MUGELLO – All’indomani dell’incontro tra Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, comuni interessati dalle linee ferroviarie e gestori del servizio, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi e il consigliere regionale FdI e vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi attaccano la Regione e la sinistra, colpevole secondo loro di “dimenticarsi delle cosiddette aree interne e ricordarsele solo a ridosso delle scadenze elettorali”. Ecco la nota completa:
“La sinistra è sicuramente coerente con sé stessa nel dimenticarsi delle cosiddette aree interne e ricordarsele solo a ridosso delle scadenze elettorali. E’ quanto sta succedendo con la linea Faentina che collega Firenze all’Alto Mugello e poi a Faenza. Ieri si è tenuto un incontro tra le Regioni Emilia Romagna e Toscana, entrambe a guida Pd, che ha prodotto un nulla di fatto, se non l’annuncio dell’ennesima chiusura estiva della linea ferroviaria. Il problema è che i primi cittadini del territorio si sono addirittura detti soddisfatti, ciò ci convince ancora di più della scelta di non partecipare alla manifestazione per la Faentina indetta da alcuni amministratori locali alcune settimane fa.
Siamo consapevoli del fatto che la linea necessiti di un ammodernamento e di lavori di messa in sicurezza, però la maggioranza di centrosinistra ha gestito nel peggiore dei modi questa partita. Dopo la chiusura della Faentina negli anni Settanta, la linea è stata riaperta quale opera compensativa dei lavori della AV, questa è stata un’importante conquista per il territorio ma oggi la Faentina è più una croce che una delizia per i pendolari e gli studenti che devono usufruirne. Purtroppo negli ultimi 10 anni il servizio è peggiorato in modo vertiginoso e la Regione non ha mai preteso il rispetto del Contratto di Servizio. Per il Mugello e altre zone periferiche della Toscana, i mezzi di trasporto pubblici sono indispensabili – più che nelle grandi città – ma in Toscana si è sempre preferito investire altrove per esempio sulla tramvia fiorentina o sui collegamenti tra Prato e Firenze. Anche questo dimostra che la legge sulla Toscana diffusa è soltanto uno spot elettorale che sarà utile solo al Governatore Giani per le prossime regionali. Da parte nostra continueremo a pretendere il rispetto del Contratto di Servizio e vigileremo in modo scrupoloso sui servizi sostitutivi previsti nel periodo in cui la linea sarà chiusa.Le vicende della Faentina sono simili a quelle della Porrettana nel Pistoiese. Entrambe linee ferroviarie aperte alla fine dell’Ottocento che la Regione Toscana non sembra capace di utilizzare in modo adeguato nonostante che oggi possano rappresentare un importante volano di crescita per i territori delle province. Qualche mese fa ritirammo un nostro atto in Consiglio regionale perché la maggioranza ci promise che sarebbe stato fatto un ragionamento più approfondito e complessivo sulle linee ferroviarie storiche. Ad oggi non sappiamo che fine abbia fatto questa promessa, l’unica cosa certa è che i mugellani e i pistoiesi dovranno continuare a convivere con un sistema ferroviario del tutto inadeguato” lo affermano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi e il consigliere regionale FdI e vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 febbraio 2025
1 commento
Tutti i partiti presenti in regione dovrebbero farsi carico di proporre un ammodernamento della Faentina e della viabilità stradale a Firenze invece
di andare a fare il taboga delle tramvie andare a progettare una strada di circonvallazione a Nord di Firenze che manca da sempre .