Panoramica Ronta-Gattaia, approvato il progetto anti-frane, si riapre in estate
BORGO SAN LORENZO – In estate si potrà tornare a percorrere la “Panoramica Ronta – Gattaia”, da tempo interrotta a causa di due rilevanti movimenti franosi, nel tratto di Borgo San Lorenzo. Pochi giorni fa la giunta comunale ha infatti approvato il progetto definitivo/esecutivo per risanare e consolidare i tratti a rischio. E così questa viabilità, sicuramente di rilievo, tornerà di nuovo praticabile.
La strada forestale, non asfaltata, nota come “panoramica” fu realizzata nella prima metà degli anni ’70 dal Consorzio di Bonifica Montana della Val di Sieve come collegamento di area vasta di terreni con finalità prevalentemente agricole, con uno sviluppo di circa 10 km di tracciato. Nel corso del suo ciclo di vita la strada si è inserita nel contesto borghigiano arricchendosi di strutture turistico ricettive, come area produttiva per i marroneti che le fanno da cornice oltre che, nell’ultimo periodo, come percorso eco-naturalistico sia per le attività di trekking e bike-trekking, favorite dalla giunzione con sentieri CAI di pregio naturalistico. Oltre a questo la strada forestale svolge funzioni di Protezione Civile per l’antincendio boschivo.
La strada inoltre viene utilizzata, in accordo con l’Unione Montana dei Comuni del Mugello, per il taglio selettivo delle alberature al fine di manutenere il bosco e mitigare il rischio incendi. Si capisce bene quindi l’importanza che riveste sul territorio sia da un punto di vista strategico-funzionale che turistico anche in chiave di valore “potenziale” ancora inespresso.
“Le variazioni climatiche che dall’ultimo decennio interessano anche l’Italia – spiega l’ing. Pietro Bensaia, del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Borgo San Lorenzo- , hanno determinato l’innesco di movimenti franosi che hanno interessato due tratti della strada forestale. Difatti le intense piogge, a tratti addirittura violente, unitamente ad una situazione geomorfologica non favorevole hanno provocato una congestione del sistema di canalizzazione delle acque meteoriche con inevitabile interessamento prolungato del piano stradale. Le indagini geologiche condotte hanno evidenziato che il substrato delle aree in frana è caratterizzato da terreni a matrice sabbiosa (incoerente o scarsamente coesivo) con estensione in profondità per oltre 20m”.
L’ingegnere continua: “Il progetto di messa in sicurezza, necessariamente condizionato dal mantenimento di un rapporto costo/benefici sostenibile, ha tenuto conto di questi aspetti orientando l’approccio ingegneristico verso sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche in legname e pietrame e opere di rinforzo con gabbioni rinverditi con talee di specie arboree capaci di integrarsi nel sistema boschivo. L’intervento consentirà pertanto il ripristino della viabilità con opere inserite nel contesto naturalistico; i gabbioni inoltre assicurano una buona flessibilità strutturale che, adiuvata da un programma di monitoraggio anche quinquennale, consentiranno di verificare step by step l’efficacia dell’intervento. Va tenuto presente che il dissesto di a maggior estensione si trova a sua volta su un corpo di frana ben più ampio, capace di abbracciare l’intero versante boscato, che predilige soluzioni progettuali in grado di adattarsi nel tempo”.
L’assessore ai lavori pubblici Patrizio Baggiani, che da tempo segue la questione, ora è soddisfatto: “E’ stata trovata una soluzione che garantisce la riapertura e la sicurezza della strada. Altre ipotesi, come la collocazione di paloni nel terreno avrebbe comportato costi per noi proibitivi.”
Per preservare la strada è allo studio anche una regolamentazione del traffico, con opportuna segnaletica e carichi prestabiliti, “allo scopo di garantire, nel tempo -aggiunge Baggiani-, l’ottimale durata della soluzione tecnica scelta. E dal punto di vista dei lavori si presume di avviare il cantiere nella prima metà del prossimo aprile in modo da garantire la riapertura della viabilità entro la fine di giugno”.
L’assessore ora deve affrontare un’ultima questione, riguardante la panoramica: “Non bisogna dimenticare -dice Baggiani- che la strada risulta ancora su proprietà privata, pur avendo un interesse pubblico. Adesso la sfida è quella di una manutenzione costante, finora mancata, e l’assenza di una definita natura giuridica ha contribuito a tutto questo. Nella prima parte dell’anno si avvieranno le attività di informazione e partecipazione con i soggetti interessati, i Comuni di Borgo San Lorenzo e di Vicchio -con il quale abbiamo già avuto una serie di incontri- ed i frontisti della viabilità al fine di procedere con l’instaurazione di un consorzio ed una conseguente corretta classificazione della strada”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 dicembre 2021