Nicoletta Lapi ci ha lasciato (Il funerale si terrà giovedì mattina alle 10.00 nella “sua” pieve di San Lorenzo a Borgo; la salma sarà esposta per tutta la giornata di domani mercoledì 19 ottobre presso la Cappella della Misericordia). Lo ha fatto dopo una breve, micidiale malattia. Affrontata con il sorriso della fede. Avremo modo, non appena la commozione lo consentirà, di ricordarla compiutamente con affetto. Intanto siamo vicini con la preghiera ai suoi figli Andrea e Luca, e a suo marito Luciano. E pubblichiamo una sua storiella, che la famiglia ha voluto inviarci. Eccola.
Vogliamo ricordarti con una storiella inedita che che hai scritto per Luca qualche anno fa… pensiamo che esprima bene quello a cui vai incontro… Ci hai voluto tanto bene e ci hai insegnato tante cose… con le parole e con l’esempio… Grazie!
La famiglia
La Casa sul Prato
Luca, al mattino non ricorda mai i suoi sogni; anzi dice che non sogna mai, ma si rigira tutta la notte: qui, là, su e giù.
Ma una notte fece un bel sogno, uno di quelli che ti lasciano addosso quel senso di pace contenta che è difficile trovare quando siamo svegli.
“Su, andiamo a volare” gli diceva, nel sogno, la mamma.
“Dove? Come? “ rispondeva Luca.”Io ho paura dell’aereo e mi sembra non piaccia neanche a te”.
“Macchè aereo! – aveva detto la mamma – Basterà che tu stia fermo sulla tua carrozzina e chiuda gli occhi per un attimo.”
E, difatti, dopo un attimo, aperti gli occhi, Luca si era trovato immerso in un quadro senza confini: sullo sfondo le montagne, e, tra le colline, una casa appoggiata su di un prato fiorito, sotto il sole. E insieme al sole, nel cielo c’erano le stelle.
Proprio uno di quei quadri che fanno i bambini quando cominciano a disegnare.
“Le stelle insieme al sole. Questo non è normale” disse Luca. “Forse è successo come capita qualche volta ai lampioni del mio paese che rimangono accesi anche di giorno.”
“Di solito – disse la mamma – non ti piace fare le differenze tra normale e anormale così come le fanno gli sciocchi abitanti della terra che classificano, misurano, mettono confini e decidono quello che è corretto e quello che è sbagliato…”
“E’ vero: sono proprio le cose che mi danno noia!”
Poi, dopo un momento di silenzio, Luca disse:” Mi piacerebbe sapere chi ci sta in quella casa in mezzo al prato. Mi sembra che ci siano due strade per arrivare fin laggiù: una a destra e una a sinistra”.
La mamma si mise a ridere. “Ma non siamo sulla terra! Quello che ti sembra “laggiù” è proprio qui e non ci sono strade a destra ed a sinistra: c’è solo una Strada e tu la stai percorrendo come tutti, un giorno dopo l’altro.”
“Ma insomma, chi ci sta in quella casa?”
“E’ la casa di Abbà, quello che lascia sempre la porta aperta.
Vedi? C’è una fila immensa che sta arrivando e molti di loro già li conosci: c’è la donna che, con tanta fatica, ha ritrovato la dramma;
l’uomo che ha trovato nel campo il tesoro che lo rende felice;
il mercante che ha venduto tutto per una sola pietra preziosa;
ci sono tutti gli invitati alle nozze (hanno chiuso un occhio per quello che non aveva la veste bianca);
ci sono gli operai della vigna: i primi come gli ultimi;
c’è il povero Lazzaro e l’umile pubblicano;
le dieci vergini (proprio tutte e dieci);
la pecora girellona per la quale Abbà si preoccupa ogni giorno;
il buon Samaritano che cura le ferite dei disperati e li incoraggia a proseguire il cammino;
ci sono tutti coloro che vengono a riportare i loro talenti: chi più chi meno, non importa, Lui vuole solo che tornino.
E alla fine tutti questi figli diventano uno solo: il figlio prodigo per il ritorno del quale è giusto soltanto fare festa.
Nicoletta Martiri Lapi
7 commenti
Ciao Nicoletta, è stato un piacere conoscerti. Un abbraccio alla famiglia.
Una grande e nello stesso momento una semplice donna. Un mesto ricordo.
Condoglianze alla famiglia
Persona straordinaria. Sentite condoglianze alla Famiglia.
Una piccola grande donna sempre col sorriso.Ci mancherai.
Le più sentite condoglianze alla famiglia
Sentite condoglianze ed un forte abbraccio ad Andrea.
Ci hai mostrato il coraggio dell’umiltà e della mitezza. Grazie Nicoletta.
Francesco