Petrona, biomasse. Intervengono le civiche, e la questione diventa zonale
L’ipotesi di Centrale a Biomasse di Pretrona, uno degli argomenti più sentiti degli ultimi mesi, per il quale è nato ed è operativo un Comitato che ha un seguito, attualmente, di oltre seimila mugellani, non è più una questione di Scarperia e San Piero o di Borgo San Lorenzo. Ad elevarlo al livello dell’intera zona Mugello è la mozione del gruppo consiliare delle liste civiche “Insieme Per il Mugello”, il più numeroso dopo quello del Pd, che svolge al tempo stesso il ruolo particolare di opposizione e governo avendo in sé anche un sindaco. La mozione, che verrà discussa e votata nel prossimo consiglio dell’Unione Montana previsto il prossimo 18 maggio, è stata voluta da Luca Parrini di Idea 2.0 di Scarperia e San Piero e accolta da Paolo Bassetti di Marradi, condivisa con le civiche “Per Barberino”, “Dal Cuore di Borgo”, “Cambiamo, Insieme!”, “Uniti per Vicchio” e “Scarpelli Sindaco” di Firenzuola.
Il testo verte su questioni e premesse di priorità della tutela del territorio e della sua gente, di verifica e controllo non solo di quanto viene proposto dall’azienda privata, ma anche su quanto gli enti pubblici hanno finora autorizzato, pur non avendo “a priori preclusioni o preconcetti che vadano ad impedire l’installazione di imprese portatrici di lavoro e benessere” e considerando “allettante” dal punto di vista di gestione del territorio l’utilizzo razionale del patrimonio boschivo, “che troppo spesso è affidato alle sole cure degli agricoltori e degli allevatori”.
I “Civici” chiamano nel loro documento in causa anche l’Università degli Studi di Firenze per avere una simulazione ufficiale del tanto menzionato Osservatorio IbioNet sull’approvvigionamento di legna.
Pubblichiamo il testo dell’atto.
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL MUGELLO
RICORDATO CHE è stata rilasciata il 23/06/2014, con atto dirigenziale n. 2410, dalla Provincia di Firenze l’autorizzazione per un impianto a biomasse a Petrona nel Comune di Scarperia e San Piero, progetto proposto da “Renovo BioEnergy Scarperia srl”, società costituita in data 23/01/2014 e avente come socio unico “Renovo BioEnergy spa”.
PREMESSO CHE è auspicabile che l’imprenditoria guardi con favore le possibilità offerte dal nostro territorio
E CHE, a priori, non ci sono preclusioni o preconcetti che vadano ad impedire l’installazione di imprese portatrici di lavoro e benessere.
PREMESSO CHE il poter sfruttare le possibilità del nostro patrimonio boschivo sia una tematica allettante non solo dal punto di vista meramente economico, ma anche e soprattutto per dare una risposta adeguata di gestione del territorio, che troppo spesso è affidato alle sole cure degli agricoltori e degli allevatori.
CONSIDERATO CHE la priorità di qualsiasi amministrazione è quella di tutelare i propri cittadini e il proprio territorio
PREMESSO CHE territorio e paesaggio, come da linee guida regionali proprie della Toscana, rappresentano beni da tutelare
CONSIDERATO CHE l’interesse e l’obbligo di qualsiasi amministrazione debba essere quello di dare informazione e rassicurazione alla propria cittadinanza in merito a qualsiasi modificazione che si interseca con i temi di economia, lavoro, salute, territorio
CONSIDERATO CHE l’impianto di cui all’oggetto ha fatto emergere tutta una serie di questioni relative anche a tematiche d’approvvigionamento
E CHE l’Unione dei Comuni debba, avendo competenza sulle tematiche in campo forestale, approfondire ed entrare in merito
CONSIDERATO CHE Renovo BioEnergy spa non ha ancora presentato un piano d’approvvigionamento, ma ha citato a favore della sostenibilità della propria proposta progettuale il modello IbioNet dell’Università degli Studi di Firenze, i cui ideatori, tuttavia, hanno inteso specificare con una lettera inviata il 28/04/2015 a mezzo stampa che non siano mai stati contattati “per valutazioni o chiarimenti circa i risultati ottenibili con i modelli pianificatori presenti sul portale IbioNet, con riferimento al caso in oggetto””
CONSIDERATO CHE, proprio a tutela dei cittadini e del territorio, ma anche della stessa azienda Renovo BioEnergy spa, sia necessario ottenere una simulazione ufficiale da parte dell’Osservatorio IbioNet
E CHE occorra comprendere bene le motivazioni per le quali Arpat, che in conferenza dei servizi ha rilevato una lunga serie di criticità nell’impianto, abbia alla fine dato la propria autorizzazione.
CONSIDERATO CHE è mancata in tutto questo tempo una comunicazione da parte delle istituzioni, continua e puntuale, come invece avrebbe dovuto essere
E CHE l’autorizzazione dell’impianto a Petrona è avvenuta nel momento del commissariato prefettizio, che non ha dato modo di una condivisione e di un controllo politico dell’operazione
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL MUGELLO
– a pretendere da BioEnergy Ronovo spa un dettagliato piano di approvvigionamento delle biomasse in un tempo ragionevole.
– ad ottenere dall’Osservatorio IbioNet dell’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con la struttura tecnica dell’Unione dei Comuni, una simulazione ufficiale relativa proprio all’impianto ipotizzato a Petrona o comunque uno studio specifico che spieghi le ricadute di questo progetto
– di richiedere, attraverso gli enti preposti, anche se non obbligatoria a termini di legge, una Valutazione d’Impatto Ambientale
– di dare mandato alle commissioni consiliari competenti di convocare la dirigenza di Arpat in modo che possa spiegare e fare luce sulle criticità che lei stessa ha espresso, pur dando poi l’autorizzazione.
– di farsi promotori dell’organizzazione di momenti istituzionali di vero confronto con la cittadinanza, in modo da aggiornarla sulle novità emerse da qui in avanti, per dare modo di sensibilizzarla sulle scelte che vengono fatte
Fabrizio Nazio
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, maggio 2015