NOTE DALLA RINASCITA – 13/ Massimo Capecchi, presidente CNA Mugello
MUGELLO – Come prima cosa vorrei esprimere la mia vicinanza personale e di CNA a tutte le famiglie e le aziende del territorio che sono state colpite da questa emergenza.
Ribadisco che per qualsiasi informazione e supporto, CNA è a disposizione di tutte le imprese in difficoltà, non solo per il blocco della maggior parte delle attività, ma anche per la non facile lettura delle differenti misure che vengono emanate dal governo. La nostra associazione, come sempre, ma oggi in particolar modo, è aperta a raccogliere qualsiasi proposta in questo momento in cui il contributo di tutti è importante.
L’attuale crisi ci dà un ulteriore stimolo a riflettere e analizzare il presente individuando le carenze che hanno generato i cortocircuiti del sistema e di ripensare strategicamente al futuro del nostro territorio con atteggiamento nuovo, chiaro e sfidante affinché l’impatto emotivo, sociale, economico non sia stato soltanto un pesantissimo fardello.
Si apre ora un fase nuova che consente di riscoprire i prodotti nazionali che possono rivaleggiare ed affermarsi per qualità e bellezza e invita a rivalutare e tutelare il modello di impresa italiano a proprietà diffusa, più flessibile, più adeguato alla distribuzione della ricchezza, all’inclusione sociale, alla difesa del reddito: un modello che resiste alle economie di scala a tutti costi e alla concentrazione finanziaria delle funzioni economiche. Il modello che ha dato vita e forma il successo del Made in Italy
L’Italia ora è chiamata ad avviare un gigantesco piano di investimenti in opere pubbliche non solo essenziali per rimettere in moto un settore che rappresenta il 40% della nostra economia, ma che soprattutto risponde all’esigenza di modernizzazione, completamento e messa in sicurezza sia delle reti infrastrutturali che degli edifici pubblici e privati in zone sismiche come le nostre.
Il modello da adottare dovrà essere quello della valorizzazione delle imprese del territorio andando a realizzare appalti a KM zero per favorire una filiera corta che favorisca le imprese locali. In quest’ottica, come CNA riteniamo fondamentale mettere in pratica quello che la legge già consente in tema di “spacchettamento” degli appalti, di cui tanto si è parlato in passato. Le attuali e future condizioni di mercato impongono di salvaguardare il nostro tessuto economico fatto di micro e piccole imprese che in questo modo potranno accedere ad opportunità oggi di fatto negate.
Direttamente collegata a questo, la riforma della burocrazia è quella più urgente in un Paese che si trascina dietro un ritardo atavico di lungaggini ed inefficienze burocratiche che emergono ogni qualvolta si vuole mettere in piedi un’attività o realizzare un’opera o un lavoro pubblico. La gestione delle emergenze dimostra l’impossibilità di percorre i canali ordinari quando bisogna realizzare gli interventi in tempi ragionevoli. È l’ennesima prova di un paese bloccato.
Doverosa, inoltre, è una riflessione su come garantire alle imprese la propria competitività quando ci saranno le condizioni per tornare ad investire. Uno degli aspetti fondamentali sarà la possibilità di contare su un sistema scolastico in grado di formare le “risorse” del futuro.
È proprio in questo momento che dobbiamo tornare a ribadire, con forza, come sia importante investire sulla scuola del nostro territorio e riavviare, appena possibile, quel tavolo sulla formazione inaugurato prima della diffusione del Coronavirus.
Proprio l’esperienza dell’emergenza sanitaria ha dimostrato il potenziale delle soluzioni digitali nelle comunicazioni e dell’accesso ai servizi e all’istruzione scolastica, ma al tempo stesso ha messo a nudo l’incompletezza delle reti e conseguentemente l’insufficiente cultura digitale. Non ci possiamo permettere zone come il Mugello dove alcune attività non hanno copertura e svolgono con difficoltà il proprio lavoro.
Come presidente di CNA Mugello sento il dovere di invitare, di nuovo, ad una ripartenza che segua una logica di condivisione tra gli amministratori locali e tutti gli attori più rappresentativi del nostro territorio, proprio come CNA, insieme alle altre associazioni datoriali, ha iniziato a fare prima che l’emergenza Coronavirus scoppiasse. Ora più che mai è fondamentale concepire il Mugello come un territorio unico dove vengano elaborate strategie di sviluppo condivise
In simili frangenti non può essere lasciato spazio alla frammentazione delle iniziative e ai protagonismi dei singoli. La linea da adottare deve essere corta ed efficace e non argomento di quotidiano e sterile dibattito politico.
Come CNA riteniamo sia fondamentale istituire un tavolo di lavoro permanente che affronti quelle tematiche già proposte lo scorso anno in occasione delle elezioni amministrative e contenute nel “Manifesto per lo sviluppo economico e sociale del Mugello”, ovvero:
– Mugello un territorio unico: unità amministrativa e politica
– semplificazioni: unificazione regolamenti e spacchettamento degli appalti
– infrastrutture: interventi su infrastrutture materiali ed immateriali
– scuola e formazione: un territorio in grado di produrre le figure professionali di cui ha bisogno
– turismo e promozione del territorio: costituzione di un prodotto turistico Mugello
– tassazione locale.
Massimo Capecchi
Presidente Cna Mugello
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© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Aprile 2020