“Manifesto per la Faentina”, le adesioni dei sindaci di Vicchio e di Dicomano (con qualche distinguo)
MUGELLO – Domenica mattina si tiene la manifestazione per la ferrovia Faentina. Con tante adesioni, ma anche con qualche defezione inattesa. Non ci saranno infatti i principali comuni della Val di Sieve – Pontassieve, Pelago e Rufina -, mentre hanno aderito San Godenzo e Londa.
Il sindaco di Pontassieve Carlo Boni ha eccepito sull’impostazione dell’evento, a suo dire concentrato solo sulla Faentina eche quindi non riguarderebbe la Val di Sieve, ma solo il Mugello.
C’è invece l’adesione dei Comuni di Vicchio e di Dicomano, che sono serviti dalla linea Borgo San Lorenzo – Pontassieve – Firenze.
Dice il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri: “Saremo a fianco dei nostri lavoratori e studenti che quotidianamente lottano contro un servizio non più in grado di essere definito tale, abbandonati dalle istituzioni competenti in materia. Chi ha deciso di non aderire, di ogni colore politico o livello istituzionale, in queste poche ore rimanenti ci ripensi. Chi ha a cuore il nostro territorio domenica non mancherà. Ci vediamo alla stazione di Borgo San Lorenzo”.
Più articolata la posizione del sindaco di Dicomano Massimiliano Amato. Che scrive:
Domenica mattina il comune di Dicomano ci sarà; ci sarà perché il nostro sistema di trasporto ferroviario non sta rispondendo da troppo tempo ormai alle esigenze di tutti noi. Non sta rispondendo a chi ogni giorno si affida ai treni per andare a lavorare, per studiare, per vivere la propria vita. Ci sarà perché non possiamo ignorare più a lungo i disservizi che stiamo vivendo da troppo tempo. Ritardi cronici, cancellazioni all’ultimo minuto, materiale rotabile obsoleto e inaffidabile.
Il trasporto ferroviario è una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Non è solo una questione di comodità, ma di accessibilità. È una questione di pari opportunità.
Ogni cittadino, a prescindere da dove viva, ha il diritto di poter usufruire di un servizio di trasporto che sia puntuale, efficiente e sicuro. Ogni cittadino del Mugello e della Valdisieve deve poter contare su una rete che collega, non che divide.
E sul dividere devo dire, con grande sincerità, che non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto riguardo ad alcuni aspetti organizzativi di questa manifestazione. Come sapete, qualche mese fa, in occasione del blocco della linea Faentina per lavori, insieme ad altri 15 colleghi sindaci, abbiamo scritto una lettera all’assessore regionale con l’intento di unire le forze e trovare una soluzione condivisa a un problema che tocca tutta la nostra comunità, senza distinzioni di territorio. Quella lettera, firmata da 16 sindaci, esprimeva la volontà di lavorare insieme come istituzioni locali portando con forza all’attenzione dell’assessore regionale, RFI e Trenitalia una situazione insostenibile.
Purtroppo, quello che sto vivendo personalmente adesso alla vigilia di questa manifestazione, come sindaco e come cittadino, che spero sia smentito dai fatti, non riflette quella visione di collaborazione e di unità che avevamo auspicato. Non solo vedo una manifestazione che incomprensibilmente dal mio punto di vista, non e’ riuscita a coinvolgere tutte le istituzioni locali del nostro territorio, ma purtroppo si rileva che alcune hanno lamentato difficolta’ ad intraprendere un confronto aperto e condiviso, creando una frattura che non aiuta a risolvere il problema, ma rischia di peggiorarlo.
Una protesta orfana di una parte significativa delle istituzioni, delle voci che avrebbero potuto dare un contributo concreto alla discussione, non può essere vista come una proposta di soluzione. Al contrario, dimostra una visione miope, che rischia di minare quel clima di cooperazione che tanto ci è necessario. La questione del trasporto ferroviario è troppo importante per essere affrontata solo da una parte della comunità. Ogni comune, ogni sindaco, ogni amministrazione locale deve avere il diritto di farsi portavoce del disagio della propria comunità, perché i disservizi non riguardano solo una zona, ma l’intero territorio.
Se vogliamo davvero ottenere risultati concreti, dobbiamo essere uniti. La prima lettera inviata all’assessore regionale conteneva delle premesse positive: volevamo un tavolo di lavoro congiunto, basato sulla collaborazione tra le istituzioni e i cittadini, dove tutte le voci sarebbero state ascoltate. Una manifestazione che vede una partecipazione parziale, dove non tutte le istituzioni sono rappresentate e una potenziale polarizzazione nei confronti di un’area specifica, non possiamo fare a meno di temere che quella visione si stia diluendo.
Non possiamo permettere che le divisioni e le piccole polemiche interne minino l’efficacia della nostra azione. Il nostro obiettivo deve essere uno solo: migliorare il servizio ferroviario per tutti. E per fare questo, dobbiamo tornare a lavorare insieme, senza che nessuna parte del nostro territorio si senta esclusa”.
Tommaso Triberti, presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e sindaco di Marradi preferisce evitare polemiche e distinguo: “E’ normale – dice – che per un evento cosi atteso ci siano punti di vista e sfumature diverse, mi sembrerebbe strano il contrario. Ribadisco quanto già detto, le polemiche non mi interessano, dobbiamo lavorare insieme per la riuscita della manifestazione di domani e continuare a lavorare sempre di più e sempre meglio per avere risposte concrete e rapide per i nostri territori. Senza distinzioni”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Febbraio 2025