Omoboni a tutto campo. Un’intervista su cose fatte e da fare, progetti, finanziamenti e tensioni politiche
BORGO SAN LORENZO – Intervista di inizio anno, al sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni. Un’occasione per fare un bilancio dell’anno passato e soprattutto per indicare gli impegni, numerosi e rilevanti, per il prossimo futuro. Non senza qualche osservazione sulla situazione politica, osservazioni che faranno discutere.
Covid a parte, il 2021 non è stato un anno banale per le amministrazioni comunali mugellane. Facciamo una lista degli obiettivi centrati?
Le risorse arrivate nel 2021, quasi 10 milioni di euro, grazie alla scelta strategica di aver puntato sui progetti, cambieranno il volto di Borgo: Villa Pecori Giraldi, Nuovo Centro Piscine, Foro Boario rigenerato, senza dimenticare il milione sul centro sportivo Romanelli, e gli oltre 500mila Euro per la zona sportiva-scolastica di Luco, in parte realizzati già col nuovo campo di calcio a sette.
Sulle scuole continua il nostro impegno: il covid non ha certo aiutato l’avanzamento dei lavori, e nemmeno purtroppo qualche problema con un fornitore, con cui siamo alle vie legali, ma grazie al lavoro dei tecnici, in particolare all’Ing. Bensaia, non ci siamo fermati. Abbiamo concluso gli interventi di una parte della scuola secondaria, e stiamo andando avanti con le procedure degli altri lotti, compresa la palestra: stiamo parlando di oltre 4 milioni e mezzo di investimenti.
Alla Primaria Dante Alighieri a breve prenderà il via il cantiere per la realizzazione di una nuova porta di ingresso ed una uscita su Via Leonardo Da Vinci, mentre i lavori di ampliamento, una volta riappaltata la fornitura del legno, riprenderanno a primavera di questo anno con termine a settembre. Dopo sarà la volta del giardino esterno per il quale sono state stanziate già le risorse. Non ci fermiamo qua: sono aperti altri bandi per l’edilizia scolastica ai quali parteciperemo per rendere sempre più belle le nostre scuole.
Ci sono però anche problemi ancora sul tappeto…
Ci sono due temi di area strategici e prioritari: Faentina, su cui dopo le azioni di protesta abbiamo avuto interlocuzioni con i vertici nazionali dei gestori perché vogliamo risposte sui treni nuovi ibridi e sui 47 milioni di investimenti sull’infrastruttura che vanno a rilento, e Ospedale del Mugello, perché il 2022 deve essere l’anno della gara per i lavori.
Ci sono problemi che ci trasciniamo da tempo: penso al Multipiù, dove stiamo provando tutte le vie per riavere un bene già pagato, alle lottizzazioni di Rimorelli, dove la convenzione scade nel 2023, ma siamo fiduciosi che il liquidatore possa trovare un acquirente già nel 2022, e La Torre, dopo che almeno quelle di Villa Martini e Via dei Cappuccini sono risolte o in via di risoluzione.
C’è il tema “asfalti e marciapiedi” anche se alcuni interventi nel 2021 hanno dato le prime risposte nel capoluogo, come il parcheggio delle scuole superiori per esempio, e in diverse frazioni. Abbiamo ottenuto un contributo di 500mila Euro per frane e dissesti, che utilizzeremo a cominciare dalla strada Borgo-Luco, e cercheremo di trovare le risorse per riqualificare alcune zone del centro, ad iniziare da Piazza del Mercato.
Altro tema è quello della gara provinciale del metano, che blocca ormai da anni anche l’estensione del servizio in alcune frazioni, come Polcanto. Vogliamo trovare una soluzione prima del 2024, senza essere bloccati dai tempi biblici della gara, siamo al lavoro per questo.
Parliamo ora della situazione politica, a cominciare dai recenti sommovimenti legati ai nuovi assetti di giunta. Quale il tuo giudizio?
Tutti dovrebbero ascoltare, e soprattutto mettere in pratica, le parole dell’ultima intervista della collega e segretario metropolitano del nostro partito Monica Marini: “Il PD è molto di più delle rivendicazioni di una corrente, abbandoniamo i bilancini”.
Vogliamo uscire dall’ipocrisia? C’è chi non ha mai superato il 2014. Il punto è questo. E sinceramente rimango colpito ancora oggi nel vedere altre forze capitanate da chi ha lasciato il PD nel 2017, esultare per le fibrillazioni del PD, invece di provare a fare politica vera, sul merito, e trovare punti di contatto per una proposta alternativa al fronte populista locale.
Nel 2019 ho voluto personalmente tutti gli assessori che ho nominato e ho dato loro fiducia e collaborazione, ognuno secondo le sue caratteristiche, riconoscendo il lavoro fatto anche negli anni precedenti.
Per questo sono rimasto sorpreso e allibito dalle ultime vicende: non posso non considerarle una palese mossa politica, non mia evidentemente, ma di chi ha preso al balzo una legittima redistribuzione di deleghe tra assessori; una mossa che, ribadisco con forza, non fa bene al PD.
Perché se si vuole il confronto non ci si dimette su Facebook con accuse all’Amministrazione, senza aver mai manifestato nessun segno di disagio prima, ma soprattutto non si va sulla stampa prima di informare un segretario di Partito, eletto dopo un congresso unitario e l’obiettivo di superare ogni tipo di corrente; se si vuole bene al PD non si offende pubblicamente chi quel partito è legittimato, dal voto degli iscritti, a coordinarlo. Spero che questi aspetti emergano con serietà nelle sedi opportune.
Detto questo, sono contento che Franco Frandi, uomo di competenza e di esperienza, si sia messo al servizio di Borgo: ci permetterà di lavorare molto bene per quel che resta del mandato.
Anche in Unione montana non sono mancate le scintille. Com’è adesso la situazione?
Per un ente come quello dell’Unione dei Comuni, alla luce del Covid e dei fondi del PNRR, una visione di zona è ormai fondamentale: lo abbiamo fatto a fine 2020 con il documento Mugello 2030, in cui si evidenziano tutti i temi prioritari (urbanistica, trasporti, rigenerazione culturale) non come semplice somma di più Comuni, ma come un territorio omogeneo nelle sue peculiarità, discorso ripreso anche dal nuovo Presidente Passiatore: per riuscire a “fare Mugello” è essenziale smettere di avere il timore di perdere sovranità, o autonomia. Ci sono state e ci saranno a volte posizioni diverse, è naturale, i temi sono tanti: quello che fa la differenza è la volontà e il metodo di condivisione.
Da questo punto di vista è forte il rammarico per la mancata unanimità del voto tra i sindaci sul Presidente dell’Unione e sul programma di mandato dell’Unione.
Una domanda sul Covid è inevitabile, visto che sei guarito da pochi giorni. Come vedi la situazione nei prossimi mesi?
L’isolamento fa provare sulla pelle una minima parte di quello che hanno sofferto tanti nostri concittadini, soprattutto chi è stato ricoverato senza poter vedere nessuno per settimane. Se io, e tanti come me, hanno potuto affrontare la malattia in solitudine, ma a casa, è solo grazie ai vaccini: senza copertura vaccinale il rischio che il Covid possa provocare ricoveri, o conseguenze persino peggiori, è davvero molto molto più alto. Lo dicono chiaramente i dati dell’Istituto Superiore di Sanità: il rischio di finire in terapia intensiva per chi non è vaccinato è 26 volte superiore rispetto a chi è vaccinato.
Siamo entrati della fase endemica credo, e sono a mio avviso fondamentali due strategie: vaccinarsi, e devo dire che un nuovo hub vaccinale in Mugello è essenziale e strategico per la nostra zona, e cambiare regole per la quarantena, anche se a mio avviso l’obbligo vaccinale per tutti resta la strategia migliore.
Sulla scuola il tema è molto semplice: con le scuole chiuse i contagi sono esplosi. Oggi in Italia il 93% delle classi e l’88% degli studenti sono in presenza. La scuola non è il luogo del contagio, i problemi sono altri: la criticità del tracciamento, il peggio però è alle spalle, per cui anche ragazzi col tampone negativo senza provvedimento della Asl non hanno potuto inizialmente frequentare le lezioni, e ovviamente la carenza di personale che mette a rischio lezioni e servizi. Ma per quanto mi riguarda la scuola deve essere l’ultimo luogo a essere chiuso.
Torniamo in Municipio. Quali saranno i primi impegni per il 2022?
Finalmente nel 2022 partiranno gli interventi per l’illuminazione pubblica, lampioni, corpi illuminanti, centrali termiche delle scuole. Un investimento di due milioni per decoro ed efficienza energetica.
Cercheremo di fare un salto di qualità sugli eventi, credo sia deleterio continuare a fare iniziative con tre banchi in croce e zero attrattività, va fatta una selezione, e lo dico a me stesso ma anche ai soggetti che organizzano eventi. Vivacchiare non serve più. Vorrei provare a immaginare un Festival dello Sport che coinvolga anche altri Comuni e una Fiera Agricola sempre più attrattiva per il mondo agricolo regionale e nazionale.
Nell’attuale struttura in legno a fini ricreativi-gastronomici del Foro Boario pensiamo ad una nuova modalità di gestione insieme al nuovo regolamento sagre e feste.
Sarà varato, dopo il confronto che è in corso, il Piano Urbano del Traffico, oltre al miglioramento e al completamento della rete delle piste ciclabili.
Altro tema riguarda il regolamento sul piano antenne, legato anche alla tecnologia 5G, per dare la possibilità anche alle zone scoperte di avere segnale telefonico e connessione internet, senza che vi sia una proliferazione di installazioni selvagge. Un lavoro in corso con gli altri Comuni del Mugello per una regolamentazione uniforme.
Stiamo lavorando per introdurre una grande novità per quanto riguarda la partecipazione alla vita dell’Amministrazione: la Consulta delle associazioni, previste dallo Statuto, e le consulte di frazione.
Il 2022 sarà l’anno del Piano Operativo, quali sono gli spunti più interessanti?
Al percorso di partecipazione hanno dato un contributo 1400 persone, un risultato oltre ogni aspettativa, grazie anche alla professionalità e alla passione della società Lama che sta curando il percorso. Sono emersi spunti interessanti, soprattutto un apprezzamento forte per i progetti di Villa Pecori Giraldi e del Foro Boario.
Tra le idee su cui stiamo lavorando, oltre alla rigenerazione del Foro Boario, senza dubbio una prospettiva importante è quella del nuovo polo fieristico, nell’area dell’Ex Samoa, a breve ne parleremo anche con le associazioni di categoria. Oltre alla pista di atletica accanto alle scuole superiori, un tema che ha suscitato molto interesse.
Per ogni frazione stiamo cercando di prevedere qualcosa rispetto alle loro vocazioni: soprattutto per le frazioni con presenza di scuole, anche la possibilità di inserire progetti di rigenerazione urbana in merito ai recuperi legati agli affitti calmierati per le giovani coppie.
In questo percorso vogliamo coinvolgere soprattutto i ragazzi: con il progetto “Spazi ai giovani” abbiamo avviato un percorso di formazione e co-progettazione con giovani under 35 per dare insieme nuova vita agli spazi in disuso diffusi nel territorio comunale. Anche le classi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado Giotto Ulivi e Chino Chini verranno invitate a partecipare, dando il proprio contributo alla progettazione di alcune parti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 gennaio 2022