Più attenzione alla castanicoltura da parte della Regione: il plauso del Consorzio Marrone Igp
MUGELLO – I ringraziamenti sono rari. Più frequenti le rivendicazioni e le proteste. Ma stavolta il Presidente del Consorzio del Marrone del Mugello IGP Emanuele Piani ha voluto ringraziare le istituzioni, a cominciare dall’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi, per aver dato risalto alla castanicoltura all’interno del Piano di Sviluppo Rurale. Un impulso importante al settore, che ha grandi potenzialità.
Ecco cosa dice Piani, che è sindaco di San Godenzo, ma che adesso si esprime nella veste di presidente del Consorzio:
A nome del Consorzio del Marrone del Mugello IGP voglio esprimere il mio ringraziamento alla Vice Presidente ed Assessore all’agricoltura Stefania Saccardi per aver dato risalto alla castanicoltura all’interno del Piano di Sviluppo Rurale nelle ultime modifiche predisposte.
La Giunta Regionale della Toscana ha infatti proposto di inserire la castanicoltura tra le filiere prioritarie all’interno dello strumento del PSR, un riconoscimento che ritengo assolutamente indispensabile per incrementare gli investimenti dei castanicoltori nel miglioramento dei castagneti da frutto e nell’introduzione dell’innovazione.
A tal proposito ringrazio il consigliere del Presidente della Regione Toscana per le politiche della montagna Tommaso Triberti ed i Sindaci dell’area Mugello e Valdisieve che hanno dimostrato anche in questa circostanza il grande interesse verso la filiera castanicola. E’ un segnale che accogliamo con grande soddisfazione perché dimostra una maggiore attenzione verso questo frutto eccezionale, che racchiude innumerevoli valori, primo fra tutti la straordinaria qualità organolettica, l’elevata salubrità scaturita da un ecosistema di montagna ricco di biodiversità, il fascino di un paesaggio modellato nei secoli attraverso la coltivazione di piante ultrasecolari, forse il più grande esempio di multifunzionalità. Oltre al frutto fresco, all’essicazione tradizionale della farina ed alla trasformazione in molti altri prodotti infatti, il castagneto da frutto fornisce anche prodotti “secondari” come il miele, funghi, legname e mitigazione dei cambiamenti climatici, ed è sempre più fonte di turismo, escursionismo e simbolo della spina verde d’Italia, il Nostro Appennino. Il futuro della montagna passa da politiche che aiutano a mantenere il “valore” economico delle risorse in essa radicate, ma anche dal “riconoscere” gli straordinari valori ambientali, naturali, paesaggistici, storici e culturali che quest’ultima rappresenta, ed oggi, è stato dato un importante segnale nella giusta direzione.
Emanuele Piani