L’eolico? Indispensabile. Il sì del Laboratorio Ambientale Mugello all’impianto previsto tra Vicchio e Dicomano
MUGELLO – Dopo il primo articolo pubblicato alcuni giorni fa, con questo secondo vogliamo porre l’attenzione su una delle fondamentali fonti rinnovabili: l’eolico.
L’energia eolica è quella prodotta dalla forza del vento. Da quanto detto nel primo articolo risulta chiaro che senza un sostanziale contributo dell’eolico non sarà possibile raggiungere l’indipendenza energetica. Questo risultato non è relativo solamente al Mugello, ma è estremamente generale. Da un recente articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature2, risulta che è possibile coprire con continuità il fabbisogno energetico di 42 paesi in diverse zone del mondo con la sola energia eolica e fotovoltaica a condizione di avere una potenza di picco superiore del 50% a quella media ed un accumulo di almeno 12 ore, per compensare la mancanza di produzione notturna del fotovoltaico. Per gran parte dei paesi alle medie latitudini il mix energetico ottimale è costituito per circa il 75% dall’eolico e dal 25% di fotovoltaico. La percentuale di eolico è maggiore per i paesi nordici e può scendere al 50% solo per i paesi a forte insolazione, come quelli del nord Africa.
L’energia eolica è inoltre attualmente la fonte energetica più sicura, continua, economica, e con il minore impatto ambientale e di consumo di suolo. Una analisi del ciclo di vita completo rivela che un impianto eolico di dimensioni medio grandi recupera in circa 6 mesi l’energia necessaria per la costruzione, l’istallazione e lo smantellamento, compreso il riciclaggio a fine vita. Per tutto il resto della vita, stimata in almeno 25 anni, produrrà energia a costo zero e senza consumare ulteriori risorse.
Analizzando i dati di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), la società a controllo pubblico che esegue attività di ricerca nel settore elettro-energetico nazionale, risulta anche chiaro dove e come devono essere costruiti questi impianti. RSE pubblica infatti l’Atlante Eolico Interattivo (https://atlanteeolico.rse-web.it/), dove è possibile valutare la produttività di un impianto eolico in funzione della posizione geografica e delle condizioni di lavoro. Usando questo strumento è possibile per chiunque analizzare le possibilità di produzione di energia eolica ovunque, ed in particolare nel Mugello. Inoltre il consorzio Lamma Regione Toscana e l’Istituto per la BioEconomia, IBE, del CNR (all’epoca IBIMET) hanno eseguito uno studio anemologico specifico relativo all’Appennino Tosco Emiliano, evidenziando come tale rilievo sia assolutamente adatto all’installazione di generatori eolici.
Dall’analisi di queste mappe risulta chiaramente che la produttività (evidenziata in blu in fig. 2) segue l’andamento dei crinali dell’Alto Mugello, da San Godenzo a Firenzuola, quindi questa è la sistemazione ottimale degli impianti. Infatti il comune di Firenzuola, dove sono già presenti gli impianti eolici di Carpinaccio, già oggi produce il 180% del fabbisogno di energia elettrica di tutto il territorio comunale.
Dalla carta risulta che potrebbe essere possibile una produzione anche altrove e con impianti più piccoli, ma questo comporterebbe l’istallazione di un numero molto maggiore di turbine per ottenere la stessa energia, in quanto la potenza prodotta è proporzionale al quadrato della circonferenza delle pale ed al cubo della velocità del vento. Queste caratteristiche rendono la realizzazione di parchi eolici non conveniente in fondovalle, sia per ragioni di costo che di occupazione di suolo. Può essere considerata solo la possibilità di piccoli impianti sotto i 10 m di altezza, il cosiddetto microeolico, per utenze domestiche in località isolate e con condizioni favorevoli di ventosità, magari come complemento ad un impianto fotovoltaico.
Come ben noto i grandi impianti provocano spesso l’opposizione di una parte delle comunità locali per motivi che quasi sempre si riducono all’impatto paesaggistico, da non confondere con quello ambientale che invece è inferiore a quello di qualunque altro sistema di produzione di energia anche considerando l’intero ciclo di vita.
Questo è quanto sta da tempo avvenendo nel Mugello per l’impianto proposto per il Giogo di Villore, peraltro recentemente approvato. Non vogliamo entrare in questa sede sulle polemiche fra favorevoli e contrari a tale specifico impianto, compito di vari enti territoriali, regionali e nazionali. Vorremmo solo che si tenesse nella dovuta considerazione quanto detto e dimostrato precedentemente: senza l’eolico non sarà possibile la transizione energetica, nel Mugello o altrove, e che quindi tale contributo deve essere considerato una priorità. L’impianto in questione produrrà infatti quasi il 30% dell’energia elettrica attualmente consumata nel Mugello.
Dovrebbe essere, però, compito delle amministrazioni individuare i luoghi, i modi ed i tipi di impianti più adatti alla produzione di energia eolica, compito per altro relativamente facile con gli strumenti già a disposizione, senza dover lasciare l’iniziativa ai privati. Ed anche quando la realizzazione fosse totalmente a carico di privati, cosa alquanto probabile in quanto si tratta di impianti che richiedono un forte investimento di capitale, di negoziare un adeguato ritorno sul territorio, non limitato al rifacimento di qualche strada o all’abbellimento di una piazza, ma anche e soprattutto alla garanzia di privilegiare la fornitura energetica, in termini di costo e di sicurezza, ai cittadini ed alle aziende locali, come per altro sembra stia avvenendo per l’impianto del Giogo di Villore, secondo la bozza di convenzione fra la società costruttrice ed i comuni di Vicchio e Dicomano.
Questo, con un’opportuna opera di illustrazione e di convincimento, ridurrebbe notevolmente le opposizioni a tali impianti, che in ogni caso sono minoritarie; un recente sondaggio dell’European Climate Foundation ha infatti mostrato che il 74% degli italiani è favorevole ad avere un parco eolico vicino alla propria abitazione.
Questo aspetto è particolarmente delicato nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico ed alle relative autorizzazioni e richiede una partecipazione attiva dei cittadini, eventualmente anche attraverso referendum locali. La stessa Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000, prevede all’art. 24 “Il riconoscimento di un ruolo attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il loro paesaggio …Tale realizzazione è alla base dello sviluppo sostenibile di qualsiasi territorio preso in esame…”,
Il Laboratorio Ambientale è quindi in generale favorevole alla realizzazione di parchi eolici, ancor più se di proprietà comune fra Enti Locali, cittadinanza, aziende del luogo in modo da favorire delle cooperative energetiche di comunità, in modo che l’energia sia prodotta e consumata prioritariamente sul posto: i cosiddetti “Prosumers” (produttori-consumatori).
Piero Mazzinghi, Anna Lupi e Giacomo Tagliaferri e Margherita Mansuino
1 Tong, D., Farnham, D.J., Duan, L. et al. Geophysical constraints on the reliability of solar and wind power worldwide. Nat Commun 12, 6146 (2021): https://doi.org/10.1038/s41467-021-26355-z
2 K. R. Haapala* and P. Prempreeda, Int. J. Sustainable Manufacturing, Vol. 3, No. 2, 2014, Comparative life cycle assessment of 2.0 MW wind turbines https://www.ourenergypolicy.org/wp-content/uploads/2014/06/turbines.pdf
3 http://www.lamma.rete.toscana.it/clima-e-energia/vocazionalita-eolica
6 http://convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it/uploads/2010_10_12_11_22_02.pdf
Questo documento è stato elaborato dal Laboratorio Ambientale Mugello a cura Piero Mazzinghi, Anna Lupi e Giacomo Tagliaferri (e la preziosa collaborazione di Margherita Mansuino). Il Laboratorio nasce dall’idea di migliorare l’ambiente in cui viviamo cercando di interfacciarsi con la popolazione e con gli amministratori e
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- Non è partitico pur facendo politica intesa come governo del territorio
- È aperto a chiunque ne voglia far parte mettendo a disposizione competenze e tempo
- Si occupa di temi “ambientali” nell’accezione più ampia del termine: energia, rifiuti, qualità aria, inquinamento, verde, istruzione ed educazione…
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Questo è il secondo di alcuni articoli inerenti temi di grande interesse da portare alla conoscenza dei cittadini mugellani.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 giugno 2022
finalmente !!!!!