Nasce il “Comitato Mugello Ciclabile”
MUGELLO – Nel mese di Gennaio 2023 si è costituito il Comitato Mugello Ciclabile, una realtà aperta ad associazioni, società sportive, gruppi e liberi cittadini interessati al tema della mobilità ciclabile e desiderosi di dare il proprio contributo per fare del Mugello un territorio a misura di pedale.
Come si legge nel Manifesto (qui per leggerlo tutto), il Comitato Mugello Ciclabile intende innanzitutto “avviare una riflessione culturale sul tema della mobilità sostenibile” e promuovere di conseguenza un “modello di sviluppo ed uso del territorio in armonia con l’ambiente”.
Si tratta cioè – a parere del Comitato – di “cambiare prospettiva, pensando ad un modello di sviluppo urbanistico che metta al centro l’individuo, le relazioni e lo spazio”.
Si legge ancora nel Manifesto che “il Mugello ha una morfologia del territorio caratterizzata da ampi spazi aperti e pendenze dolci, che lo rendono facile da percorrere in bicicletta”. Questo elemento facilitante del paesaggio assieme al recente finanziamento per la realizzazione della Ciclovia della Sieve costituiscono per il territorio una grande opportunità di sviluppo. Il Comitato Mugello Ciclabile, dunque, coinvolgendo tutte le realtà del territorio che vogliano rendersi disponibili a dare un contributo, intende elaborare alcune proposte progettuali sia per supportare nel migliore dei modi la realizzazione di una Ciclovia della Sieve efficiente e funzionale sia per stimolare i Comuni dell’Unione ad elaborare e realizzare ulteriori rami ciclabili di collegamento che, dall’asta principale della Sieve, colleghino centri
abitati, aree produttive e luoghi di interesse.
Il Comitato Mugello Ciclabile invita tutti cittadini, le associazioni e le realtà interessate a contattarlo scrivendo a [email protected] oppure chiamando a uno dei numeri seguenti: 333 823 0068 oppure 335 141 2068 oppure 340 856 0722.
Fonte:Comitato Mugello Ciclabile
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Febbraio 2023
Io personalmente sono d’accordissimo alla realizzazione di ciclovie che, sfruttando ad esempio i terrapieni/bastioni che i nostri antenati più previdenti di noi avevano eretto per difendere i paesi dalle piene della Sieve,colleghino i vari comuni senza dover ricorrere alle auto.
Questo succede in tutti i paesi europei civili.
Non sono d’accordo, com’è ormai noto, con le cosiddette piste ciclabili all’interno dello spazio urbano che hanno ridotto i bellissimi viali, spesso alberati, del nostro comune a degli stretti budelli dove si procede a zig zag cercando di evitare pedoni ed automobili parcheggiate praticamente in mezzo alla strada.
Tali piste sono peraltro larghissimamente inutilizzate come chiunque può constatare.