Natale divisi in famiglia? I sindaci del Mugello scrivono a Conte e a Giani
MUGELLO – I sindaci del Mugello hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per chiedere di porre rimedio ad una disparità di trattamento per le misure restrittive nei giorni 25, 26 e 1 gennaio. Considerare un piccolo comune alla stregua delle grandi città italiane non è giusto, dicono, ritenendo che debba essere prevista un’eccezione per permettere ai figli di trascorrere il Natale con i genitori, specialmente se anziani e soli.
Questo il testo della lettera:
Gentile Presidente Conte,
Gentile Presidente Giani,
ci rivolgiamo a Voi dopo che in queste ore abbiamo raccolto il dispiacere di molti nostri concittadini nel non poter passare queste festività con i propri genitori o figli. Capiamo bene lo sforzo e la grande responsabilità che avete nel fare il possibile per contenere questa pandemia e siamo grati per il vostro lavoro. Tuttavia riteniamo che gli ultimi provvedimenti, quelli inerenti le festività, siano molto severi e poco equi.
Come sapete bene l’84,5% dei comuni italiani ha una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti rappresentando tuttavia solo il 30% della popolazione totale. Appare evidente che una norma che pone strettamente il confine amministrativo del comune per limitare gli spostamenti crea molta disparità fra comuni più o meno popolosi. Disparità che diventa quasi irragionevole se applicata per i soli tre giorni delle festività. Vi preghiamo di considerare che più è piccola una comunità e più è cosa ordinaria avere parenti stretti nei Comuni limitrofi.
In questi mesi abbiamo chiesto ai nostri cittadini di rispettare ogni norma che Governo e Regione hanno emanato a tutela della salute pubblica, anche, anzi soprattutto, quelle che hanno limitato la libertà di spostamento. Riteniamo però che sia opportuno, quantomeno per le festività, permettere il ricongiungimento dei genitori soli con i propri figli anche se non residenti nello stesso comune. Tanto più che, in caso di Regione in area gialla, la misura varrebbe solo per i tre giorni indicati. Capiamo la ratio della norma volta a limitare gli spostamenti di massa ma riteniamo che un ragionevole compromesso sia quello di individuare degli ambiti nei quali applicare il divieto di spostamento per permettere a genitori e figli di passare insieme le festività. Non quindi il singolo Comune ma, ad esempio, la Città Metropolitana (o la Provincia), l’Unione dei Comuni o altro ambito che si ritenga funzionale avendo cura anche delle situazioni che si trovano ai confini regionali.
Certi della Vostra attenzione sul tema, confidiamo in una modifica della norma in questa direzione di equità.
L’occasione ci è preziosa per formularVi i nostri migliori auguri per le prossime festività e per augurarci che si possa chiudere quanto prima questo doloroso capitolo del nostro paese.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Dicembre 2020
Scusate ma a me questa richiesta sembra infantile.Non ci si rende conto che potremmo infettare proprio a Natale i soggetti a rischio e cioè i genitori?I nonni? Bel regalo di Natale!Tutti possiamo essere positivi asintomatici e il tampone non serve, dura poche ore.E gli asintomatici possono essere molto contagiosi!
E che diamine, vedetevi nello smart, telefonatevi, io ero piccola ma ricordo il tempo di guerra mio padre vide la sorella solo dopo 10 anni.Mi pare che il rischio sia superiore al piacere.Il gioco non vale la candela!
Forse siamo troppo viziati da anni di benessere e qualunque sacrificio ci pare insormontabile.
Sono d’accordo con la signora Marina !!