Mugello senza Motomondiale? Il sindaco Ignesti replica alle critiche della Dorna
SCARPERIA E SAN PIERO – “Dichiarazioni poco eleganti, è un dispiacere leggerle”: non sono proprio andate giù a Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero e assessore al Turismo dell’Unione Comuni del Mugello le critiche di Carmelo Ezpeleta, Ceo della Dorna, la società che da trent’anni gestisce il Motomondiale, per le scarse presenze al Mugello Circuit e, ancor meno, la sua minaccia di cancellare in futuro uno degli appuntamenti iridati in Italia, mettendo in ballottaggio Misano e Mugello.
“Non mi pare corretto dire – nota Ignesti – che in altri circuiti ci sono le tribune piene e al Mugello no. Dorna stessa, considera il Mugello il ‘tempio della velocità’, visto che lo ha scritto a caratteri cubitali ad avvio corsa nei programmi tv. Se si considerano i circuiti europei, compresi gli spagnoli, i dati delle presenze non sono così distanti da quelli del Mugello: in Portogallo c’erano 42 mila persone, a Jerez della Frontera 58 mila e a Barcellona 60 mila. Non mi sembrano numeri molto diversi dai nostri. E se il problema son le tribune vuote, allora dovrebbero fare a meno delle gare in Qatar o in Malesia”.
Per Ignesti le ragioni della crisi dell’affluenza ci sono: “Ad inizio aprile al Mugello non si sapeva ancora se per un GP fissato al 29 maggio si potevano vendere i biglietti per il prato (in Spagna e Francia già da febbraio erano finite le restrizioni) In passato i biglietti erano in vendita prima di Natale. Poi c’era il ponte e si vede che tanti hanno preferito nell’incertezza fare altre scelte. Per non parlare della concomitanza con la Formula 1 a Montecarlo. Anche questo ha influito, perché tanti sponsor, che sono sia in F1 che nel Motogp per acquistare biglietti per la loro clientela hanno preferito Montecarlo. C’è poi un altro aspetto: il numero di spettatori al Mugello avrebbe potuto essere superiore se l’autodromo avesse fatto come tanti, prorogando i biglietti fatti per il MotoGP annullato due anni fa. Invece li ha tutti rimborsati, ed erano più di 20 mila persone”.
Ignesti replica a Ezpeleta. “Le sue dichiarazioni sono poco eleganti e sembra che la colpa sia esclusivamente dell’autodromo del Mugello. Ognuno avrà le sue di responsabilità . Piuttosto dovrebbe cominciare a ripensare al prodotto ‘Motomondiale’: non ne parlano neppure quasi più sui canali che non hanno i diritti televisivi: al Tg1 delle 20, dopo la corsa, neppure i risultati hanno detto, nonostante avesse vinto un Italiano su una moto italiana, Bagnaia su Ducati. È una formula rimasta troppo uguale negli anni, quando invece la F1 ha cambiato tre volte il managment in 5 anni , e ora sta creando eventi all’interno dell’evento-gara”. Ignesti fa un esempio concreto: “Al Mugello il ritiro del numero 46 di Rossi non è stato quasi comunicato, e la domenica Bob Sinclair ha suonato sulla griglia di partenza, e i giornalisti lo hanno scoperto per caso. Doveva far qualcosa di più anche l’Autodromo? Forse sì. Ma stava a Dorna promuovere adeguatamente questi eventi, visto che è Dorna l’organizzatore. Infatti il Mugello Circuit le paga un contratto, e più costoso di prima. Per un prodotto che ha perso in questo momento molto appeal nei confronti del pubblico. Forse la questione va ribaltata. Si chieda la Dorna se sta facendo il dovuto per affrontare questi nuovi anni, post-covid, senza Valentino Rossi e con un prodotto da modificare e migliorare forse sarebbe da chiedersi se la Dorna merita il Mugello”.
Poi c’è la questione dei prezzi alti. “Sì –dice Ignesti -, su questo ho visto tanti commenti. Dico però che tre giorni al Mugello costano quanto tre giorni a Misano, e per la gara ha un prezzo di 5 euro in più. Con la differenza che al Mugello ci si può dormire, mentre a Misano si arriva la mattina della gara. Per i Gran Premi negli altri Stati non so. Ma spesso son confronti drogati. I MotoGP in Spagna ad esempio sono fortemente finanziati dall’ente pubblico, mentre quello in Mugello non riceve sostegni economici pubblici. Come invece accade in Emilia Romagna, con Misano che da un decennio riceve un milione di euro. E’ una scelta politica ben definita, per valorizzare la loro ‘Motor Valley’ e forse anche in Toscana si dovrebbe pensare a istituire una Sport Commission per valutare quali eventi sportivi nazionali e internazionali potrebbero ricevere un sostegno economico, dalla Regione come dalla Città Metropolitana. Credo sia un aspetto da valutare”.
Sicuramente anche il Mugello Circuit dovrà interrogarsi: “Certo – dice Ignesti -, l’Autodromo sono convinto che analizzerà al proprio interno cosa non è andato. Si è trovato in una situazione non semplice, con difficoltà a comunicare l’evento, e a capire come orientarsi, visto che se non sai fino un mese prima se il pubblico lo puoi avere oppure no, tutto diventa più difficile”.
Il sindaco fa un’ultima riflessione, rivolta al Mugello. “Ci piace molto autocommiserarci e criticare, quando invece dovremmo essere più orgogliosi delle risorse che abbiamo e capaci di valorizzare gli aspetti positivi. Che ci sono stati anche quest’anno, perché attraverso i media il Mugello, grazie al Motomondiale è stato apprezzato e visto in tutto il mondo. E per la ricettività alberghiera i risultati sono stati molto positivi, con le strutture tutte piene. Talvolta siamo vittime di un provincialismo piccolo, che non ci fa mai crescere, ci piace troppo lamentarci. Non ho mai sentito dire agli Imolesi che è stato un disastro e c’era un mare di fango e gli spettatori sono rimasti scontenti. Piuttosto là si evidenzia la propria capacità organizzativa. Dovremmo allora essere realisti e positivi, senza autoflagellarci, sport che purtroppo ci riesce piuttosto bene”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Giugno 2022
Caro Sindaco non Ti piacciono le critiche , e si può capire , ma una riflessione sulla gara della moto G.P. va fatta , Tutto il Mugello deve essere coinvolto per la gara , non paragoniamoci ai romagnoli ne usciremo sconfitti .nel Mugello abbiamo il golf poggio dei Medici abbiamo il lago di Bilancino, L’alta velocità
IL castello di Cafaggiolo ,L’autolet della Cavallina , e in ultimo ma non ultimo
il Mugello , cosa vuoi di più , basta prendere nuove iniziative , integrandole con il moto G.P.
Lorenzone Della Gratella
Bravo Sindaco , mi pare una risposta onesta e obbiettiva.
Sig Sindaco, (Federico) come dicono gli Scarperiesi. Ascolti, Ci mancano i medici di base a Scarperia, pensi a questo, lasci perdere l’autodromo, la Ferrari (proprietaria dell’impianto) si difenderà da se. Stia sereno.
Caro sindaco va bene la sua risposta alla Dorna ma il problema non da poco è il costo del biglietto che pochi affrontano. Al sabato ho pagato la somma di euro 122 in Prato quando tutti i giornali davano 70 euro: è spropositato, da ladri.
Egr. Sig. Sindaco,
a mio modesto parere, la sua analisi non fa una piega, ed apprezzo particolarmente la sua ultima riflessione sulla autocommiserazione e critica, ma è caratteristica del popolo toscano.
Come appassionato di motorismo la ringrazio per il suo costante impegno nel sostenere una struttura essenziale per l’economia del territorio.
Le auguro Buon Lavoro!
Marco Furegato