Finanziamenti europei, il bilancio positivo del Gal Start. (Con polemica verso la passata gestione)
MUGELLO – Presidente e direttore del Gal-Start, la società pubblico privata con il compito di gestire i fondi europei col metodo Leader, finalizzati allo sviluppo rurale sono il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, e Stefano Santarelli. E ora fanno un bilancio delle attività. Non senza qualche rilievo polemico rispetto alla vecchia gestione, che aveva come presidente l’allora sindaco borghigiano Giovanni Bettarini e direttore Leonardo Romagnoli.
Il presidente Omoboni evidenzia la parte positiva: “Il Gal-Start funziona e funziona bene. A dirlo sono i numeri: nella programmazione del Piano di Sviluppo Rurale, dei 7.700.000 euro di finanziamenti che il GAL è chiamato a gestire sono già stati assegnati circa € 6.100.000 che rappresentano l’80% delle risorse. Di questi, più di 2 milioni di euro sono andati a progetti di innovazione in agricoltura, che rappresentano il cuore della programmazione del GAL. Una buona metà sono invece stati assegnati ai comuni del territorio per progetti che riguardano il sociale, il turismo, il commercio, gli impianti a biomassa e la valorizzazione degli immobili culturali. Alla trasformazione dei prodotti agricoli sono stati assegnati circa 660.000 euro ed in questi giorni si è chiuso il bando per gli agriturismi, un settore che è stato penalizzato dall’emergenza sanitaria, con una dotazione di più di 400.000 euro”.
Santarelli invece si toglie qualche sassolino dalla scarpa, con critiche indirizzate in particolare al suo predecessore, l’ex-direttore Leonardo Romagnoli (che riceveva un compenso di 30 mila euro annui, mentre la carica di presidente è a titolo gratuito). Santarelli parla di “mala-gestione”, non senza dimenticare che Romagnoli se ne andò sbattendo la porta, senza neppure fare il passaggio di consegne. “Il 13 luglio scorso -nota il direttore- l’Assemblea dei Soci del GAL Start ha approvato il bilancio di esercizio del 2109, con il quale si continua l’opera di risanamento dei conti attraverso la revisione dei costi correnti e l’aumento delle entrate dovute alle attività del GAL.
In particolare, nel 2015 al momento del cambio del Presidente e del Direttore, c’era una situazione critica sia in termini di costi (troppo alti), che in termini di crediti (non più facilmente esigibili o mai richiesti), sia in termini di annosi contenziosi per i quali la struttura operativa ha fatto una paziente e proficua opera di transazioni e chiusure. Senza misure correttive, nel 2022 ci saremmo trovati con saldo di bilancio negativo di oltre 200 mila euro. Oltre a questo è stata fondamentale la disponibilità dei soci al versamento di una quota annuale (nel caso degli enti pubblici l’adesione ad un servizio di newsletter) che permetterà alla fine della programmazione attuale di lasciare la società con un bilancio positivo”.
“Inoltre – continua il direttore Santarelli – si è lavorato per dare una maggiore stabilità strutturale al GAL, con un aumento sensibile delle entrate al netto dei contributi ricevuti nell’ambito delle attività del PSR, senza nulla togliere dall’attività principale del GAL. Ecco alcuni numeri che danno concretamente il senso di quanto sopra descritto: si è passati da un valore della produzione (al netto dei contributi del PSR) di circa 15.000/16.000 euro all’anno agli oltre 100.000 euro del 2019. Si è passati da esercizi solitamente e mediamente in perdita ad esercizi in utile (circa 2.000 euro nel 2018 ed oltre 9.000 euro nel 2019). Nell’esercizio 2019 si sono anche prudentemente svalutati a zero 4.798 euro di crediti difficilmente esigibili (pur avendo dato mandato ai nostri legali di procedere con i recuperi forzosi). Sempre in tema di risparmi si pensi che per i soli affitti (con il cambio di sede) si è risparmiato oltre l’80% del costo annuale iniziale! Si sono ritrattate anche le condizioni dei conti correnti bancari che, rispetto al 2018, si sono ridotti di oltre il 20%. Si sono anche riviste tutte le polizze assicurative (obbligatorie per il GAL per svolgere l’attività del PSR) risparmiando oltre il 23% rispetto alle precedenti condizioni”.
“Questo lavoro quotidiano -conclude Santarelli- rende il GAL Start, adesso, un soggetto solido e capace di svolgere l’attività di promozione del proprio territorio con le necessarie condizioni di solidità economica e finanziaria, anche al di là ed oltre il ruolo istituzionale che gli affida il Piano di Sviluppo Rurale. In un momento dove di parla di gestione dei futuri finanziamenti che dovrebbero arrivare dall’Europa, il GAL conferma di essere funzionale e capace di gestirli, e di questo la Regione dovrà tenerne conto”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 agosto 2020
Complimenti al Sindco. Non solo sceglie manager capaci di fare miracoli, li trova perfino benefattori. Chissà cosa ci riserva il futuro!
Risponderò il altra sede ma intanto voglio fare alcune precisazioni non banali.
Quando sono entrato a metà 2008 , il gal era in difficoltà,ed ho lavorato gratuitamente per diversi mesi per redigere la Strategia di Sviluppo 2007-2013. Strategia considerata tra le più innovative a livello regionale che ha riportato il Gal ad essere un punto di riferimento per lo sviluppo rurale.
Sono stato poi assunto a tempo determinato con uno stipendio netto mensile di 1300 euro che in alcuni periodi ho ridotto a 800 euro e nel 2016 per continuare a lavorare ho preso una partita IVa con retribuzione di 1500 euro lordi mensili.
Quando sono entrato i costi di funzionamento del Gal non erano coperti al 100% dalla Regione e quindi proposi la newsletter e poi la gestione della sola parte della sistemazione commerciale della Fam(che svolgevo già da 15 anni):
Proprio grazie al mio lavoro ora la Regione riconosce ai gal il 100% delle spese di funzionamento nei limiti stabiliti dalla Strategia di Sviluppo.
Ho anche provato a chiedere come avviene in altri Gal la sottoscrizione di una quota annuale da parte dei soci ma non ho mai trovato il consenso dell’assemblea.
Alcune voci di bilancio non potevano essere tolte o non potevano essere riscosse per contenziosi giudiziari in corso, altre erano relative alla gestione dei centri di prossimità del Marrone IGP oggi passati al Consorzio
L’unione dei comuni ha dato nel 2018 , presidente Omoboni,un incarico al gal di 34 mila euro pagati in anticipo per lo studio sul distretto rurale, ancora non consegnato. contribuendo non poco a rendere quel bilancio positivo.
Il gal oggi gestisce tutta la Fiera Agricola che quindi transita dal suo bilancio e non da quello del comune ed è ovvio che il fatturato lieviti.
La sede a Borgo san lorenzo era oggetto di un contratto che abbiamo cercato di rivedere e che abbiamo ritenuto di dover rispettare e forse abbiamo avuto degli scrupoli ad andare ad occupare una sede comunale o dell’Unione visto il ruolo del presidente.
Non ho lasciato le consegne? ho fatto di meglio perchè ho lasciato la programmazione 2014-20 del Gal che ho scritto io, insieme alla struttura, e che porta la mia firma nell’atto approvato dalla Regione Toscana nel dicembre 2016 prima che il presidente (che mi aveva sempre manifestato apprezzamento) decidesse di convincere il Cda (non senza difficoltà) a cambiare direzione.
Sono contento che ora a dirigere e presiedere la struttura sia arrivata “la banda degli onesti”.