Vicenda giudiziaria Multicons, consorzio che gestiva anche due centri d’accoglienza migranti in Mugello. Il duro commento dell’ex-sindaco Scarpelli

MUGELLO – In merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la MC Multicons, consorzio di gestione di centri di accoglienza per migranti nella città metropolitana di Firenze, che in Mugello gestiva i centri di accoglienza di Firenzuola e di Montecarelli (Barberino di Mugello), c’è da registrare un duro il commento dell’ex-sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli, che più volte aveva criticato certe gestioni dei centri di accoglienza migranti: “Ovvio che dire avevo ragione sarebbe troppo facile e scontato. Nel 2016 quando scoppiò tutta la questione sui migranti, basta guardare gli articoli di stampa dell’estate 2016, immediatamente affermai che l’accoglienza all’immigrazione era soprattutto un grande business sulla pelle di queste povere persone e ricordo molto bene gli attacchi subiti da me da parte soprattutto di alcuni colleghi sindaci che mi accusavano sostanzialmente di essere brutto sporco e cattivo di essere senza anima, mentre io mi limitavo esclusivamente ad evidenziare che queste società e cooperative erano mosse in primo luogo da grandi interessi economici. Ricordo inoltre -continua Scarpelli- le pesanti dichiarazioni di qualche onorevole del PD tra cui il famoso Andrea Romano che accusava il sottoscritto di essere cinico e di guardare soltanto ad eventuali interessi politici.  Così non era….. mentre era lampante che tutta la questione migranti era soprattutto un grande grande grande business. Un business certamente legale ma di proporzioni economiche gigantesche che però in alcuni casi come, in quello di Firenzuola, si è poi manifestato avere anche delle pesanti di illegalità. Ripeto, ciò che pensavo allora lo penso anche adesso: più che salvare e tutelare queste povere persone si è guardato soprattutto a fare affari sulla pelle di questi disgraziati e con i soldi dei cittadini italiani. Quando io in questi anni ho chiesto più volte all’Unione Mugello di conoscere che fine avevano fatto le persone che erano state ospitate e quanti si erano veramente integrati, non ho mai ricevuto risposta. Adesso credo sia opportuno che l’Unione Mugello dia corso alle richieste che il sottoscritto ha fatto nel corso di questi anni, senza ottenere nessun riscontro, circa la regolarità dell’assistenza ai migranti, soprattutto per quanto riguarda la gestione dello Sprar di villa La Brocchi. Serve infatti fare la massima chiarezza su come sono stati e vengono tuttora spesi i soldi che l’Unione Mugello, tramite un finanziamento statale, investe per l’assistenza queste povere persone”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 luglio 2019