Ortofrutticola del Mugello, da destra e da sinistra, tutti solidali
MARRADI – Esprimono vicinanza ai lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello i circoli del Mugello e la segreteria provinciale di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista. E sulla vicenda interviene anche il gruppo “Buona Destra Toscana”.
Questa la nota di Rifondazione Comunista:
Come Circoli del Mugello e segreteria provinciale di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista – SE esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento di Marradi dell’Ortofrutticola del Mugello, in seguito all’improvvisa decisione della proprietà di chiudere per trasferire la produzione di marrons glacé a Pedrengo, in provincia Bergamo.
Si tratta di una decisione sbagliata, che non tiene conto della tradizione storica del “marron buono” fortemente legata all’identità stessa di Marradi e che soprattutto ne colpisce la produzione in un momento di grande delicatezza.
Uno degli ennesimi provvedimenti presi sulla pelle di chi è più debole, le stesse persone che già hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica. Uno degli ennesimi provvedimenti che vede le lavoratrici e i lavoratori del territorio trattati come elementi accessori, da gestire in modo secondario sulla base di delocalizzazioni dettate da esclusive logiche di profitto.
Perché ancora una volta, se il nostro territorio perde un pezzo importante della sua storia produttiva e dismette le proprie competenze, frutto di anni ed anni di investimenti, ricerca e tradizione, lo fa sulla scia di delocalizzazioni. Il fatto che questa volta non si tratti di delocalizzazioni all’estero ma di “semplice” spostamento della produzione in un’altra regione non fa alcuna differenza, dal momento che i principi che sono alla base della scelta sono i soliti, esattamente come lo sono le conseguenze. In nome di un risparmio sulla produzione, si gettano decine di famiglie nell’incertezza e si priva tutta una zona della propria storia produttiva.
Ancora una volta, come troppo spesso è successo negli ultimi mesi, torniamo a sottolineare come una politica di gestione e programmazione industriale dei territori che concili lavoro e tutela dell’ambiente, che parta dalle tradizioni tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio mettendo i diritti e le necessità di chi lavora al primo posto, sia sempre più necessaria.
Le lavoratrici e i lavoratori di Ortofrutticola del Mugello non possono e non devono essere le ennesime vittime di scelte inaccettabili. Per questo siamo e saremo con loro e con le loro lotte e sosterremo tutte le iniziative utili contro il trasferimento, su cui ci aspettiamo che quanto prima si apra un confronto con la proprietà.
E questo invece il comunicato dell’avvocato Kishore Bombaci, coordinatore regionale Buona Destra Toscana:
Previsto per oggi il tavolo Regionale dell’Unità di Crisi a seguito della decisione di Italcanditi di chiudere l’Ortofrutticola del Mugello, storica azienda che lavora i “marron glacé” nel Comune di Marradi. Il rischio molto concreto dell’ennesima delocalizzazione di aziende toscane (ancora fresco è il caso GKN) comporta conseguenze assai gravi per i posti di lavoro e per il tessuto produttivo della zona e della Regione intera.
Pur essendo una delocalizzazione nazionale (il sito di produzione si sposterebbe presso Bergamo, sede di Itallcanditi), l’operazione resterebbe una pugnalata all’economia e alla cultura alimentare del paese, che ha fatto del marrone (come viene chiamato in zona) la sua specialità. Tradizione e innovazione che ha reso la Toscana un faro anche nel settore dell’enogastronomia verrebbe trapiantato al di fuori dei suoi riferimenti storici, senza alcuna motivazione apparente.
“Buona Destra Toscana – afferma il Coordinatore Regionale, Avv. Kishore Bombaci – continua a ripetere che il rimedio alle delocalizzazione non può essere la scure punitiva che la sinistra vuole imporre alle aziende, ma, al contrario, la ricerca di soluzioni condivise che prevengano queste scelte drastiche nell’ottica di una collaborazione fattiva tra soggetti istituzionali, aziendale comunità. Ciò – continua Bombaci – preverrebbe danni all’economia regionale e impedirebbe la messa sul lastrico di lavoratori e famiglie”.
“Ad oggi, quindi, – conclude il Coordinatore – Buona Destra Toscana, si unisce all’appello del Sindaco di Marradi e alle Istituzioni coinvolte, auspica che dal tavolo odierno esca una soluzione che impedisca la morte di un settore e di un territorio vitale per la Regione e che questo possa servire, in futuro, per anticipare e risolvere queste crisi prima che esse manifestino il loro impatto devastante a decisioni già prese”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 gennaio 2022