Prodotti caseari con latte vero. Approvata mozione in Consiglio Regionale a tutela della genuinità e della qualità
Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una mozione, illustrata dal consigliere Fiammetta Capirossi, che impegna la Giunta Regionale “ad intraprendere, nel caso fossimo costretti ad adeguarci a quanto richiesto dalla Commissione europea, ogni iniziativa utile al fine di tutelare le specificità territoriali dei prodotti caseari di qualità, a partire da quelli DOP e IGP, le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali e affinché sui prodotti caseari eseguiti con latte fresco vi sia apposita descrizione sulle etichette finalizzata ad individuare immediatamente la genuinità del prodotto”.
Il testo è stato presentato dopo che la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione verso l’Italia, ritenendo la legge che tutela i prodotti caseari italiani, la 138 del 1974 che impone di usare latte vero proibendo l’uso di succedanei, una norma anti-concorrenza e decidendo che anche noi, come altri paesi europei, dovremmo permettere la produzione di formaggi “senza latte”.
Capirossi, ricordando che la produzione casearia nel nostro paese e nella nostra regione ha un’importanza particolare, con oltre 480 tipologie di formaggio tradizionale delle quali 35 toscane, ha commentato: “Siamo soddisfatti che la mozione presentata dal PD sia stata approvata con un così ampio consenso; a dimostrazione del fatto che la valorizzazione della qualità dei nostri prodotti caseari è un argomento di interesse trasversale, che va oltre le appartenenze ai singoli partiti”.
Qui scaricabile il testo della mozione approvata.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 agosto 2015
Non so se mi viene più da piangere o da ridere a leggere le parole della consigliera regionale Capirossi intenta a “tutelare le specificità territoriali dei prodotti caseari”. Già perché lei ci tiene alla salute delle persone, oltre che alla “valorizzazione della qualità dei nostri prodotti”!. Tra 5 o 6 anni quando il latte e i formaggi avranno quel non so che in più (di diossina e benzopirene) forse rimpiangeremo anche l’Europa che ci vuol far fare il formaggio senza latte. Ormai non so più niente. Non capisco più niente. Comincio ad essere confuso, a credere a tutto ciò che viene venduto per vero. Come il fatto che la consigliera si muova nel nostro interesse, nel caso “fossimo costretti ad adeguarci a quanto richiesto dalla Commissione Europea”. Come se a lei e ai suoi ex colleghi del Comune di Scarperia, fosse minimamente fregato qualcosa di osservare la direttiva, che sempre comunitaria è(2011/92/UE), che obbliga a mantenere la qualità dell’aria ambiente così com’è, laddove sia buona, e a migliorarla ove non lo sia. Vedo difficile che la combustione continuata 24 ore su 24 che sprigiona biossidi di zolfo e azoto, particolato PM10 e PM2,5, piombo, benzene e via dicendo, arricchisca in maniera salutare quello che respiriamo. Decisamente fatico a comprendere le cose. Il presidente della Regione Toscana, non fa che ripetere in tv che vuol valorizzare e salvaguardare la nostra terra e, assieme ai nostri lungimiranti politici, ci riempie di velenosi impianti a biomasse o nuovi inceneritori pensati per bruciare circa 400 tonnellate di rifiuti al giorno. Nuovi solo in Italia perché, ovviamente, il resto del mondo, America compresa(e penso al Clean Power Plan annunciato pochi giorni fa dal presidente Obama), comincia un cammino a ritroso verso la salute. A noi non resta che sperare in Darwin, nel fatto che le specie si adattino all’ambiente!. Magari muteremo come nei film di fantascienza e, forse, non saremo spazzati via dalla faccia della terra. Il mio cruccio però è sempre lo stesso: pensare che a questi processi di ‘miglioramento’ e cambiamento parteciperanno i miei figli con le loro vite e la loro salute.
Un saluto, Simone