DICOMANO – Negli ultimi giorni anche Dicomano è entrato, suo malgrado, nell’accesa campagna elettorale di Vicchio, a causa della gestione associata della Polizia Municipale e della ripartizione di personale ed oneri tra Vicchio e Dicomano. Abbiamo parlato con Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano e presidente uscente dell’Unione Mugello, per cercare di fare chiarezza.
Qual è la questione?
“Si utilizza ancora la questione della Polizia Municipale fra Vicchio e Dicomano per giustificare la situazione debitoria del Comune di Vicchio nei confronti dell’Unione. Credo che sia l’ora di chiarire i fatti perché è oltremodo spiacevole essere sempre utilizzati come pretesto a sproposito”
Ci spieghi meglio
“È necessario, per i non addetti ai lavori, raccontare sinteticamente il meccanismo di funzionamento della Polizia Municipale del Mugello. La PM, in Mugello, dipende direttamente dall’Unione dei Comuni perché i Comuni hanno deciso, giustamente, di conferire il personale e di gestirla in maniera unitaria. Quando il Comune di Dicomano, con il precedente Sindaco, ha deciso di entrare nella gestione della Polizia Municipale del Mugello, la dotazione del Comune di Dicomano era di 3 vigili (2 a tempo determinato e 1 a tempo indeterminato)”.
Poi cosa è cambiato?
“A livello organizzativo il territorio è stato diviso in distretti, ed uno di questi è Dicomano-Vicchio. Il personale quindi si sposta e viene gestito perlopiù a livello di distretto. La spesa che ciascun Comune deve riconoscere all’Unione è stata determinata in base alla spesa storica che i Comuni hanno sostenuto negli anni per questa funzione. Il meccanismo è semplice. I Comuni all’inizio dell’anno prevedono in bilancio questa cifra, come se dovessero spendere quello che storicamente hanno speso. Sulla base di questa cifra si pagano le rate all’Unione, che vanno, nella gran parte, a pagare il costo degli agenti. Quando si chiude un anno, spesso per la verità con molto più ritardo, si approvano i rendiconti, che possono prevedere una spesa finale, da parte dei Comuni, diversa da quella preventivata inizialmente e inserita in bilancio. Questo perché le spese sostenute possono essere state diverse a causa, ad esempio, di pensionamenti, dimissioni o trasferimenti del personale”.
Questo il contesto, ma poi cosa è successo?
“Durante la discussione sui rendiconti della Polizia Municipale degli anni 2018, 2019 e 2020 il Sindaco del Comune di Vicchio, chiese che si ricalcolasse quanto il suo Comune avrebbe dovuto pagare visto che, in determinate occasioni, alcuni agenti attributi a Vicchio avevano prestato servizio a Dicomano. Mi dissi favorevole, riconoscendo che quello era effettivamente avvenuto. In quegli anni poi gli agenti a tempo determinato che avevamo si sono dimessi per incarichi migliori, ed è stato complicato riassumerli da parte dell’Unione. In quella sede sottolineai anche l’importanza di una gestione associata che, in momenti di difficoltà di un Comune, riesce ad avere meccanismi di solidarietà, e ringraziai il Comune e gli agenti della Polizia Municipale”.
E come è andata a finire?
“Con delibera 58 dell’8 Ottobre 2021, si approvano quindi i rendiconti di questi anni, dicendo che il conto finale di quanto dovevano i Comuni di Vicchio e Dicomano sarebbe stato calcolato successivamente. Il criterio di questo calcolo, dopo molti mesi di discussione, è stato infine indicato nella delibera di giunta 24 del 14 Aprile 2023, approvata all’unanimità: “La Giunta delibera di stabilire, relativamente al criterio di ripartizione delle economie sul costo di personale per i Comuni di Dicomano e Vicchio, quale metodo di calcolo più congruo ed oggettivo, quello basato sul numero degli spostamenti del personale tra i due Comuni, che dovrà essere riportato in una specifica relazione del Comandante di Distretto”.
Che in concreto cosa significa?
“La relazione del Comandante riconosce, per quei 3 anni, una differenza di 86.672,17 euro a favore di Vicchio (poco meno di 30 mila euro l’anno) da parte del Comune di Dicomano. Con la delibera numero 83 del 31/10/2023, di nuovo approvata all’unanimità, si è quindi approvata la rettifica delle cifre iniziali del rendiconto e questa somma è stata tolta dai risparmi del Comune di Dicomano (risparmi dovuti al fatto, come scritto, che alcuni dei vigili a tempo determinato si sono dimessi e che, per vari motivi, non sono stati sostituiti dall’Unione dei Comuni) a favore del Comune di Vicchio. Con la stessa delibera si dice che lo stesso criterio andrà utilizzato per i successivi rendiconti (2021 e 2022). Quindi, fino al 2020 le cifre da pagare da parte di ciascun Comune sono certe. Per gli anni successivi vanno ricalcolate le differenti economie (anni nei quali gli agenti a Dicomano sono stati gradualmente reintegrati e quindi con cifre anche minori di quelle precedenti) con un criterio stabilito”.
La questione viene però presentata diversamente?
“Dalle affermazioni del Sindaco di Vicchio si capisce che il sistema, che lui stesso ha votato, adesso non gli torna troppo e che vorrebbe dividere le spese della PM del distretto in base agli abitanti (come se avessimo avuto gli stessi servizi). Io continuo a ritenere che il criterio più attinente sia quello che anche lui ha votato: chiedere al Comandante del Distretto, colui che stabilisce dove fanno servizio gli agenti, una relazione che determi i flussi. Gli Enti parlano per atti e le delibere, approvate all’unanimità, sono chiare e inoppugnabili, basta andare sul sito dell’Unione per poterle verificare”.
Lei dovrebbe conoscere la questione anche in qualità di presidente dell’Unione. Vicchio ha una posizione debitoria consistente?
“Fino a qualche giorno fa ho svolto il ruolo di Presidente dell’Unione dei Comuni, e la questione dei debiti/crediti fra i Comuni e l’Unione è stata dibattuta molte volte negli ultimi due anni. I dati, aggiornati a marzo 2024, come riportati anche in Consiglio dell’Unione, presentano una situazione da parte di alcuni Comuni, fra i quali Vicchio, non più sostenibile. Il Comune di Vicchio è debitore nei confronti dell’Unione dei Comuni di 1.917.420,03 euro. La gran parte riferibili alla Polizia Municipale perché, almeno alla data di marzo, non ha mai versato un euro per la gestione della Polizia Municipale. Tradotto significa che dal 2016 (anno di entrata del Comune di Vicchio nella funzione) ad oggi, gli stipendi degli agenti della PM di Vicchio sono stati pagati dagli altri Comuni e non da Vicchio. Se i cittadini hanno avuto un servizio, lo devono agli altri Comuni del Mugello che hanno pagato gli stipendi degli agenti. Come abbiamo detto prima, i numeri da pagare, almeno fino al 2020, sono chiari e certi. Ed anche per gli anni successivi trovo poco rispettoso non aver pagato un euro di acconto per il servizio ricevuto”.
In conclusione?
“Chiedo a voi la valutazione se il problema stia nelle giornate attribuibili agli agenti di Vicchio in servizio a Dicomano (che al massimo valgono 30 mila euro l’anno) o se c’è altro. Trovo normale che l’Unione, che ha avuto negli anni meno difficoltà finanziarie dei Comuni, possa sostenere sulle proprie spalle alcuni ritardi, ma così non è più sostenibile perché ci si approfitta del senso di responsabilità degli altri Sindaci. Nei prossimi mesi l’Unione dovrà prendere una posizione meditata ed approfondita per vedere riconosciute le proprie ragioni”.
Qual è la situazione, oggi, della Polizia Municipale a Dicomano?
“Oggi il Comune di Dicomano ha nel proprio organico sempre tre vigili: due a tempo indeterminato e uno a tempo determinato. Negli ultimi due mesi, le due agenti a tempo indeterminato hanno vinto un concorso. Ad oggi quindi abbiamo un solo agente a tempo determinato ma, avendo fatto un concorso che si è concluso da pochi giorni, l’Unione procederà questa settimana all’assunzione di un primo agente, e di un secondo nei prossimi mesi per tornare così all’organico di tre. Alla scadenza del tempo determinato questo potrà sostituito con un tempo indeterminato arrivando quindi ad avere solo personale stabile”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Giugno 2024




