Nuova sistemazione di piazza Martiri della Libertà, arrivano le prime critiche
BORGO SAN LORENZO – Il nuovo assetto di piazza Martiri della Libertà non piace granché. Sia sul piano estetico che di funzionalità. E Matteo Lucii, titolare della Pasticceria Cesarino, che su quella piazza si affaccia, esprime le proprie perplessità.
“C’è un’idea progettuale diversa, presentata dall’associazione “A ruota libera” che nei mesi scorsi ha dato un importante contributo propositivo per gli assetti delle piste ciclabili. Progetto al quale -dice Lucii- anch’io ho partecipato. Avevamo proposto una soluzione diversa, quella di un parcheggio centrale a doppia lisca di pesce. In pratica dal dehor del Free Time fino all’ex-Cassa di Risparmio. Questa soluzione in primis avrebbe consentito un aumento dei posti auto e non una diminuzione come è stato invece fatto. E soprattutto avrebbe impedito quell’incrocio pericoloso che c’è tra via Leonardo da Vinci e la piazza”.
Lucii spiega: “Adesso da via Da Vinci si può andare sia a destra verso via Primo maggio sia a sinistra verso piazza Gramsci. Con il parcheggio centrale si sarebbe potuto andare solo a destra pur potendo dirigersi anche a sinistra, essendoci infatti la possibilità di girare intorno al parcheggio. I flussi di traffico sarebbero stati più coerenti e logici, senza dover per forza essere indirizzati gioco forza sui viali o in centro, andando ad intasare situazioni già problematiche. E nell’ora della chiusura di via I Maggio in concomitanza con l’uscita delle scuole il problema si aggrava, in quanto il traffico viene indirizzato in Largo Chino Chini (altro nodo irrisolto della circolazione) per poi bloccarsi definitivamente al semaforo per Ronta, aumentando di nuovo la congestione sul viale. La possibilità di girare intorno alla piazza era invece interessante anche per la possibilità di cercare un posto dove parcheggiare, senza essere per forza costretti a lunghi giri. Anche l’attraversamento pedonale, che adesso grava anch’esso sull’incrocio, nell’altro progetto avrebbe trovato una sistemazione più adatta. E a questo aggiungo che che avrebbe consentito un maggior respiro e una maggior vivibilità ai marciapiedi e alle attività commerciali.”
Prima comunque era peggio… Lucii ride: “Far meglio di prima, ci voleva poco! Era una piazza a tre-quattro corsie che nelle ore di punta raggiungeva livelli di caos indicibili. Però restringere la carreggiata e basta è un ibrido, e si poteva far meglio, peraltro con costi identici. Ci sono ancora problemi irrisolti, e addirittura peggiorativi, come l’area di carico scarico che, oltre ad essere utilizzata come parcheggio dalle auto, grava anch’essa sull’incrocio. Per accedervi è necessario tagliarlo o fare un lungo giro per entrarci da via Leonardo da Vinci; una volta parcheggiato poi, non è chiaro come fare a uscire, perché l’unico modo, paradossalmente, è quello di ingombrare nuovamente l’incrocio! La speranza è che sfruttino questo periodo di prova per verificare il funzionamento, e lo studio sul campo sia sfruttato per metter mano a delle migliorie. Il progetto che avevamo presentato come Associazione era molto dettagliato, con una precisa analisi delle criticità e delle soluzioni proposte, e risolveva in toto i problemi della piazza, e non è chiaro perché sia stato deciso di scartarlo dopo una riflessione di oltre un anno. E soprattutto perché, come nel caso della famigerata Ovonda, non sia stata presa in considerazione almeno l’ipotesi della sperimentazione. Quando si modifica l’assetto di una piazza non possiamo certo prescindere dal come viene praticamente, e ci si deve occupare dell’aspetto funzionale, oltre che avere una visione d’insieme dell’impianto urbanistico. In piazza Vittorio Veneto, al di là di ogni giudizio estetico, una logica e un senso ce li vedo. Qui, in Piazza Martiri della Libertà, no.”.