BORGO SAN LORENZO – Luca Margheri, capogruppo di “Cambiamo insieme”, diversi anni fa promosse il “Comitato per la salvaguardia dell’ospedale del Mugello”. E ora, le recenti notizie sui lavori di consolidamento, ancora rinviati, lo preoccupano parecchio.
Ho letto del recente convegno sulla sanità mugellana, promosso dalla CGIL. E soprattutto delle “novità” sull’ospedale del Mugello.
Si resta basiti. Comunque la si metta è estremamente grave questo stillicidio di rinvii, rimandi, ritardi. Ora è “colpa del Covid”. Ma i ritardi, di anni, erano già forti ben prima dell’epidemia. Quindi non prendiamoci in giro.
Perché non tutti hanno perso la memoria. Ricordo bene quando dal “Filo” fu sollevata la questione del rischio sismico dell’ospedale e dell’ipotesi di abbattimento. Ricordo che gli amministratori di allora prima negarono, facendo finta di niente. Poi l’attenzione crebbe, anche per il contributo del Comitato per la Salvaguardia dell’ospedale, che promossi io stesso. L’allora presidente della Regione Rossi venne in visita a Borgo San Lorenzo, parlò di ospedale che sarebbe stato demolito e ricostruito. Poi si cambiò rotta, si disse che era meglio consolidare quello esistente. Si parlò di un costo di 36 milioni di euro, di finanziamenti (che solo di recente, dice, sono stati acquisiti), si era parlato di un collegato centro per la medicina sportiva che è letteralmente sparito, sono state fatte conferenze, presentazioni, promesse. E ora ci vengono a dire che prima del 2030 l’opera non sarà completata. E chissà…
E’ possibile ricordare ai nostri amministratori, e ancor prima alla Regione e all’USL che tutto, dieci anni fa, iniziò parlando di struttura ospedaliera a forte rischio sismico? Di una struttura, cioè, pericolosa per tutti coloro che ci stanno dentro. E ci mettiamo quindici anni per correre ai ripari?
Vedo ora che i sindaci parlano di ritardi. Fanno bene, ma non basta. Devono esigere, a nome di tutti i mugellani, da Regione e USL, che non si perda più neppure un minuto. Peraltro la storia dell’aumento dei costi, annunciata dall’ingegnere dirigente dell’Usl Toscana Centro, è oltremodo preoccupante. Ho letto che su questo l’assessore regionale, pur presente, non ha proferito parola. Sarà bene che ci venga detto al più presto che sono disponibili anche le risorse aggiuntive e necessarie. E che questa nuova “tegola” non ritarderà nuovamente l’iter di realizzazione dell’opera.
Qualcuno – ovvero i nostri sindaci – lo chieda all’assessore regionale. Subito, senza perdere altro tempo, e con chiarezza. Grazie.
(Fonte: Luca Margheri – Cambiamo Insieme)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 giugno 2022