FIRENZUOLA – Fa subito discutere la notizia del nuovo progetto di impianto eolico a Firenzuola. E stavolta tra i primi a dir no non sono i gruppi ambientalisti, da tempo impegnati contro tutti i progetti di eolico sui crinali mugellani, ma anche gli enti chiamati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ad esprimere il proprio parere, a cominciare dal Comune di Firenzuola. Ne dà stamani notizia il quotidiano La Nazione.
Il progetto, presentato dalla srl Santa Chiara Energia del Gruppo Hope (che ha di recente presentato al Ministero altri cinque progetti al Sud, nelle provincia di Brindisi, Taranto e Lecce) , dovrebbe sorgere in località La Badia Razzopiano e prevede 12 aerogeneratori da 231 metri ciascuno, in due collocazioni diverse, una più a nord l’altra a sud del territorio di Firenzuola: sette pale sarebbero previste nella zona del Peglio, mentre cinque sono disegnati, sulle carte progettuali, nei pressi di Rifredo e Casanova.
“All’amministrazione comunale – spiega il neo eletto sindaco Buti a La Nazione – nessuno ha mai chiesto qualcosa, non abbiamo avuto contatti. Abbiamo visto il progetto dal sito del Ministero. E devo dire che è un progetto molto lacunoso, e il nostro sarà un parere nettamente negativo. Ci siamo sentiti anche con la Regione Toscana, che sta anch’essa redigendo un parere, che credo proprio sarà anch’esso negativo.”
Così una parte delle pale è proprio sotto l’impianto eolico del Carpinaccio che di pale, pur più piccole, ne ospita già diciassette. “Peraltro previste – dice il sindaco – proprio su un’area franosa. Anche le altre pale, lasciano grandi dubbi: le si vorrebbero porre sul crinale di Moscheta e non va bene”.
Inoltre pare che uno degli aerogeneratori sia previsto in area protetta Sic, e da planimetrie e relazioni non si traggono molte informazioni chiare, con testi che danno la netta impressione del copia e incolla.
Un no, quello del sindaco di Firenzuola, non ideologico ma dovuto alla “debolezza” del progetto: Firenzuola infatti è l’unico comune mugellano dove già girano da anni le pale eoliche: insieme alle 17 di Carpinaccio-Peglio, ce ne sono alcune verso il passo della Raticosa e sul crinale prima di Piancaldoli. Queste però sono mini-eolico e, nota Buti, “non sembrano funzionare bene. Non abbiamo dati, ma sono spesso ferme”. A Firenzuola il vento dà un buon contributo, oltre che all’ambiente al bilancio comunale. “Ogni anno l’impianto del Carpinaccio – dice il sindaco Buti – ci assicura entrate per 200 mila euro, frutto di una percentuale sulla produzione elettrica. E ci paghiamo abbondantemente tutta l’illuminazione pubblica. Devo dire che l’impianto non ha avuto alcun impatto negativo, da nessun punto di vista”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 giugno 2024