MUGELLO – Si è svolto venerdì 22 alle 17.30 nel Palazzo Pretorio di Barbarino di Mugello l’incontro tra le Misericordie mugellane per la presentazione dei dati relativi al progetto “Io Mi Controllo” (articolo qui). Presenti all’incontro tutti i sostenitori del progetto, a partire dal governatore della Misericordia di Barberino Anna Maria Gianassi, che ha fatto gli onori di casa introducendo l’incontro. “I numeri emersi sono numeri importanti che fanno capire il successo dell’operazione – dice Gianassi- noi delle Misericordie siamo sempre più convinti che la prevenzione sia il futuro della medicina”.
Il primo ad intervenire è Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino di Mugello, che ringrazia i partecipanti e sottolinea come questo progetto, partito dal territorio mugellano, nei prossimi mesi verrà proposto nelle zone del Valdarno e della città di Firenze, anche a seguito dei risultati sorprendenti riscontrati nel territorio mugellano. Gli fa eco l’assessore alla Salute di Barberino Giuliano Biancalani, che ringrazia le associazioni che lavorano sul territorio per il volontariato sociale, e aggiunge che “stiamo lavorando per mettere le persone al centro, soprattutto quelle che hanno bisogno; per questo è necessario l’apporto dei volontari, i quali nel corso degli anni hanno fatto un grandissimo lavoro in tutti i progetti che le Misericordie hanno portato avanti, dando lo stesso livello d’assistenza a partire dal comune più piccolo a quello più grande”.
Prende la parola il coordinatore delle Misericordie fiorentine Simone Torrini, che ribadisce come il Mugello attraverso il progetto “Io Mi Controllo” abbia fatto fondamentalmente da apripista per altri territori dell’area Toscana Centro che stanno provando ad aprire lo stesso progetto. Presente all’incontro anche Luigia Tauro del consiglio direttivo di Europa Donna Italia, movimento patrocinante il progetto, che ha ribadito l’importanza del volontariato sul territorio, spiegando che “da direttiva europea, entro il 2016 ogni nazione deve creare una rete nazionale di controllo, prevenzione e cura per il tumore al seno. In questa direttiva, viene ribadita l’importanza del volontariato, il quale presenta un ruolo chiave nella rete che deve andare a crearsi”.
Ultimi, ma per questo meno importanti, sono intervenuti i dott. Stefano Santangeli, responsabile all’interno della Misericordia di Barberino che ha ringraziato i presenti e tutti i medici che hanno lavorato al progetto, e il dott. Donato Casella, dell’Azienda ospedaliera di Careggi, che ha presentato i dati. “Abbiamo fatto 668 visite di donne di età compresa tra i 38 e 49 anni, e sopra i 69–parla Casella- che hanno portato a 32 accertamenti eseguiti a Careggi. Di questi, 2 casi sono risultati positivi per il tumore al seno, di cui uno tra i 38 e i 49 e uno sopra i 69. Da sottolineare l’importanza della prevenzione su base famigliare con la consulenza genetica, dei quali durante il progetto ne abbiamo riscontrati 8 casi”.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 gennaio 2016