BARBERINO DI MUGELLO – Che ruolo ha avuto il lago di Bilancino, stavolta, nella piena della Sieve? Molti se lo sono chiesto, anche perché, nel momento più critico, l’invaso gestito da Publiacqua (ma sulle quantità di rilasci decide il Genio Civile) un flusso di acqua nella Sieve ha continuato a sversarlo.
Così il presidente di Publiacqua Nicola Perini spiega cosa è accaduto: “Il lago di Bilancino ha fatto il proprio dovere e ha svolto un ruolo importante nel limitare i danni delle piogge di questi giorni: alla mezzanotte di venerdì il Genio Civile, autorità responsabile in materia, ha disposto l’innalzamento al massimo livello dell’invaso, 252 metri sul livello del mare: questo ha consentito di incamerare quasi 10 milioni di metri cubi d’acqua fino al completo riempimento, avvenuto intorno alle 6 della mattina di venerdì. In seguito l’acqua ha iniziato a fuoriuscire dalla diga, ma l’apporto sulla Sieve è stato limitato. Quando in mattinata si sono verificati i primi problemi nell’area tra Pontassieve, San Francesco e Rufina, l’acqua in uscita dall’invaso era circa 44 metri cubi al secondo, ma la portata del fiume già in quel momento era di circa 500 m3. Venerdì alle 17, da Bilancino uscivano 93 metri cubi al secondo, ma la Sieve a quel punto aveva raggiunto, a Dicomano, una portata di oltre 1000 m3 al secondo.”
Il rilievo critico che viene sollevato era che il lago, al momento dell’allerta era già “troppo pieno” e questo ha impedito di “fermare” un maggior quantitativo di acqua: “In occasione dell’alluvione del novembre 2023 – nota il presidente Perini – il lago era stato in grado di accogliere una maggior quantità d’acqua, circa 18 milioni di metri cubi, ma allora venivamo da un periodo di siccità e il livello era basso. Oggi il livello del lago era già molto alto e anche se fosse stato ordinato il rilascio di acqua dal momento del primo avviso di allerta, il poco tempo disponibile non avrebbe consentito di avere un risultato tale da evitare e neppure ridurre i problemi causati da queste piogge eccezionali”.
Nella notte tra giovedì e venerdì il livello dell’invaso era a 251 metri sul livello del mare. Quando è entrato in funzione lo scarico del “troppo pieno”, alle 6 del mattino di venerdì, lo sfioro era di 10 m3/s; in seguito è cresciuto:
- 25 m3/s alle 8.00
- 63 m3/s alle 12.00
- 81 m3/s alle 14.00
- 100 m3/s alle 17.00
Una quantità consistente, ma soltanto un decimo dell’acqua registrata a Dicomano, oltre 1000 m cubi al secondo, portati dai numerosi fossi e affluenti della Sieve.
Al momento il livello dell’invaso è a 252,27 metri sul livello del mare per un totale di 70.800.000 metri cubi d’acqua invasata – quasi 2 milioni di metri cubi in più rispetto alla massima capienza prevista, che è di 69 milioni di mc.
Info e aggiornamento sul sito di Publiacqua (https://www.publiacqua.it/acqua-territorio/situazione-idrica-diretta).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Marzo 2025
11 commenti
Appare quindi evidente, dalla diesamina di tutti i dati pubblicati fin’ora, che la responsabilità dei danni alluvionali verificatisi nel Mugello sia da ascrivere alla cattiva gestione dell’invaso di Bilancino.
Ci auspichiamo che la venuta di Giani non sia soltanto una mera dimostrazione politica ma una presa di responsabilità.
Appare evidente dall’articolo del Filo che qualcosa non tornerebbe nei conti dichiarati da parte di Publiacqua.
Nell’articolo si legge che la sera del 13/03 il livello del lago si trovava quota 251 slm e che successivamente è stato elevato al livello massimo di quota 252 slm con un conseguente accumulo di 10 milioni di mc di acqua. Rispetto a questa affermazione sorge logica la considerazione aritmetica : se il lago ha una superficie di circa 5 kmq l’accumulo di acqua tra le due quote sarebbe di circa 5 milioni di mc e non di 10 miloni di mc. essendo stata elevata la quota di accumulo di soltanto un metro da quota 251 slm..
Nel novembre 2023 ho segnalato (leggere il post di allora) che occorre prudenza sulla gestione dei livelli del lago e degli apporti idrici dai bacini imbriferi sottesi perché il lago è nato per proteggere dalle alluvioni la valle della Sieve e Firenze. Evidentemente questa volta qualcuno non si è accorto delle previsioni meteo che da giorni tendevano al peggio con il lago pieno a quota 251 e che avrebbe avuto a disposizione un margine minimo di 5 milioni di mc di ulteriore contenimento di acqua.
Speriamo che per il futuro e per la prossima imminente perturbazione (preannunciata questa sera in tv da Cicigliano Capo nazionale della Protezione Civile) che chi gestisce i livelli del lago tenga finalmente conto che è più importante la sicurezza a valle della diga rispetto all’accumulo idrico per la prossima estate.
Appare quindi evidente, dalla disamina di tutti i dati pubblicati fin’ora, che la responsabilità dei danni alluvionali verificatisi nel Mugello sia da ascrivere ai cambiamenti climatici in atto, che nessuno prende ancora sul serio. Invece di scagliarsi contro il lago e chi lo gestisce, proviamo un attimo a pensare a cosa sarebbe successo se non ci fosse stato e a dove sarebbero finiti quei 10 milioni di metri cubi di acqua. L’unica lezione che dovremmo trarre è la seguente: le amministrazioni comunali e la Regione dovrebbero seriamente pensare di creare altri invasi com’era originariamente previsto dal piano Sieve se si vuole davvero fare in modo di evitare altre alluvioni che saranno purtroppo sempre più frequenti
Bilancino si può gestire meglio in inverno l’invaso si può tenere quasi vuoto se bilancino è tenuto al minimo prima che si pieni ce ne vuole della pioggia e sicuramente non entra in funzione neppure il pieno di colmo .
La gestione dell’invaso di Bilancino ha evidenziato la incapacità dei gestori nel programmare la sicurezza del territorio.Da mercoledì in giornata sapevano gli irresponsabili di Bilancino che il14/3/25 ci sarebbe stata allerta rossa per forti pioggia e temporali,dovevano aprire la diga.Incompetenti,a zappare il fango dovrebbero andare.Non facciamo come al solito NIENTE COLPEVOLI TUTTI ASSOLTI!!!!!
NO, a me, sbaglierò, appare evidente che se a Bilancino esce 100 ed a Dicomano arriva 1000, i problemi per la Sieve e per i territori adiacenti sono i torrenti successivi a Bilancino: Carza, Bosso, Rimorelli, Ensa, Muccione, Arsella, Botena oltre i fossi tombati.
Quindi vanno fatte delle casse di espansione a questi, come previsto nel piano per la messa in sicurezza della Autorità di Bacino.
Credo che il fiume va’ vissuto e conosciuto e spesso pulito, non sono competente, per quanto riguardano le problematiche della diga di Bilancino, dico solo a logica che se non ci fosse stato i problemi sarebbero stati maggiori.Ricordo che lo Stura, La Sieve e il L’ora sono tre corsi d’acqua che entrano nella Diga e che senza quest’ ultima sarebbe stato un problema ancora piu’ grande.Da pescatore con la mosca dall’ eta’ di 11 anni oggi ne ho 64 ho sentito solo parole per non dire chiacchere, visto che i fiumi ogni tanto li puliscono i pescatori delle varie associazioni sportive, ma il resto cosa fa? Certo fare a cazzotti con la natura diventa difficile, allora credo che se non e’ troppo tardi rispettiamola un Fiorentino….Stefano
Ho letto attentamente l’articolo di stampa ed i post dei lettori e devo dire che qualcosa non torna nei numeri riportati nell’articolo come peraltro hanno rilevato anche altri lettori.
Se il lago ha una superficie di circa 5 kmq ed il livello delle acque si sono innalzate nella notte del 13/14 marzo di un metro da quota 251 a quota 252 come è possibile che il volume di acqua incamentato nel lago sia stato di 10 milioni di metri cubi ?
Risulterebbe invece verosimile che il volume di acqua invasata nella notte del 13/14 u.s. sia stata di circa 5 milioni , cioè la metà di quanto scritto nell’articolo. E l’altra quantità di acqua dov’è andata ?
E’ una smplice operazione artimetica che mi hanno insegnato fin dalle scuole elementari (superficie * altezza = volume).
Quindi , se tanto mi dà tanto , tenderei a non credere ai dati numerici forniti dal presidente di publiacqua come discarico di responsabilità.
Risulterebbe anche che a pochi chilometri a valle della diga sia stato inondato il ditributore Tamoil di San Piero a Sieve , sembra cosa mai avvenuta in passato, che tra l’altro si trova ad una certa distanza dal fiume in un punto dove la Sieve scorre incassata nel terreno. Questo starebbe ad indicare che si sarebbe riversata improvvisamente nel fiume una consistente quantità di acqua.
Oltretutto se convertiamo il 10% di acqua rispetto all’altezza della Sieve che ha raggiunto i 4,8 metri si parla di 480mm di acqua che non ci doveva essere.
La gestione dell’invaso deve essere lasciata ad altre persone. Quelli attuali secondo me sono troppo interrssati a guadagnare dall’acqua da vendere.
Buongiorno, confrontate il livello idrometrico di stamattina 22/03/2025 con quello del 14/03/2025 della Sieve a Bilancino al momento dell’allerta meteo.
https://www.cfr.toscana.it/monitoraggio/stazioni.php?type=idro
Oggi 14/03, si può vedere che hanno vuotato la diga nei giorni precedenti, infatti dalla partenza dell’allerta meteo (ore 7:00) l’altezza si riduce al minimo.
Leggo con interesse i post sul Filo che ringrazio vivamente in quanto mette a disposione questa opportunità di confronto e che in quanto alluvionato cerco di intervenire senza polemizzare , tuttavia la verità è unica ed occorre sia chiara.
Probabilmente Albix non è aggiornato sulla situazione del lago nei giorni 13/14 marzo u.s. e non ha neppure letto attentamente l’articolo del 16/03 del Filo (qui sopra) dove stà scritto che “Nella notte tra giovedì e venerdì il livello dell’invaso era a 251 metri sul livello del mare.” ovvero quasi pieno quindi non “vuotato” come scrive nel suo post.
Dove ha trovato Albix la notizia che “Oggi 14/03, si può vedere che hanno vuotato la diga nei giorni precedenti…” ? Da dove viene questa notizia ?