Lupi contro agnelli, strage a Valdastra
BORGO SAN LORENZO – Che nella zona di Valdastra i lupi ormai siano presenza frequente era noto da tempo. Ed ora son riapparsi. Domenica mattina Adriano Borgioli, titolare dell’azienda agricola Valdastra si è trovato davanti una scena davvero triste. Quattro agnelli sgozzati e due pecore, tutte di razza Suffolk morte. Una era stata sbranata, gli altri sgozzati.
Tutto è accaduto vicino a casa, visto che il recinto delle pecore dista dall’abitazione di Borgioli poche decine di metri. Un recinto con rete, elettrificato, ma il maltempo recente aveva creato un varco,e il lupo, o i lupi, sono riuscitia trovare un varco e hanno fatto strage.
“Scene come queste -dice Borgioli- sono un dispiacere enorme, e credo che le nostre associazioni di categoria debbano farse carico con forza. E’ un problema, quello del lupo, da affrontare con maggior decisione. Un problema a volte sottostimato perché spesso l’allevatore è portato a non denunciare le uccisioni, perché alla perdita del capo si aggiunge l’alto costo dello smaltimento”.
Borgioli aggiunge: “Gli animali devono stare al pascolo. Qui in Mugello lo possono fare per sette-otto mesi. Si parla tanto di benessere animale, e benessere è stare al pascolo. Ma non solo gli animali al pascolo fanno parte del paesaggio mugellano. Impedirlo, per la presenza del lupo, è una perdita, così com’è grave l’abbandono dei pascoli che ne deriverebbe. Conviene far diventare il Mugello un posto da lupi? Al di là del danno economico infatti da queste stragi viene la spinta negativa ad abbandonare un’attività che può essere anche di tipo hobbistico, tenere intorno a casa qualche pecora, ad esempio. Ma assistere a questi spettacoli desolanti di agnelli e pecore sgozzati spinge a rinunciare”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Marzo 2020
La colpa è del pastore. I bravi pastori non abbandonano le pecore. Oltre tutto sapeva che la rete elettrica aveva una falla in un punto e qualunque animale sarebbe potuto entrare: volpi, faine e lupi. Quando si tengono fuori gli animali si deve metterli in totale sicurezza. Dare la colpa ai lupi mi sembra paradossale quando il pastore gliele presenta su un piatto facilmente raggiungibile. Non è sterminando i lupi e tutti gli animali predatori che si proteggono le pecore ma impedire e togliere le pecore ai pastori sprovveduti noncuranti che non le tengono in sicurezza . Un buon pastore sa proteggere le sue pecore.
Ma bravo pastore che lo ai mai fatto il pastore con intorno lupi famelici mangiano anche recinti per poter entrare e un bravo pastore non tiene le proprie destie come voi vorreste i porre nei recinti in un gran nomero non starebbero bene e si ucciderebbe perché non avrebbero l’opportunità di cedere il terreno a la più forte parlate con sufficienza ma scusate ma senza sapere
Commenti come quello di Gilda fanno veramente cascare le braccia. Chi, come me, ha sentito raccontare dal proprio babbo di quando, a San Giacomo (oltre La Futa), un lupo si avventò sulle pecore che lui stava “badando” e di come per lo spavento divenne balbuziente per diversi mesi, non può parteggiare per i lupi. Lei evidentemente non sa cosa vuol dire allevare gli animali e doverli difendere dai predatori. Le galline dalle donnole, i conigli dalle volpi, le pecore dai lupi. E’ una guerra continua. Questo succedeva ai tempi di mio padre ma succede anche oggi, nei dintorni di Barberino, per lo meno, che uno non può permettersi di allevare nessun animale in ambienti all’aperto, lontani dalle case, perchè i lupi, onnipresenti e in numero sempre maggiore, riescono ad assaltarli ed ucciderli. E poi si deve sentire parteggiare per i lupi. E’ proprio il segno che il mondo sta andando alla rovescia. E non solo per il “genere” dei lupi e degli agnelli.