lavori il cui importo ammonta a circa 24mila euro, spesa coperta con risorse dell’ente. È stata affidata la redazione del progetto secutivo del lotto di completamento, la cui redazione consentirà di avere maggiori certezze sulla quantità necessaria di risorse per poter concludere l’intervento”.
“Siamo preoccupati – commentano dal gruppo Pd – per i ritardi illustrati, soprattutto in merito al nido Curiel e al nuovo plesso di Luco. Ci auguriamo che questa amministrazione sappia affrontare la situazione, che non faccia perdere quest’occasione; che è unica per il Comune di Borgo San Lorenzo, e che nel giro di un anno e mezzo potrebbe dare alla nostra comunità scuole nuove, sicure e efficienti dal punto di vista energetico”.
Dal Pd ricordano anche che “la costruzione di questi nuovi plessi, in particolare Ronta e Luco, consente di dare scuole nuove senza dover interrompere il servizio nelle frazioni, che sarebbe un danno enorme perché comporterebbe un forte rischio di indebolimento del servizio, o addirittura di chiusura delle scuole di frazione. Oltretutto – aggiungono – si tratta di edifici ad alte prestazioni energetiche, e anche completamente sicuri dal punto di vista sismico, che comporteranno una riduzione della spesa di bilancio per il loro mantenimento energetico”. Concludendo: “I problemi emersi nel caso del nido Curiel, dove è stato trovato l’amianto, dimostrano quanto questi interventi fossero urgenti e non più rimandabili. Quindi ci auguriamo che l’amministrazione metta il massimo impegno e che porti in fondo le opere senza perdere questi finanziamenti”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 marzo 2025