Primarie Pd. Tagliaferri: “Successo Schlein anticipato da congressi Vicchio e Dicomano”
VICCHIO – Francesco Tagliaferri riflette sui risultati del congresso Pd e delle primarie, sottolineando tra le altre cose come a Vicchio e a Dicomano i risultati del congresso abbiano dato ragione a Schlein ed anticipato l’esito delle primarie:
Trovo singolare che il giorno successivo alle primarie del Partito Democratico si sia pensato di chiedere un’analisi a tutti gli amministratori del Mugello (dello stesso partito o meno) ma non alle segretarie ed ai segretari di circolo, punto di riferimento politico di ogni territorio. Sono contento che nei giorni successivi sia stato corretto il tiro e si sia andati a cercare anche la loro interlocuzione.
Domenica 26 Febbraio non ha vinto solo Elly Schlein o Emiliano Fossi, ha vinto un’intera comunità guidata da una visione politica di partito e di società chiara, precisa e radicale.
Domenica gli elettori e le elettrici ci hanno dato grazie al loro voto indicazioni chiare su quale deve essere la direzione politica dei prossimi anni se vogliamo tornare a vincere e governare questo paese. Nel nostro circolo di Vicchio abbiamo sempre combattuto l’idea del Partito dei Sindaci e degli Amministratori e finalmente anche il voto popolare ci porta la conferma del lavoro che stiamo svolgendo.
Per questo motivo penso che non sia normale non considerare come primo interlocutore del Partito Democratico di ogni comune la segretaria o il segretario a discapito dei vari amministratori.
Questa è solo una piccolissima parte dell’ondata di grande cambiamento che questo voto porterà nelle dinamiche interne al nostro partito, dai livelli più bassi cioè i nostri a quelli nazionali.
Non posso negare la soddisfazione dei risultati del congresso del nostro circolo, che in controtendenza con i risultati del nazionale hanno visto vincente la mozione Schlein con il 63% dei voti (percentuale confermata durante le primarie, che è arrivata al 65%). Insieme a Dicomano siamo stati gli unici due circoli con questo tipo di risultato, segno che il lavoro che stiamo portando avanti con iscritti, iscritte e simpatizzanti da oltre un anno sta andando nella
giusta direzione.
Allo stesso tempo credo sia inevitabile una riflessione sul ribaltamento di risultato tra congresso e primarie a livello nazionale. Trovo abbastanza irrisorie le polemiche nate subito il giorno dopo sul fatto della correttezza o meno di far votare la nuova segretaria ai non iscritti: c’è un regolamento, c’è sempre stato. Piaccia o non piaccia le regole del gioco sono queste da diverso tempo, inutile tirarle in ballo solo quando non portano al risultato sperato, soprattutto se le persone che oggi le portano in analisi in passato hanno usato questo regolamento a proprio vantaggio.
Mi interrogherei piuttosto su un aspetto che ritengo molto più fondamentale:
perché gli iscritti e le iscritte dei circoli non hanno più in mano il polso della situazione del Paese? Cosa è successo in tutti questi anni affinché le sezioni dei partiti progressivamente si svuotassero di tesserati/e (salvo rari e diciamo fortunati casi) e soprattutto si dimostrassero così staccate da quella che evidentemente è la realtà dei nostri elettori?
Credo che il lavoro nei circoli dovrà partire proprio da questo interrogativo per tornare ad ascoltare quella parte di società che intendiamo rappresentare.
Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e di sfruttare questa grande ondata di entusiasmo che si è creata in questa campagna elettorale per fare lavoro di squadra con tutte le persone, iscritte, ex iscritte e mai iscritte che si sono avvicinate con interesse al nostro mondo.
Porte e braccia aperte a tutte e tutti, il lavoro da fare è tantissimo per tornare a dare credibilità al Partito Democratico ma i presupposti ci sono tutti. Finalmente possiamo contare su una Segretaria che darà una linea chiara su tutti i temi fondamentali che la società ci chiede di affrontare: il Partito Democratico sarà un partito ecologista, femminista, vicino agli ultimi e alle ultime, a chi è in difficoltà, dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici per un lavoro di qualità e dignitoso, contro ogni tipo di diseguaglianza, finalmente contro ogni taglio o privatizzazione della sanità pubblica universalistica, a fianco della scuola pubblica come primo grande strumento di emancipazione sociale, a favore di vie legali e sicure per l’accesso a tutti i paesi europei con una missione umanitaria di ricerca e soccorso nel mare Mediterraneo.
Questa sarà la linea politica del Partito Democratico del futuro e ci impegneremo al massimo in tutti i circoli affinché venga rispettata anche nel nostro territorio, in quelle che saranno le elezioni amministrative del 2024. Il Partito Democratico deve candidarsi ad amministrare il Mugello con una linea comune e condivisa, con un programma ed una visione politica unitaria che vada incontro a quello che la popolazione ci ha indicato nel suo voto, insieme
dove possibile a quelle forze civiche e politiche che decideranno di confrontarsi sui nuovi temi e sulle nuove visioni del Partito Democratico.
Francesco Tagliaferri, segretario PD di Vicchio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Gennaio 2023