NOTE PER LA RINASCITA – 02 / Giacomo Tagliaferri (Laboratorio Ambientale Mugello)
Stiamo vivendo un momento davvero epocale per tutta l’umanità. L’Uomo ha modificato così sensibilmente la Terra in ogni ecosistema rompendo e modificando gli ingranaggi di GAIA*, bloccando, di fatto, il corso “naturale” delle cose: global warmingin primis.
La pandemia che stiamo vivendo è uno dei tanti risultati ottenuti ! Continuando su questa strada purtroppo non sarà l’ultimo !!!
E’ ormai chiaro che questo modello di sviluppo, capitalistico/consumistico, non può e non deve poter proseguire; in molti casi i danni provocati hanno già superato i cosiddetti limiti planetari** almeno in 3 settori: biodiversità, ciclo dell’azoto e cambiamento climatico.
Il laboratorio ambientale Mugello nasce con lo scopo di lavorare sul territorio che conosciamo dove può intervenire fattivamente ed in modo oculato proprio per migliorare le criticità presenti, in particolare quelle legate all’Ambiente.
Le proposte che seguono potranno avere un futuro sicuro solo se l’intera comunità mugellana, intendo tutta l’Unione montana del Mugello, quindi tutti i comuni del Mugello e Alto Mugello, lavorerà in sinergia e con un progetto comune, condiviso, per il bene della comunità al di là degli steccati partitici, così come è stato iniziato con il piano strutturale intercomunale.
L’adesione da parte dell’Unione montana del Mugello al Patto dei Sindaci potrebbe essere uno strumento utilissimo per raggiungere gli obiettivi proposti ed in ottemperanza agli obiettivi di Agenda 2030.
Le proposte
L’idea è quella di lavorare all’interno di vari settori
- Energia
- Rifiuti
- Verde
- Qualità aria e acqua
- Manutenzione e decoro
- Uso del suolo
- Agricoltura e allevamento
- Educazione istruzione e ricerca
1 Energia
- Installazione di pannelli fotovoltaici e termici sui tetti di ogni edificio pubblico
- Installazione di pannelli fotovoltaici e termici sui tetti di ogni capannone, magazzino, …
- Creazione di una filiera legno legata al solo Mugello per la produzione di biomasse legnose per la produzione di energia (micro impianti e piccole reti di teleriscaldamento)
- Installazione di pale eoliche
- Creazione di piccoli bacini di contenimento di acqua con varie finalità: in questo caso produzione di energia elettrica
- Incentivazione all’applicazione di sonde geotermiche da associare alle pompe di calore ed al fotovoltaico per le nuove costruzioni e per i restauri/ripristini (dove è possibile e conveniente)
PS: l’installazione dei pannelli dovrebbe essere concertato con le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, i cittadini, (il progetto deve essere spiegato e illustrato sostanziandolo con dati alla mano: business plan) creando delle cooperative energetiche di comunità dove l’energia è prodotta in loco ma soprattutto è di proprietà comune !!!
Per ciò che concerne le biomasse legnose: qui intendiamo piccoli impianti legando la fattibilità del progetto a delle condizioni precise: caldaie di ultima generazione, abbattitori di fumi, legname ricavato da tagli su boschi assestatimantenendo integro il capitale legnoso, reperimento del legname unicamente in Mugello e Alto Mugello.
I bacini, piccoli stagni e piccolissimi invasi dovrebbero avere più finalità: produzione energia elettrica, antincendio, irrigazione e abbeveraggio.
2 rifiuti
- Adesione dell’intera Unione al centro rifiuti zero (attuazione dei 10 punti previsti)
- Attivare un centro di recupero, riparazione riuso dei materiali (a monte dei centri di raccolta); coinvolgendo anche volontari, disoccupati, extracomunitari…
- Studio di fattibilità in collaborazione fra le industrie del territorio, le amministrazioni e le scuole per la creazione di un centro di recupero smaltimento dei materiali derivati da RAEE: metalli pregiati…
- Migliorare la qualità del compost del centro di compostaggio di Faltona
- Tracciare il percorso dei rifiuti
- Prevedere collaborazioni fra ALIA , amministrazioni e chi si occupa di pulizia in forma privata: associazioni, privati cittadini, scuole…, per organizzare giornate di pulizia su tutto il territorio dell’Unione
- Prevedere la possibilità di far “adottare” delle porzioni di territorio, ad esempio strade, sentieri , scarpate… ad associazioni, singoli cittadini, scuole…, che si occuperebbero della loro pulizia.
3 verde
- Creazione di una filiera legno legata al solo Mugello per la produzione di biomasse legnose per la produzione di legname di castagno semilavorato: paleria, travi e travicelli (in accordo con Unione montana, operatori del settore, IIS Giotto Ulivi indirizzo agro forestale, privati cittadini.
- Censimento del verde urbano e periurbano su tutta l’area dell’Unione (possibilmente con cartellinatura per ogni pianta arborea)
- Prevedere accordi di collaborazione dell’Unione montana e delle amministrazioni con Università e CNR per la progettazione e manutenzione (oltre che per l’applicazione della legge 113 del 1992)
- Legare la partecipazione alle gare di appalto delle ditte per la gestione/manutenzione a delle condizioni di formazione del personale: corsi di arboricoltura, tecniche di potatura e abbattimento, tree climber, iscrizione ad albi riconosciuti …
- Prevedere la possibilità di far “adottare” delle piante, parchi, giardini ad associazioni, singoli cittadini, scuole… .
4 qualità dell’aria e dell’acqua
- Prevedere accordi di collaborazione con CNR per la fornitura, manutenzione e gestione di centraline di qualità dell’aria lowcost
- Installazione in ogni comune dell’Unione di centraline di qualità dell’aria lowcost
- Prevedere sistemi di mitigazione per gli di eventuali sforamenti dai limiti di legge: miglioramento e incentivazione del verde, aumento delle ciclabili, incentivazione per chi usa la bicicletta, potenziamento del trasporto pubblico, prevedere l’installazione di abbattitori dei fumi , migliorare l’efficientamento edilizio… .
- Prevedere accordi di collaborazione fra Unione, amministrazioni, Publiacqua e Arpat per ciò che riguarda la qualità delle acque.
- Verificare lo stato dell’arte degli scarichi: civili, agricoli e industriali per una loro messa a norma (secondo quanto previsto dal censimento degli scarichi promosso qualche anno fa dalla provincia)
PS: il comune di borgo ha già fatto un accordo con CNR IBE (Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la Bioeconomia) e installato una centralina di qualità dell’aria nel capoluogo.
5 manutenzione e decoro
- Manutenzione dei territori comunali con particolare attenzione ai seguenti comparti: strade, comprese le vicinali di uso pubblico, scarpate e fosse di scolo delle acque, giardini e parchi pubblici.
- Coinvolgimento anche di singoli cittadini che possono accollarsi l’onere della manutenzione per esempio di porzioni di strade vicinali di uso pubblico sostenuti da incentivi (piccole somme destinate almeno ad un rimborso spese).
PS: la manodopera per questi lavori potrebbe essere reperita, oltre che negli operai comunali, creando delle sinergie con le aziende e le cooperative locali, che hanno già strumentazioni e competenze per operare in questo settore, facendovi afferire, disoccupati, percepenti reddito di cittadinanza, cassa integrati, extra comunitari. Trovare delle soluzioni/possibilità di mettere in moto un sistema/squadra di persone formate per la manutenzione con risultati ottimi sia per la comunità/territorio che per gli operatori stessi.
6 uso del suolo
- Partendo dal presupposto che non è possibile usare più suolo “vergine” la proposta è quella di lavorare sull’esistente: censimento degli immobili abbandonati, dismessi, non usati…, mettendoli in relazione con le reali esigenze del territorio.
- Prevedere efficientamento degli immobili esistenti, recupero degli immobili abbandonati, dismessi, non usati
- Recupero dell’esistente alle norme antisismiche
- Censimento di aree abbandonate e o in pessime condizioni prevedendo un loro recupero: per la forestazione e/o l’agricoltura
PS:ricordandoci che il suolo è una risorsa non rinnovabile…in Italia ci sono 5 milioni di seconde case; 3,5 milioni di edifici pubblici e privati non vengono utilizzati o sotto utilizzati. Nel rapporto 2012 dell’agenzia del territorio in Italia sono presenti 701.978 capannoni spesso mai usati e molti dismessi (occupano lo 0,66 % del territorio), molti furono costruiti solo perché c’erano dei benefici alla costruzione ma non una reale esigenza !
7 agricoltura e allevamento
- Passaggio graduale ma veloce ad una agricoltura tipo permacoltura che consideri un’economia circolare e non lineare sul modello delle fattorie del BecHelluin e del krameterhof (esempi già attivi e ottimamente funzionanti
- Adottare sistemi di allevamento estensivi (con ovvia riduzione degli animali) puntando a prodotti di altissima qualità (applicando anche sistemi che considerino il benessere animale)
- Valorizzazione dei prodotti e produttori locali con attivazione di filiere corte dando risalto alla qualità del prodotto
- Valorizzazione delle varietà locali , sia animali che vegetali, da promuovere e incentivare in accordo con Scuole locali, Università e cnr
PS: Nel Mugello siamo in un’isola abbastanza felice ma il lavoro da fare è molto anche qui. L’ agroindustria non è più sostenibile per gli enormi costi e impatti: inquinamento, consumo di risorse, uso di combustibili fossili, dipendenza dalle grandi multinazionali
8 educazione istruzione e ricerca
- Incentivare le collaborazioni fra università, cnr e scuole per la divulgazione e l’istruzione
- Incentivare le collaborazioni fra università, cnr e le aziende locali e amministrazioni per il trasferimento tecnologico
- Organizzazione di eventi divulgativi informativi: seminari, convegni, incontri
NB: l’adesione al Patto dei Sindaci servirebbe anche, ma non solo, per avere accesso a fondi di varia natura e provenienza.
*GAIA nome dato alla Terra da James Lovelock
**ne sono stati identificati 9:
- Perdita di biodiversità
- Cambiamento climatico
- Ciclo dell’azoto
- Ciclo del fosforo
- Utilizzo del suolo
- Utilizzo di acqua
- Inquinamento chimico e da aerosol (terra, acqua e aria)
- Riduzione fascia di ozono
Giacomo Tagliaferri
Laboratorio Ambientale Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 Marzo 2020
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