“Nessun danno alle strutture”: il Chini, gli allarmi e le polemiche inutili
BORGO SAN LORENZO – “Il sisma in Mugello non ha prodotto effetti sull’istituto scolastico Chino Chini di Borgo San Lorenzo”: lo chiarisce la Città Metropolitana di Firenze che ha controllato e monitorato aule e officine.
“Le strutture portanti non hanno riportato alcun danno”, spiega Tommaso Triberti, consigliere della Città Metropolitana delegato all’edilizia scolastica in Mugello.
“Due aule sono ancora chiuse perché è stato deciso di provvedere allo stuccaggio di due tramezzi che presentavano leggere striature. Gli interventi conservativi e alcuni saggi sono stati adottati in via cautelativa e preventiva. Nei prossimi giorni torneranno pienamente fruibili anche le due aule che non sono state ancora riaperte”.
Anche l’istituto scolastico aveva dato risposte in merito alla sicurezza sismica del complesso. “Facendo seguito ai recenti eventi sismici che hanno interessato il Mugello, rendiamo note -si legge in una nota- le seguenti informazioni circa gli adempimenti antisismici sui locali dell’Istituto rilasciate dalla Città Metropolitana. 1.Le officine/laboratori elettrici e meccanici sono state inaugurate nel 1996 (costruiti con normativa antisismica 1986)
2. La sede centrale è costruita indicativamente una decina d’anni fa (costruita con normativa antisismica 2008)
3. Le aule dell’alberghiero sono state soggetto ad adeguamento antisismico insieme al Giotto Ulivi con ultimo intervento estate 2019 (adeguati a normativa antisismica 2018)
4. I laboratori della ristorazione, al pari del palazzetto dello sport, non sono stati interessati dall’ultimo adeguamento ma comunque costruiti con normative antisismiche (costruiti con normativa antisismica 1974).
Una forza politica mugellana, infine, non ha trovato di meglio che polemizzare col “Filo” perché aveva evidenziato che le preoccupazioni di studenti e genitori potevano essere eccessive, nel senso che pareva trattarsi di problematiche (una piccola crepatura sull’intonaco di una parete e un vetro incrinato) di non così grande sostanza.
“A detta di qualcuno (…) -scriveva questo partito – eccessivo allarmismo o smisurata apprensione per una “semplice crepa” nel muro di un’aula, per un vetro rotto o per serramenti fuori squadra, lasciando intendere ai lettori che fosse responsabilità, oltre che noncuranza, degli studenti verso la cosa pubblica, piuttosto che dovuto al sisma stesso. Evidentemente così non era. La preoccupazione dei numerosi genitori e studenti era più che legittima visto e considerato che proprio ieri è stata diffusa una circolare della presidenza in cui veniva disposta la temporanea sospensione delle attività e lo spostamento di intere classi, al fine di effettuare “interventi conservativi e di ripristino compresi alcuni saggi in via cautelativa””.
E questi innamorati della polemica a tutti i costi giungevano perfino, con un salto logico parecchio azzardato, ad annoverare “Il Filo” tra coloro che diffondono “fake news”: “Ci domandiamo allora se davvero, come ha dichiarato il Sindaco Omoboni giorni fa sulla stampa e sui social (certi consiglieri di questo Omoboni devono avere davvero ossessione, visto che lo chiamano in causa sempre anche quando c’entra il giusto…, ndr), saranno severamente puniti coloro che, comportandosi da “sciacalli” hanno diffuso false informazioni e indicazioni in situazioni di grave e particolare emergenza come quella che ha visto il nostro territorio protagonista, anche quando a diffondere le suddette fake news è proprio qualche giornale locale online”.
Meglio non commentare… Si trattava dunque, e ora la Città Metropolitana lo conferma sul piano tecnico, di interventi banali. “Screpolature d’intonaco -ribadisce Triberti- e nessuno ha mai parlato di infissi fuori asse. Lo spostamento delle classi è stato dovuto alla necessità di fare i lavori senza interferire con l’attività scolastica. Ma davvero non ‘è alcun problema statico”.
Forse qualcuno non ha capito che il confine tra polemiche pretestuose e a ogni costo, e senso del ridicolo, risulta parecchio ravvicinato.
P.G.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 dicembre 2019