Noi in Ungheria. La bella esperienza dei ragazzi del “Giotto Ulivi”
BORGO SAN LORENZO – Federica, Niccolò, Jona, Raoul, Lorenzo, Federico, Nicola, Anna, Michele e Laura – formati e accompagnati dai professori P. Badiali, Direttore generale, e A. Baldi, Direttore artistico – siamo i dieci ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo che abbiamo aderito al progetto Erasmus+ WebTvPortal e siamo appena ritornati dall’Ungheria, dove dal 13 al 19 ottobre abbiamo girato un film. Sceneggiatori, attori e i registi, per il nostro lavoro abbiamo usato come ambientazione i luoghi che abbiamo visitato.
Per le strade della bellissima città di Budapest ci è sembrato quasi naturale ideare rapidamente scene originali e girarle con naturalezza: il mercato coperto, il ponte della Libertà, il Parlamento, la case dei compagni ungheresi che ci hanno ospitati sono stati le scenografie naturali delle riprese, girate con la massima professionalità che i modesti mezzi a disposizione hanno permesso. Agli studi cinematografici Korda non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di inventare e girare alcune scene davanti ai fondali di Manhattan e dell’antica Roma.
Il progetto Erasmus+ WEB TV Portal è un’iniziativa volta a favorire i contatti tra i giovani europei affinché si conoscano e imparino a lavorare insieme con la telecamera per favorire l’apprendimento ottimale della lingua madre e dell’inglese come lingua straniera di comunicazione. Per raggiungere questi obiettivi generali, il progetto stimola la concentrazione sulla progettazione di tutta l’attività sulla scrittura della sceneggiatura, sulla recitazione, sulla regia e sul montaggio delle scene girate per ottenere video di gruppo e video comuni al progetto che abbiano un senso compiuto e un valore didattico.
I risultati raggiunti dal nostro gruppo sono andati molto oltre gli obiettivi prefissati, dato che la cooperazione e l’efficacia operativa è stata immediatamente riconosciuta e assunta a modello dagli altri partner. Ciò perché è stata subito evidente nel nostro gruppo una certa la disinvoltura che solo l’esperienza può garantire nell’usare i famigerati cellulari per documentare ed archiviare una scena che attesta come si può apprendere servendosi della tecnologia. Concretamente si tratta di esercitare la sensibilità a percepire che sta per accadere qualcosa d’importante e di possedere la competenza tecnica che consente di predisporre rapidamente il proprio cellulare nella modalità adeguata per effettuare la ripresa giusta nel luogo e nel momento giusto. Noi, ragazzi del Giotto Ulivi crediamo di esserci sono riusciti perfettamente (anche a detta di quei perfezionisti dei nostri insegnanti) e abbiamo portato a casa una quantità di materiale che ora ci consentirà di montare un vero e proprio film. La cosa più interessante che resterà di questa esperienza, però, non è la fiducia cieca nella tecnologia, ma la conferma che gli strumenti elettronici non riducono il lavoro, ma anzi richiedono uno studio approfondito per il loro utilizzo; obbligano alla progettazione del lavoro che con il loro ausilio si porterà a termine; impongono una realizzazione rigorosa delle fasi progettate; legano i partecipanti al comune lavoro del montaggio. Il prodotto finito, infatti, comunica a chi lo osserva tutto il lavoro che ci è stato messo e rende palesi le finalità che sono state perseguite, quelle di dimostrare come un film sia un ottimo mezzo per archiviare e condividere tutte le cose che si imparano e che arricchiscono il patrimonio della comunità a cui si appartiene.
Difficile un bilancio critico dei traguardi raggiunti individualmente e in gruppo, eppure la gran voglia di lavorare, di divertirsi, di condividere i successi, di alimentare l’amicizia, sono tutte qualità che ci hanno permesso di far funzionare bene gli strumenti tecnici e gli apparati organizzativi, che senza un po’ di cuore sarebbero restati solo freddi meccanismi. Un esperimento di cuore, appunto: un modo nuovo di fare scuola, fuori dall’Italia e dalla quotidianità dell’aula, mettendo in primo piano la valorizzazione delle potenzialità di ogni alunno, le capacità di pianificazione e di esecuzione degli insegnanti, il sostegno affettuoso del gruppo. Così al Giotto Ulivi ora ci sono dieci ragazzi che, unendosi a Forti ed Estri, i veterani del gruppo, potranno coinvolgere un gran numero di altri compagni, addestrarli e istruirli per realizzare filmati utili alla crescita personale, dell’Istituto e di tutto il Mugello. Il gruppo, infatti, è aperto a tutti coloro che avessero voglia di farne parte: è sufficiente un po’ di passione e di buona volontà! Abbiamo mparato a lavorare con dei coetanei di altra nazionalità e abbiamo provato personalmente quanto sia difficile condividere obiettivi, progetti e lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, quando si parla una lingua madre differente e ci si deve servire dell’inglese come lingua franca. Difficile ma non impossibile: imparare a conoscerci meglio, ad apprezzarci reciprocamente e a collaborare è un passo importante che abbiamo fatto.
Non sono proprio esperienze come questa che permettono ai ragazzi di ampliare i propri orizzonti e di credere nella possibilità del progresso nel cambiamento?
Di F. Caloia, N. Canino, J. Fermato, R. Fratini, L. Giuliano, F. Magherini, N. Naldi, A. Pieri, M. Rapolla e L. Scandaglini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 novembre 2016