Mugello, è l’ora di fare il Distretto Rurale
MUGELLO – L’unione dei Comuni del Mugello ha affidato, nei mesi scorsi, l’incarico al GAL Start di attivarsi per dare inizio al processo partecipativo di costituzione del Distretto Rurale del Mugello. “Si tratta -sottolinea il presidente dell’Unione Paolo Omoboni- di una grande occasione per tutto il Mugello: occasione di sviluppo (non solo per il comparto più strettamente “rurale”), occasione di crescita attraverso i processi partecipativi che andremo a promuovere, occasione di intercettare nuove risorse da utilizzare per le Aziende del territorio. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire e da cogliere appieno: la competitività complessiva del Mugello ne beneficerà e le Aziende avranno maggiori occasioni di investimento (attraverso i contributi ed i finanziamenti specifici e riservati ai Distretti Rurali), maggiore integrazione dei processi e delle filiere, maggiore capacità di fare “sistema” a livello territoriale”.
“Come tutte le grandi occasioni, ovviamente, -aggiunge il direttore del GAL Start Stefano Santarelli- la costituzione del Distretto Rurale del Mugello richiede a tutti gli attori (pubblici, privati, istituzionali e non) un grande impegno di coesione, di visione e di condivisione. Insieme al Presidente Omoboni ci siamo spesi molto in questi mesi per far partire il processo di costituzione del Distretto Rurale. Nelle prossime settimane si terranno incontri ed assemblee con tutte le rappresentanze territoriali, intese nel più ampio senso possibile. La partecipazione ad incontri, l’attività di condivisione di conoscenze e di
prospettive saranno il modo con cui arrivare ad una condivisione di obbiettivi e priorità che
costituiranno l‘asse portante del Distretto (accordo di Distretto e Piano Economico Territoriale). Queste saranno le future linee di sviluppo, sulle base delle quali il Distretto Rurale si fonderà. Per fare questo dobbiamo avere contezza del “punto zero”; e dobbiamo farlo non con un mero esercizio formale di collazione di notizie e dati, ma partendo proprio dalla realtà così come vissuta ed interpretata dai principali attori che la animano e la fanno vivere. Con un anglismo ormai entrato nel nostro linguaggio definiamo questi “attori principali” gli “stakeholder” (i portatori di interessi – particolari e diffusi). Ed è proprio agli Stakeholder che ci siamo rivolti adesso per chiedere un primo impegno concreto”.
“Il GAL Start -spiega ancora Santarelli- sta effettuando una ricognizione dei Distretti Rurali già riconosciuti in Toscana, al fine di effettuare confronti e cogliere spunti per l’elaborazione di diverse ipotesi di distretto rurale nel territorio mugellano. Inoltre il GAL Start sta procedendo ad una valutazione dei requisiti considerati qualificanti per la candidatura a Distretto Rurale, riferita al territorio del Mugello, sulla base dei dati statistici disponibili presso i sistemi informativi ISTAT e Banca dati Toscana.
I requisiti ritenuti come aggiuntivi dalla normativa sui Distretti Rurali sono ad oggi oggetto della nostra valutazione: a questo proposito è stato predisposto e somministrato agli Stakeholder un questionario che aiuterà a delineare uno o più argomenti prioritari che saranno oggetto di elaborazione ed obiettivo nel Piano Economico Territoriale previsto dalla vigente normativa”.
Sarà data la più ampia divulgazione dei risultati di questa indagine per procedere speditamente con gli altri step, fino alla richiesta di riconoscimento alla Regione Toscana. “Il nostro impegno per il territorio si allarga e diventa sempre più strategico –dice il Direttore Santarelli- e ringrazio il Presidente Omoboni che ha dato impulso operativo a questo progetto che apre ad orizzonti nuovi. Il GAL start ambisce a diventare sempre più ‘Agenzia di Sviluppo’ e dare un contributo decisivo per la crescita sostenibile a tutto tondo del territorio mugellano”.
Anche la consigliera regionale Fiammetta Capirossi interviene sul tema del Distretto rurale mugellano: “Pieno appoggio all’iniziativa dell’Unione dei Comuni Mugello: il Distretto rurale può essere un’ottima opportunità e un volano di sviluppo per il nostro territorio; e aggiungo che il Distretto rurale, oltre ad attrarre investimenti per l’innovazione tecnica e organizzativa della filiera agricola mugellana, è un occasione per consolidare la sostenibilità ambientale dei nostri modelli produttivi, per valorizzare il settore del Bio e coniugare qualità del lavoro e alti livelli di occupazione. Inoltre il distretto può anche essere un valido strumento nell’ottica di integrare al meglio l’agricoltura con altre attività economiche, penso all’artigianato, alla ristorazione, alla promozione dei beni paesaggistici e culturali del Mugello”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 maggio 2019