DAI LETTORI – Covid-19: un appello agli amministratori locali di Luca Ferruzzi
MUGELLO – Nascosto tra le pieghe delle 21 pagine (70 con gli allegati) del nuovo Decreto Conte predisposto per affrontare la cosiddetta “fase due” dell’emergenza Covid-19 appare un dettaglio non sufficientemente messo in risalto dalla comunicazione serale del Presidente né tampoco dai commenti successivi di stampa, partiti politici, categorie produttive, amministrazioni locali. Eppure si tratta di una disposizione importantissima, inquietante, e dai risvolti potenzialmente dirompenti per la stessa tenuta di uno stato democratico degno di questo nome.
A pagina 4, capoverso b. si legge infatti: “I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37.5°C.) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”.
Incredibilmente si passa quindi, con un semplice tratto di penna e la sostituzione di una singola parola, dalla raccomandazione presente nel precedente decreto (DPCM 10.04.2020) ad un vero e proprio obbligo di legge. A questo punto la permanenza in isolamento domiciliare, che dovrebbe essere lecitamente prescritta solo dall’operatore di sanità pubblica competente, scatta in automatico per tutti, scaricando di conseguenza la responsabilità dal comparto pubblico per addossarla in toto al privato cittadino, che si troverà una volta di più chiamato a rispondere in sede penale ed amministrativa del proprio operato, particolarmente in un momento di profondo turbamento fisico ed emotivo.
La gravità e le implicazioni – anche legali – di una simile disposizione non possono passare sotto silenzio. Non vengono infatti lasciate opzioni, a chi si ritrova in una situazione di urgenza e di estrema necessità, per motivi anche seri che possono prescindere dall’emergenza Covid-19, se non quella di affidarsi al contatto telefonico col proprio medico: si tratta di un unico filo, talvolta purtroppo davvero troppo tenue, per garantire appieno il diritto alla salute tutelato in quanto fondamentale dalla nostra Costituzione e garantito a tutti gli individui. La questione è molto semplice: se mi sento male, devo invece essere libero di potermi recare in ospedale SEMPRE. Basta. Punto. Stop.
Risulta inoltre quantomeno singolare che tale disposizione arrivi in un momento nel quale, tra l’altro, gli ospedali si stanno svuotando e si liberano letti in più ogni giorno che passa. Con questa disposizione l’intero settore dell’emergenza e non solo è così da oggi delegato ai medici di base: chissà come saranno contenti. Peraltro a questo punto divengono completamente inutili i “percorsi dedicati” al Covid-19 all’interno dei Pronto Soccorso nonché le famose “Tende da Triage” allestite all’esterno degli stessi perché, per legge, non vi potrà più accedere nessuno.
Ci sentiamo quindi di rivolgere un accorato appello a tutti gli Amministratori Locali, particolarmente ai Sindaci in quanto Autorità Sanitaria Locale, perché intervengano, come spero lo riterranno necessario, a tutti i livelli a loro concessi per fare in modo che questa disposizione venga al più presto abrogata.
(Rubrica Dai Lettori – Luca Ferruzzi)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Aprile 2020
Caro Luca,ho smesso di leggere e di ascoltare le cialtronerie che quotidianamente vengono amplificate su ogni forma divulgabile esistente.Vorrei solo prendere un politico di sinistra e ,dopo averlo spigliato di tutto,darli una casa con qualche mese di arretrati.Loro fanno per il popolo…quale popolo.vivi nelle condizioni in cui vivono coloro che dici di difendere .Forse allora apriresti gli ocxhi e lr orecchie.Sono una manica di dittatori cialtroni ai quali ogni prposta rimane senza risposta.Bella ciao,gridolini scemi come ce la faremo,bandiere italiane..al vento.Puttanate.Il popolo ha fame e chiedono al popolo di donare…e gli italiani fessi e generosi, pur avendo bisogno donano.Un euro due euro…che bello.Fate i conti siamo 62 milioni…..quanti mikioni di generosita’ si puo fare ,bella,ma che spesso non va dove dovrebbe.Il discorso di Conte:bella menata,l importante non morire di virus ma…
Se muori di fame non importa.e