Musei del Mugello, i visitatori aumentano
MUGELLO – Crescono i visitatori nei musei del Mugello. Notizia positiva, anche perché il Sistema museale mugellano non ha mai goduto di grande salute. Il 2016 però è stata una buona annata, con un numero di visitatori in netto aumento, +18,53% rispetto al 2015, superando le 40 mila unità (40.923). Si tratta del numero più elevato dopo il 2003 ed il 2008 (anno della Mostra Mugello culla del Rinascimento, che portò in alcuni musei flussi di visitatori straordinari). Per gli ingressi a pagamento il 2016 vede il dato più alto dall’inizio delle registrazioni con una crescita del 42% rispetto al 2003.
(Per visualizzare l’immagine “Sistema Museale – Ingressi 2014-2016” sul cellulare si può scaricare il PDF da qui)
Il complesso dei visitatori, che era stato stabile sui 30 mila dal 2004 al 2011 (pur con l’ingresso nel 2009 del Museo archeologico di Dicomano), ha iniziato a crescere dal 2012 (grazie anche all’ingresso nella rete del centro di Documentazione Gotica Toscana), per assestarsi sui 35 mila nel 2014 e 2015 e fare un nuovo balzo nel 2016.
Sia i visitatori che la didattica sono in crescita rispetto al 2015 (rispettivamente di 22,2% e 9,4%) I visitatori dunque recuperano la perdita registrata lo scorso anno superando anche i livelli del 2014, con il contributo numerico fondamentale del Museo dei Ferri Taglienti (+2.924) e Manifattura Chini (+1.069). La didattica, anche se non in modo consistente come lo scorso anno, continua a crescere.
(Per visualizzare l’immagine “Visitatori totali anno 20016” sul cellulare si può scaricare il PDF da qui)
Non tutti i musei crescono, e non tutti hanno visitatori “sufficienti”: 10 musei su 14 presentano comunque dati in crescita. I migliori risultati percentuali si registrano su Museo della Vite e del Vino (526,21%), che però negli ultimi anni aveva visto lunghi periodi di chiusura e cresce grazie anche alle aperture per eventi straordinari, il Museo Genti di montagna (+67,33%), il Museo dei Ferri Taglienti (+47,78%) e S. Agata Artigiana e Contadina di Leprino (+38,89) che recupera la perdita registrata lo scorso anno. Continuano invece a diminuire i visitatori del Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino (-29,39), e peggiorano anche il Museo Pietra Serena (-17,02%) e Casa di Giotto (-10,83%), oltre al Molino Faini (-15,5%)
Il minor numero di visitatori in assoluto si registra per i musei di Firenzuola, Pietra serena (solo 468 presenze) e Moscheta (644 visitatori), e sotto le 1000 visite è anche il museo di Palazzuolo. Insoddisfacente anche il dato del museo d’arte sacra di Vicchio, pur essendo un “gioiellino” – così lo definì Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani ed ex-ministro ai Beni culturali -.
Da notare ancora che quattro musei (Museo della Manifattura Chini, Ferri Taglienti, Casa d’Erci e Casa di Giotto) accolgono quasi i 2/3 di tutti i visitatori totali (didattica inclusa), e che due musei (Museo della Manifattura Chini, Ferri Taglienti) rappresentano più del 50% di tutti i visitatori escluse le scolaresche.
Quanto alle visite scolastiche la parte del leone la fa Casa d’Erci, che, da solo, rappresenta quasi il 40% di tutte le visite didattiche. Con Manifattura Chini e Raccolta d’arte Sacra Sant’Agata accolgono quasi 2/3 del totale degli studenti.
Resta comunque la debolezza “strutturale” del Sistema museale, che comuni e Unione montana faticano a promuovere, e che manca di un vero e proprio coordinamento. Come invece è per il Sistema bibliotecario che invece ha buoni risultati. “Sono due cose profondamente diverse -obietta Giampiero Mongatti, assessore alla Cultura dell’Unione montana -: le biblioteche mugellane hanno una larga base di utenti e un forte apprezzamento. Sono da tempo un servizio importante e radicato per la popolazione. Il sistema museale invece è prevalentemente rivolto ai turisti e alle scuole. E la situazione dei musei non è facile, ovunque, anche in musei più importanti dei nostri. E che quest’anno si registrino significativi incrementi è incoraggiante. E’ stato giusto non mollare, il Sistema museale mugellano esiste ed è una risorsa importante, abbiamo fatto bene a mantenerlo, e continueremo a cercare di migliorare”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 aprile 2017