Nuova spaccatura a Vaglia. Il Pd accusa il sindaco di voler cementificare il paese

Leonardo Borchi
VAGLIA – Ennesimo caso di contrasto interno al Pd di Vaglia, con il partito che contesta sulla pagina Facebook l’operato del sindaco Borchi, accusandolo di voler cementificare il paese, annunciando di mettere in campo “ogni azione politica per fermare lo scempio”. Lui replica a suon di ceffoni verbali con un lungo post in cui, ricordando che si tratta di “scelte ancora da definire”, si rivolge a chi ha redatto i posts su Facebook dicendo che “o si era fatto di coca, ma tanta e di quella buona, o è in marcata malafede”, sottolineando come il codice penale, seppur sotto effetti di droghe, punisca “chi – dice – sapendo di mentire, diffama in pubblico un soggetto”. Pubblichiamo integralmente il testo di Leonardo Borchi.
L’Unione del Pd di Vaglia è uscita il 30 marzo sul proprio profilo Facebook, con due posts con cui si schiera contro la delibera approvata il giorno prima dal Consiglio comunale, anche con i voti del Pd, 3 consiglieri su 4 ed il sindaco, in cui si prevede di portare davanti al vaglio della Regione la pianificazione di 8 aree esterne al perimetro urbano, nell’ambito della realizzazione del Piano strutturale (ex Piano Regolatore).
Alcune aree supportano interventi richiesti, con contributi ufficiali, da portatori di interessi privati, che l’Amministrazione ha valutato coerenti e concordanti con le linee guida al Piano strutturale che si era dato. Una per tutte lo sviluppo del turismo leggero ed ecocompatibile.
Altre individuate dall’Amministrazione comunale stessa, destinate a servizi pubblici quale la pianificazione del nuovo plesso scolastico unico, la valorizzazione della piazza di Bivigliano.
Un’area infine inserita su input dell’Azienda Sanitaria che ha la necessità di spostare il canile dall’ex ospedale Banti, per poter mettere all’asta la vendita della struttura, al fine di un suo recupero.
Il passaggio in copianificazione (si definisce così il vaglio della Regione) è solo il primo passo per conoscere se queste aree siano conformi al Piano territoriale regionale e possano essere inserite nel Piano strutturale e quindi, successivamente ed eventualmente, nel Piano operativo comunale. Cioè se si possano progettare e realizzare gli interventi (con tutte le condizioni a cui dovranno sottoporsi che saranno inserite come Norme Tecniche di Attuazione).
Ma saranno inserite nel Piano operativo solo a seguito della valutazione che il Consiglio comunale ne farà nel quadro complessivo degli interventi su tutto il territorio comunale, compresi quelli all’interno dei centri urbani, che in questo passaggio della copianificazione sono esclusi.
Quindi si tratta scelte ancora da definire.
Ma soprattutto sono previsioni potenziali che per quanto riguarda la pressione sul territorio, la “cementificazione”, hanno un impatto minimale.
E qui vengo al contenuto delle dichiarazioni apparse sui post della pagina ufficiale del Pd di Vaglia. (Le sottolineature sono mie).
In quello rivolto al sindaco ed ai consiglieri del Pd, che si sono espressi a favore della delibera, si legge: “…avete espresso un atto di grande rilievo istituzionale e politico, potenzialmente dannoso per il territorio”. Più avanti: “Da parte nostra (Unione Pd di Vaglia – ndr) metteremo in atto ogni possibile azione politica per fermare lo scempio da voi programmato a tutela del nostro territorio”.
Il titolo dell’altro post recita: “ L’Amministrazione comunale di Vaglia dà il via alla cementificazione del territorio con l’opposizione del Partito Democratico”.
Quindi l’incipit dello stesso post afferma: “Il Consiglio comunale ha approvato oggi l’avvio della conferenza di copianificazione con la Regione per iniziare il processo di cemetificazione del Comune che interessa una porzione di territorio, fuori dai centri abitati, di 160.000 mq, pari a 23 campi da calcio”.
Chi ha redatto il post o si era fatto di coca, ma tanta e di quella buona, o… è in marcata malafede.
La potenziale ed eventuale superficie utile lorda, SUL, che si andrebbe a realizzare, anche sommando la previsione di tutte le aree è di 7.300 mq. Basta andare a leggersi la descrizione di ciascuna scheda.
Sempre nello stesso post, più avanti, si legge: “Preso atto della decisione dell’Amministrazione comunale di procedere comunque, senza il coinvolgimento dei cittadini, nella progettazione del territorio futuro e nella spartizione con i privati dell’interesse pubblico, il Partito Democratico non la sosterrà più in Consiglio comunale”.
Anche se i redattori del post fossero stati sotto gli effetti da intossicazione da droghe, il codice penale non ne prevede l’impunibilità. Tanto meno se non lo erano.
L’art. 595 del c.p. sanziona chi, sapendo di mentire, diffama in pubblico un soggetto.
Le parole hanno un peso.
Ed allora anche una parola sulla responsabilità che ci viene affibbiata di aver spaccato il Pd locale.
E’ il “Direttivo” dell’Unione del Pd di Vaglia che si mostra intransigente sulla questione. Come per altre in passato. “O così, o Pomì”.
Personalmente, ma posso parlare anche a nome dei miei consiglieri ed assessori, non penso di avere la “Verità” in tasca. Su ogni singola questione, all’interno del gruppo di maggioranza, ci sono sensibilità e pareri diversi. Ma, disinteressatamente, cerchiamo di far emergere la decisione che unitariamente ci sembra la soluzione migliore. E’ sempre una scelta discrezionale, ma motivata, che cerca di basarsi sulle valutazioni più ampie, con l’intento di armonizzare i vari interessi pubblici in campo. Per esempio la salvaguardia dell’ambiente con lo sviluppo turistico-economico.
Tutte le scelte hanno un rovesco della medaglia e sono criticabili. La differenza è se la critica ha come obiettivo lo scopo di apportare un contributo al miglioramento della scelta o se è solo un pretesto per denigrare e distruggere.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 aprile 2018
Beh, dire agli altri di stare attenti alla denuncia per diffamazione dandogli di drogati non e’ male..