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Il preside del Chino Chini: “Temo gli abbandoni scolastici per ragioni economiche”
BORGO SAN LORENZO – Di recente, nel saluto che il preside dell’Istituto “Chino Chini” prof. Lodovico Miari Pelli Fabbroni,ha rivolto ai partecipanti al premio promosso dal “Punto Famiglia Mugello” ha detto cose importanti e preoccupate, riflessioni che è bene condividere.
Il preside infatti si è soffermato sulle difficoltà che stiamo vivendo. Con un’ottica particolare.
“La vera sfida -ha detto- non è quella che abbiamo vissuto, ma quella che dovremo vivere da giugno ed ancora di più da settembre. Noi dobbiamo fare in modo che chi è già iscritto sfrutti la possibilità che ha di formarsi. In un momento in cui molto probabilmente le famiglie avranno bisogno anche di quei ragazzi che stanno studiando, per portare avanti il “budget” familiare. Ed anche coloro che in qualche momento avranno difficoltà nel percorso di studio, dobbiamo sostenerli sia durante il percorso che in tutte le forme possibili. Non solo come scuola, ma come territorio”.
“Perché a settembre – ha preseguito Lodovico Miari -, si potrebbe presentare che per necessità, cosa che non succede da anni, saranno richiesti dei sacrifici ai nostri ragazzi per far andare avanti il tessuto familiare ed il tessuto sociale. E il primo sacrificio che in genere si chiede è in qualche modo, di rallentare la propria formazione, perché è quella che non porta subito il frutto, non porta subito un incasso. Ecco, occorre andare a bussare a tutto il territorio perché ci deve sostenere come scuole per permettere ai nostri ragazzi di poter continuare a formarsi.”
Dopo essersi appellato a istituzioni e società mugellana, il preside si rivolge direttamente ai ragazzi: “Gli studenti dovranno capire che l’opportunità che hanno in questo momento è un’opportunità ancor più importante rispetto a prima. Perché per far quadrare un bilancio familiare sta diventando quasi un lusso far studiare i propri figli. E noi non lo dobbiamo accettare. Noi in quanto adulti. Ed i ragazzi devono capire che non è più scontato come lo era fino a settembre 2019: ‘Tanto se prendo cinque chissenefrega, va anche bene’. Quella insufficienza che io prendo perché mi impegno poco è una risorsa in meno che ha la mia famiglia in questo momento. Non ce lo possiamo permettere in questo momento. Spero tornino i momenti in cui ce lo possiamo permettere. Credo questo sia il momento giusto per dire certe cose. Anche se siamo pochi, anche se siamo distanziati, questo messaggio riusciamo a farlo arrivare a tutti, perché penso sia importante. Quando chiediamo la collaborazione ed il non dare per scontato tutto, lo facciamo in quest’ottica. Quindi grazie al Punto Famiglia per quello che fa, grazie agli studenti per il loro impegno ed alle famiglie per porre l’istruzione al primo posto.
Noi ce la metteremo tutta, anche se lo sforzo che facciamo e che dovremo fare anche il prossimo anno è grosso. È triste lo so, ma è quello che negli anni cinquanta faceva Don Milani.”
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 febbraio 2021
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