Prodotti a km zero nelle mense scolastiche? La Corte costituzionale boccia la legge toscana
MUGELLO – Brutta notizia per i produttori agricoli mugellani. E anche per i nostri bambini: la Corte Costituzionale ha bocciato la normativa della Regione Toscana che incentivava l’introduzione dei prodotti a chilometri zero nelle mense scolastiche. La Corte costituzionale ha accolto un ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri del precedente governo.
La pronuncia dichiara l’illegittimità degli articoli 2, 3 e 4 del dettato approvato da consiglio regionale toscano nel 2019. La Corte, pur riconoscendo che la valorizzazione dei prodotti a chilometri zero e da filiera corta “trova un crescente riscontro nell’ordinamento, anche sulla spinta del diritto europeo, al fine di promuovere il consumo di alimenti a ridotto impatto ambientale” contesta l’esatta declinazione di questo principio.
Nello specifico la norma regionale ora bocciata imponeva che i progetti di refezione scolastica presentati dalle stazioni appaltati e finanziati dalla Regione garantissero la fornitura di pasti con almeno il 50 per cento di prodotti a chilometri zero nati e trasformati all’interno dei confini regionali. E questo secondo la Consulta finisce per alterare la concorrenza, tagliando fuori quelle attività che pur assicurando la stessa distanza o una distanza minore dal luogo di consumo hanno il solo torto di trovarsi poco al di fuori dai confini della Toscana. Una scelta in palese contrasto con il principio di libera circolazione delle merci sancito sia dalla Costituzione che dal diritto europeo. Ne consegue che il percorso intrapreso dalla Regione è da censurare non trovando peraltro “corrispondenza neppure nella disciplina vigente in altre regioni”.
Dura la reazione di Giacomo Tatti Presidente di Granaio dei Medici che aveva sostenuto la proposta: “Una sentenza di questo tipo taglia le gambe a scelte politiche che la Regione Toscana ha fatto ponendo al centro la salute dei nostri figli piuttosto che le dinamiche perverse del mercato. Ora vogliamo conoscere fino in fondo la vicissitudine dei fatti. Questa è la palese vittoria della Lobby sulle nostre conquiste e sulle istanze dei consumatori. L’appello che rivolgiamo ai cittadini è quello di fare scelte di mercato pensate: quando vi troverete ad acquistare ricordatevi che questo è l’unico strumento efficace e potente per esprimervi liberamente. E che non mi si venga a parlare di libero mercato perché dal momento in cui si comparano due mercati a condizioni differenti, parlare di libero mercato diventa un oltraggio alla ragione, una diabolica strumentalizzazione a servizio delle Lobby”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Marzo 2021