Presentato l’Anello del Mugello, che unisce i due percorsi escursionistici più importanti e frequentati dell’Appennino tosco-emiliano
BARBERINO DI MUGELLO – Che il “turismo silenzioso”, quello “verde” che usa gli scarponi da trekking e ama percorrere in lungo e in largo aree naturalisticamente preservate sia in forte crescita e susciti sempre più interesse lo ha dimostrato anche l’iniziativa promossa da Confersercenti e Comune di Barberino di Mugello, la presentazione, in Palazzo Pretorio la presentazione della nuova carta escursionistica “L’anello del Mugello. Dal Lago al Monte… dal Monte al Lago”.
E la sala era gremita. Al tavolo, il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti e la sua vice Sara Di Maio, assessore al turismo, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, Daniele Farnetani, presidente di Confesercenti Mugello e Stefano Lorenzi, di “Appennino Slow”, il quale nel suo intervento ha ben mostrato le potenzialità di degli itinerari storici e di pellegrinaggio.
“In un anno -ha detto- sulla Via degli Dei sono passate 10 mila persone, abbiamo venduto 8000 cartine e distribuito 4750 credenziali, il documento che attesta il cammino fatto. E’ stato calcolato che questo percorso produce 3 milioni di euro di indotot, e lungo la Via degli Dei sono sorte 32 strutture ricettive. Si è fatto rete, siamo partiti con un’idea e creato un prodotto. Non stiamo vendendo aria fritta”.
E Confesercenti e Comune -come hanno spiegato Farnetani e Di Maio- hanno avuto questa buona idea: di valorizzare, unendoli, due percorsi già esistenti. Percorsi già di valore presi singolarmente, che ora diventano un anello percorribile a piedi o in bicicletta, con la possibilità di attraversare perfino un ramo del lago di Bilancino in barca (da questa estate, in accordo col Bahia e con il Circolo Nautico). L’anello è infatti formato da una parte dalla Via degli Dei, dall’altra dalla Flaminia Militare. E all’incontro era presente anche Cesare Agostini, scopritore dell’antica strada romana, che in un appassionato intervento ha ricordato come quest’anno ricorrano i 40 anni dal ritrovamento dei resti del lastricato romano che attraversa la Futa.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 marzo 2019